Gaeta / “Favole di luce”: arriva il menù dedicato del ristorante “Dolia”, premiato dal Gambero Rosso e Repubblica [VIDEO]

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GAETA – Ha studiato ingegneria, ma la sua dimensione professionale l’ha trovata quando ha accettato la “sfida” con se stessa, in primis, e con i suoi soci – Benedetto Leone e Rocco Toti – di aprire le porte del ristorante “Dolia”: è la giovane imprenditrice Elena Di Palma, che a pochi mesi dall’inaugurazione in piazza Conca, a Gaeta, con il supporto di una squadra competente e compatta e le cucine nelle mani dello chef formiano Michele Emilio Corrado con le consulenze di Francesco Apreda – Chef stellato dell’ “Idylio by Apreda” e del “Divinity Terrace” del “The Iconic Pantheon Hotel” di Roma – ha ottenuto il riconoscimento di “Due forchette” della prestigiosa Guida enogastronomica “Gambero rosso”, che le ha assegnato anche il titolo di “Novità dell’anno per la guida ai ristoranti del Lazio”, e “Apertura laziale dell’anno” per la Guida di “Repubblica”.

Già il nome scelto “Dolia”,  riferimento al “dolium” l’antica anfora di terracotta di cui sono stati rinvenute tracce nei fondali del Golfo di Gaeta, rivela come si tratti di uno spazio in cui la cura di ogni minimo dettaglio nel suo essere coacervo di artigianato locale – anche le stoviglie sono ceramiche realizzate a mano da un artigiano del Sud Pontino – è inteso come valorizzazione del “semplice” e, ovviamente, del “gusto autoctono”; Dolia equivale, dunque, ad un’avventura culinaria in sintonia con le esperienze olfattive e gustative, anzi sensoriali in genere, della Riviera di Ulisse.

Una continua capacità di rivisitazione e attualizzazione di piatti e prodotti della tradizione locale a cui comunque tener sempre fede – il cui riverbero è esteso anche ai vini proposti con il “wine pairing”, curato dal sommelier Alessandro Tenerini – culmina, nell’esaltazione di questa costante dinamica innalzandola ad un legame praticamente imprescindibile, nonchè a celebrazioni come l’ideazione dello speciale menù “Favole di luce a Dolia”.

Una carta ideata ad hoc che contiene un “Carpaccio di Lampuga, mare e bosco” – spiega il maître Paolo Terranova – “seguito da una Triglia N’dorata e Fritta, Cavolfiori e Pompelmo e continua con il piatto principe: le Linguine Assoluto di Seppia, Barbabietola e Melissa, composto da seppie locali freschissime di cui non vi è scarto, un piatto di puro umami, un richiamo all’esperienza nipponica dello chef. Si prosegue poi con Manzo e Giuggiole, Salsiccia e Friarielli, per poi concludere in bellezza con un Latte, Castagna e Miele, un dolce che profuma di autunno”.

“Abbiamo voluto dedicare questo menu all’ormai tradizionale spettacolo di luci che colora la nostra città – spiegano Michele Emilio Corrado e Francesco Apreda – un luogo al quale siamo molto legati, dal momento che è qui che abbiamo mosso i primi passi e anche per questo i piatti che abbiamo ideato sono estremamente identitari, con materie prime locali di grandissima qualità. Ma che al tempo stesse giocasse proprio con il concetto di colore, in perfetta sintonia con le nostre amate luminarie’’.

Dolia è un’eccellenza per la città di Gaeta, sicuramente un altro strumento per promuovere il territorio” – afferma il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano esprimendosi sull’invenzione del menù “Favole di Luce a Dolia” – “avere avuto l’idea di intestare un menù a Favole di Luce significa essere sinergici col territorio. Un valore aggiunto per questa città entrata ormai nel circuito nazionale ed internazionale del turismo”.

Favole di Luce e tante altre iniziative saranno un punto di riferimento per il prossimo Sindaco che potrà dare continuità ad un lavoro decennale che ha pensato di riposizionare Gaeta nel mercato turistico nazionale come meta turistica estiva ed invernale. Oggi l’obiettivo è stato raggiunto; anche nei fine settimana di pioggia le strade di Gaeta si riempiono di gioia” – conclude il sindaco Mitrano, commentando la manifestazione “Favole di Luce” in chiave di “eredità” per chi amministrerà la città in vista della prossima tornata elettorale del 2022.

Intervista allo chef Michele Emilio Corrado (Dolia)

 

Intervista all’imprenditrice Elena Di Palma e al professore Stefano Carboni