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Formia / Cup ospedale “Dono Svizzero”, la consigliera Arnone (Guardare Oltre) presenta un’interrogazione

FORMIA- In seguito alla variazione del programma presso il CUP dell’Ospedale Dono Svizzero di Formia, la consigliera comunale Immacolata Arnone del gruppo Guardare Oltre ha presentato un’ interrogazione urgente in merito alle criticità emerse al Sindaco Gianluca Taddeo, al Presidente del Consiglio Comunale e ai vertici Asl Latina.
Così scrive: “Premesso che: la sanità, in particolare in questa fase storica, riveste un ruolo fondamentale nella vita delle persone; i tempi di prenotazione ed erogazione delle prestazioni sanitarie pubbliche sono lunghi, tanto da comportare spesso rassegnazione e rinuncia alle cure da parte di centinaia e centinaia di cittadini; la crisi pandemica ha costretto molti cittadini a posticipare controlli di routine, anche semplici prelievi ematici, il che ha gravato fortemente sulla capacità di prevenire patologie e attuare i dovuti controlli; la sanità pubblica deve garantire livelli adeguati di assistenza”.
E prosegue: ”  Considerato che: il Sindaco pro tempore è responsabile della Salute Pubblica sul territorio comunale di competenza; l’Ospedale di Formia riveste un’importanza fondamentale per la città ed il comprensorio tutto”.
Ed ancora: ” Preso atto: della variazione del programma di presa in carico delle prenotazioni, accettazione e pagamento presso il CUP del Dono Svizzero di Formia;  delle svariate criticità legate alla capacità di accettare le ricette, evadere eventuali pagamenti e svolgere prelievi ematici in tempi ragionevoli, in particolare per quanto riguarda persone anziane, donne incinte e soggetti fragili in generale. Persone che devono alzarsi alle 4 del mattino per poter prendere il numero e che devono aspettare anche quattro ore, se il tempo lo permette fuori con ilgrande problema del distanziamento che questo tempo impone;  che prima le categorie protette accedevano direttamente alla sala prelievi, per le analisi, oggi si trovano costrette a passare per il Cup; della perdurante situazione di stallo e dei continui disagi, avvenuti in particolare nell’ultimo mese, per un programma che doveva andare a regime nel novembre del 2021;  del personale del front office fatto oggetto di insulti e minacce;  di una linea internet insufficiente, che rende ancora più difficoltoso un meccanismo già di per sè farraginoso”.
Conclude chiedendo: “l’Amministrazione Comunale, nella persona del Sindaco, è intervenuta? Come ritiene opportuno impegnarsi per risolvere il problema? Sono state già poste in essere azioni formali? Se si, quali? E con quali tempistiche? Possibile che bisogna demandare alla Sanità Privata esercizi fondamentali per la Salute Pubblica?”

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