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Minturno / Farmacia comunale, Fratelli d’Italia attacca il sindaco Stefanelli: “non siamo stati interpellati”

MINTURNO  – Un appello alla collaborazione che finora sarebbe stato lettera morta. E’ la critica mossa all’indirizzo del rieletto sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli, in corsa per la presidenza della provincia di Latina, dai consiglieri d’opposizione di Fratelli d’Italia –  D’Amici e Larocca –  nonchè dal coordinatore cittadino del partito, Vincenzo Fedele. L’accusa verrebbe fuori da alcune costatazioni come la mancata elezione alla vice-presidenza del Consiglio comunale di un membro dell’opposizione o il non aver accolto il suggerimento dei consiglieri comunali Del Balzo e Moni rispetto al bisongo di adeguare il regolamento del Consiglio comunale.
Più di ogni altra cosa, però, è il non essere stati interpellati “sulla proposta sul modello di gestione della nuova farmacia comunale che, a breve, aprirà in zona”.
“Parliamo di un servizio importantissimo per la comunità – spiegano gli attivisti minturnesi di Fratelli d’Italia –  non solo garanzia di prevenzione e di tutela della salute pubblica, ma anche capace di produrre importanti entrate economiche a favore dell’ente. Come gruppo di Fratelli d’Italia abbiamo evidenziato che quanto deliberato andava sicuramente preceduto da uno studio tecnico e finanziario capace di individuare con maggiore ponderatezza la strada da seguire in quanto, una scelta così importante per la comunità va sorretta da una  competente ed analitica analisi di settore. La legge consente diverse forme di gestione (in economia, a mezzo di azienda speciale, a mezzo di consorzi) e, pertanto, solo un’adeguata valutazione poteva indicare il modello di gestione più produttivo e meno rischioso per l’ente, anche perché al momento è pendente un ricorso contro il comune per la revoca o riforma dei provvedimenti istitutivo della VI farmacia. Pure in merito sono stati chiesti chiarimenti, per meglio comprendere tutti i possibili scenari e non compromettere l’apertura della farmacia comunale, e dispiace aver sentito considerazioni per niente pertinenti e che, sinceramente, poco ci interessano. Per tutto questo il voto contrario alla concessione a terzi.  Ma, probabilmente, è questo il modello scelto dalla maggioranza: cedere a imprenditori esterni i servizi dell’ente in maniera unilaterale e senza il dovuto e necessario coinvolgimento auspicato”.
E concludono: “Da parte nostra siamo pronti a chiedere la dispensazione e distribuzione anche a domicilio dei farmaci, nonché procedere a convenzioni con gli enti locali limitrofi per l’estensione del servizio al di fuori del territorio comunale e ad operazioni divulgazione di educazione sanitaria, sociale ed educativa in collaborazione gli istituti scolastici, dando la possibilità ai servizi sociali dell’ente la possibilità di destinare alle fasce più deboli le risorse provenienti dall’attività della nuova farmacia comunale ed istituire un bonus nascite per Minturno, spendibile presso gli esercizi commerciali presenti nel territorio”.

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