Latina / Asl, approvazione del nuovo piano aziendale: le reazioni di alcuni Sindaci

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LATINA – Nei giorni in cui l’assemblea dei sindaci ha approvato a maggioranza il piano aziendale dell’Asl proposto dalla direttrice generale dell’Asl di Latina Silvia Cavalli, la Funzione pubblica della Cgil torna a mettere il dito in una ferita tuttora sanguinate e dolorosa: la situazione del personale precario dell’Asl pontina. E il dato che affiora è la mancanza di “alcun riscontro dalla direzione strategica aziendale”. Presso la Regione Lazio, il sindacato aveva sottoscritto un accordo per la proroga di tutti i contratti precari al 31 Dicembre 2022 alla quale deve essere dato un seguito nell’Asl di Latina.

“Purtroppo si continua senza una visione univoca nelle scelte assunzionali aziendali. Alcune richieste di procedure di mobilità – osserva subito il segretario generale Giovanni Salzano – vengono accettate mentre altre no pur avendo la disponibilità nel fabbisogno del personale. Alcuni infermieri, che avevano cessato il contratto poiché erano arrivati a 35 mesi e 15 giorni, sono stati richiamati in servizio mentre altri no. Le procedure della stabilizzazione della Legge Madia avviate nel mese di Febbraio 2021 sono ferme senza motivo”.

La Funzione Pubblica della Cgil invoca trasparenza e trattamento identico “per tutto il personale precario”. Lo fa in cui sono al centro della discussione gli investimenti del Pnrr con aperture di case della comunità, ospedali di Comunità, il nuovo Ospedale del Golfo e il nuovo Santa Maria Goretti “senza discutere del personale necessario al funzionamento, anche qui senza un confronto con le organizzazione sindacali – aggiunge Salzano – che rappresentano i lavoratori. Si rischia, senza una attenta verifica del piano del fabbisogno del personale, di non essere all’altezza delle risposte che il territorio si attende, sia per la sanità territoriale che per quella ospedaliera”.

Insomma la Funzione Pubblica della Cgil ritiene “non più rinviabile l’apertura di un confronto, in presenza, con la Direzione strategica aziendale in merito alle politiche del fabbisogno del personale e ai precari dell’Asl di Latina.

Intanto si sussegono le prese di posizioni di alcuni sindaci pontini dopo l’approvazione del piano aziendale dell’Asl. Il primo cittadino di Terracina, Roberta Tintari, polemizzando con il gruppo di opposizione della Lega, conferma come l’Uosd di ortopedia dell’ospedale “Alfredo Fiorni” è salva. “Sin dalla riunione del 3 novembre ho chiesto espressamente questo impegno, poi confermato dal Direttore Generale Cavalli già nella conferenza dei Sindaci del 18 novembre. A giugno chiesi la convocazione della Conferenza dei Sindaci al sindaco di Latina Coletta per questo problema e in quella sede ottenni l’arrivo di due ortopedici. Il mio impegno è stato quotidiano e non si è limitato all’approssimarsi della votazione dell’Atto Aziendale. Mai lo avrei approvato se non fosse stata inserita questa modifica. Quindi nulla di più falso del depotenziamento declamato dalla Lega, ma è stato ottenuto il mantenimento di un servizio essenziale e vinta una battaglia per la città e per il comprensorio, con la prospettiva di proseguire l’impegno per il miglioramento degli altri servizi”.

Durissimo, invece, è stato il commento del sindaco di Sperlonga Armando Cusani che, facendosi portavoce di alcuni colleghi del comuni del comprensorio, aveva presentato alcuni emendamenti per salvaguardare il futuro operativo dell’ospedale “San Giovanni Di Dio” di Fondi. 

Secondo le considerazioni del due volte presidente della Provincia “se restiamo inermi, potremo solo assistere al rantolo dell’ospedale di Fondi”. Il 3 novembre 2021 il Direttore generale Cavalli aveva presentato la proposta del nuovo Atto aziendale che prevede un ulteriore taglio dei posti letto all’ospedale fondano, azzerando la pediatria e dimezzando l’unico reparto che ancora tutti sul territorio invidiano: quello di ginecologia e ostetricia. Il Sindaco Cusani insieme ad altri Sindaci del comprensorio, si era opposto all’approvazione dell’atto aziendale, presentando una mozione al fine di rendere uniforme la disponibilità di posti letto per abitanti ed adeguare i livelli essenziali di assistenza in ossequio dei principi di universalità, uguaglianza ed equità per la tutela della salute delle persone. Nei giorni scorsi nel corso della Conferenza dei Sindaci questa ed altre mozioni sono state votate all’unanimità (e di conseguenza verranno allegate all’Atto Aziendale). Per quanto riguarda la votazione in merito alla proposta di Atto aziendale presentata dalla Asl invece, il Sindaco di Sperlonga Armando Cusani insieme ad altri Sindaci del comprensorio hanno espresso il loro voto contrario coerentemente con le loro posizioni “a differenza di 2 Sindaci (di Fondi e Terracina) che hanno prima espresso voto favorevole alle mozioni e poi in contraddizione hanno espresso voto favorevole anche all’Atto aziendale” attacca il capogruppo di maggioranza al comune di Sperlonga Luciano Magliozzi.

Intanto nel consiglio comunale di Sperlonga, il Sindaco Cusani ed il capogruppo Magliozzi hanno presentato la stessa mozione per avere un parere anche dall’assemblea. “Riteniamo che questa battaglia non abbia nessun colore politico ma sia solo ed esclusivamente per il bene comune – ha concluso Magliozzi – Possiamo condividere o meno il metodo, ma la sostanza non si può mettere in discussione. Purtroppo abbiamo dovuto constatare che non è per tutti così. Si è parlato di personalismi da parte nostra ma a questo punto penso sia chiaro il contrario: arrivati alle votazioni la maggioranza ha espresso parere favorevole, da parte della minoranza ci siamo trovati con 1 astenuto, 1 senza dichiarazione di voto e addirittura 1 contrario. E la chiamano “opposizione costruttiva”.?”

In attesa di una conferenza stampa a difesa dell’ospedale di Fondi, la locale amministrazione comunale preferisce rifugiarsi in un silenzio tattico. A cercare di interromperlo sono stati i consiglieri di minoranza Luigi Parisella per “Riscossa Fondana”, Tiziana Lippa (Fondi Terra Nostra) e Franco Cardinale de “La Mia Fondi”. Hanno ricordato come ad apertura del consiglio comunale martedì il Presidente dell’assise Giulio Mastrobattista “con toni trionfalistici avesse annunciato quanto gli era stato riferito dal Sindaco e cioè l’avvenuto completo recepimento della mozione votata dal Consiglio Comunale a metà marzo, che prevedeva il rafforzamento dell’Ospedale di Fondi con il ripristino dei posti letto sottratti nel corso degli ultimi anni. Questo non è assolutamente vero – attaccano Parisella, Lippa e Cardinale – Sono stati messi agli atti, insieme agli altri, due emendamenti a firma del sindaco che chiedevano il mantenimento dei 20 posti letto di ostetricia-ginecologia, ridotti a 12 dall’atto aziendale ed il ripristino di quattro posti di terapia intensiva, senza sale operatorie e chirurgia. Tutte le altre richieste, contenute nella mozione approvate all’unanimità in Consiglio Comunale, sono state ignorate, contravvenendo al mandato dell’intero consiglio comunale”.

Ma per i tre esponenti di opposizione “la cosa più grave è che il sindaco di Fondi ha espresso il suo voto favorevole all’atto aziendale, che riduce a 44 i posti letto previsti; così come ha sostenuto la proposta del sindaco di Gaeta per il rafforzamento del poliambulatorio di Gaeta. E pensare che abbiamo criticato il sindaco De Meo che in situazioni meno penalizzanti per l’ospedale di Fondi si è astenuto. Questa scelta è ancor più grave – hanno concluso Parisella, Lippa e Cardinale – alla luce dei voti contrari all’atto aziendale espressi da altri sindaci. Le forze di opposizione, spingendo la maggioranza ad occuparsi anch’essa di tale problema, continuerà la sua battaglia in ogni sede e con ogni iniziativa opportuna per la tutela della sanità di Fondi e della salute degli abitanti del territorio, contro un atto aziendale fortemente penalizzante per l’Ospedale di Fondi.”