Formia / Non può risposarsi perché l’anagrafe non aggiorna il suo stato civile dopo 4 anni dal divorzio

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FORMIA – È separata da 12 anni e divorziata da 4, ma al Comune di Formia ancora risulta coniugata. È la storia ai limiti del grottesco di Emanuela Valente, 51 anni, romana ma trasferitasi a Formia nel 2017. Laureata in Scienze Politiche, dopo aver lavorato in Parlamento come ufficio stampa per 15 anni, oggi lavora come editor e si occupa di violenza contro le donne. Nonostante diversi solleciti Emanuela ancora non riesce a ricevere un suo semplice diritto: quello di avere uno stato civile aggiornato. La donna, che convive da sei anni con il proprio compagno, con cui ha avuto un figlio che sta per compiere cinque anni, vorrebbe sposarsi di nuovo ma non può farlo. Questa mattina ha postato sul proprio profilo Facebook la sua vicenda, denunciando l’accaduto.

Emanuela Valente

“Sono separata da 12 anni e divorziata da 4 – scrive – ma sul certificato di stato civile risulto ancora coniugata! Dopo 8 anni di tribunale per ottenere il divorzio, la burocrazia me ne fa perdere altri 4 per annotare la variazione. Fino a questa mattina sul mio certificato online scaricato dal ministero degli interni risulto ‘coniugata’ e sugli elenchi elettorali compaio addirittura con il cognome del mio ex marito. Risulto ancora sposata con lui pure per l’Inps, per l’Agenzia delle Entrate e per tutte le pubbliche amministrazioni. Nella vita vera, invece, non lo vedo da 12 anni e da 6 convivo con il mio compagno, con cui ho avuto un figlio che ora sta per compiere 5 anni. Ma non posso sposarmi con il padre di mio figlio, appunto perché secondo il certificato sono ancora sposata con il primo marito, e non posso tutelare la mia vera famiglia, né essere tutelata a mia volta. È un danno enorme e irrisarcibile”.

“Dopo un articolo di Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera e l’intervento del mio legale – prosegue – finalmente l’atto di divorzio è stato registrato e trasmesso dall’anagrafe centrale di Roma al Comune di Formia, dove risiedo dal 2017. La trasmissione è avvenuta via pec in data 24 gennaio 2022. Ma in questi 45 giorni, nonostante due pec di sollecito, l’anagrafe di Formia non è ancora riuscita a registrare una semplice variazione di stato civile e non si è degnata neppure di rispondere. Il centralino del Comune di Formia è dotato di un disco che parla inglese e dice di aspettare. Voglio che lo sappiate tutti perché considero questo ulteriore ritardo inspiegabile e costituisce un ulteriore danno di cui lascio qui traccia pubblica”.