Latina / Elezioni provinciali: si avvicina la data del voto, il punto della situazione

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LATINA – Quella appena iniziata è la settimana decisiva – e non può essere diversamente – per la formalizzazione delle candidature in vista del voto del 18 dicembre di secondo livello per l’elezione del nuovo presidente della Provincia di Latina e per il rinnovo del consiglio di via Costa. Nell’ultimo fine settimana ci sono stati un’infinità di incontri e contatti, più o meno informali, chiamati a definire le diverse sfide entro sabato 27 novembre.

In campo ci sono diverse opzioni. Sono apparentemente appetibili sul piano elettorale ma tutte presentano al proprio interno una serie di incognite che hanno due elementi comuni denominatori: comunque vada, il nuovo inquilino della Provincia per i prossimi quattro anni sarà espressione da una coalizione trasversale (e non tradizionale) così come il candidato presidente – dovendo essere un sindaco in carica e non in scadenza – risentirà di un’offerta politica che al momento non è delle migliori. A destra, a sinistra e nello stesso polo civico.

Nel borsino sono in discesa le quotazioni del sindaco di Monte San Biagio ed ex presidente dell’ente parco regionale dei Monti Ausoni, Federico Carnevale.

E’ la prima scelta da mesi del Senatore e coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone che per tornare ad avere un presidente azzurro della Provincia (dopo l’epoca d’orodi Armando Cusani) punterebbe sui determinanti ed altissimi voti ponderati dei consiglieri comunali di Latina e Aprilia oltre che naturalmente degli stessi azzurri, soprattutto nei centri del sud pontino.

Il Senatore Fazzone ha al momento, dalla sua parte, la tagliola del futuro incerto del consiglio comunale di Latina: i consiglieri di Forza Italia eletti il 3 e 4 ottobre non sarebbero completamente sufficienti per portare avanti l’intera consiliatura appena iniziata ma almeno contribuirebbero al rieletto sindaco Coletta di tentare l’approvazione del bilancio di previsione 2022. Poi si vedrà.

Il coordinatore regionale di Forza Italia ha provato ad operare un’azione di disturbo all’interno di Fratelli d’Italia. L’accordo da perfezionale, sulla carta, sarebbe lo stesso del 2018 quando venne eletto l’allora sindaco di Pontinia Carlo Medici grazie all’intesa tra Forza Italia,il partito Democratico all’epoca guidato dal segretario provinciale Claudio Moscardelli e Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni disse di sì e a beneficiarne fu soprattutto il vice coordinatore regionale Enrico Tiero che del presidente Medici diventò il potente capo di gabinetto.

Il Senatore Fazzone ha in animo di riproporre lo stesso accordo con Fdi – o meglio con la componente Tiero – ma ha dovuto incassare improvvisamente i distinguo di molti rappresentanti delle Civiche pontine che siedono nei consigli comunali di Latina, Aprilia e finanche Sabaudia.

Il quadro dovrebbe chiarirsi al massimo entro martedì dopo lo svolgimento di altri incontri in agenda lunedì a Latina e a Roma.

Il coordinatore regionale di Forza Italia, tuttavia, ha in tasca una soluzione alternativa qualora dovesse rendersi conto che la candidatura del sindaco di Monte San Biagio non sarebbe sufficiente a “catturare” il convincimento dei grandi elettori delle Civiche pontine. Almeno nei consigli di Latina e Aprilia.

Risponde al nome di Gerardo Stefanelli, l’unico sindaco di Italia Viva della provincia di Latina che per monitorare l’evoluzione delle trattative in corso ha deciso nell’ultimo fine settimana di disertare dopo alcuni anni l’happening renziano della Leopolda.

Il primo cittadino di Minturno ha confermato di essere in campo precisando che i “contatti sono a trecentosessanta gradi”. Stefanelli sa che la sua candidatura, a differenza di quella di Carnevale, avrebbe più appeal tra i civici, soprattutto perché è considerata di “area”.

Non è un caso che prima ancora che il presidente della provincia facente funzione Domenico Vulcano indicesse i comizi elettorali il sindaco di Minturno, forte del suo exploit elettorale al primo turno il 3 e 4 ottobre, ha avviato “a titolo personale” contatti con i sindaci di Aprilia, Sabaudia, Sermoneta e,più a sud, con lo stesso Cosimino Mitrano a Gaeta.

In questa tornata per eleggere il nuovo presidente della Provincia e rinnovare il consiglio di via Costa il Partito Democratico, uscito di scena il sindaco di Pontinia perché non rieletto, è praticamente fuorigioco.

I Dem un nome d’area l’avevano, il neo sindaco di Cisterna Valentino Mantini, ma l’interessato ha fatto sapere, pur ringraziando per il coinvolgimento, che le cose da fare per il nuovo mandato amministrativo sono “tali e tante” che non potrà assolvere a due mandati istituzionali

Gerardo Stefanelli l’ha capito e per intercettare i voti civici utili alla sua causa ha investito uno dei due consiglieri regionali del Partito Democratico eletti nel marzo 2018 in provincia di Latina Salvatore La Penna.

I due si conoscono e si stimano da anni ed il ritorno di Stefanelli in provincia – dove ha ricoperto l’incarico di assessore all’ambiente nel secondo mandato di Armando Cusani – sarebbe per il professore di Sezze un’ideale spalla elettorale in vista del voto in regione del 2023.

A tentare di far saltare il banco al Senatore Fazzone potrebbero essere nelle prossime ore soprattutto Fratelli d’Italia e la componente della Lega vicina all’ex sottosegretario al Mef Claudio Durigon. E’ la stessa da cui proviene politicamente Stefanelli, l’Udc, prima di accasarsi nel partito Democratico.

Se Stefanelli ha dalla sua parte la decisione della Lega di presentarsi alle provinciali del 18 dicembre senza il simbolo del partito nazionale, la sua concorrenza nell’ambito dell’asse Lega-Fratelli d’Italia arriverebbe da Terracina.

Il sindaco Roberta Tintari guida una coalizione trainata dal partito di Giorgia Meloni e,dunque, dal parlamentare europeo Nicola Procaccini ma lei stessa è una civica, un elemento denominatore che potrebbe suscitare e catturare simpatie elettorali nei consigli comunali di Latina, Aprilia e Sabaudia.

Nell’agone elettorale per la successione di Carlo Medici è intervenuto un altro sindaco rieletto a mani basse il 3 ed il 4 ottobre scorsi, Armando Cusani.

Il due volte presidente della Provincia e primo cittadino di Sperlonga ha provato la carta del neo sindaco di Itri Giovanni Agresti. L’ha fatto parlandone con il candidato sconfitto da Damiano Coletta al comune di Latina, Vincenzo Zaccheo.

La pista Agresti è rimasta in piedi per qualche giorno quando il neo sindaco di Itri, pur lusingato per l’interessamento ricevuto, ha declinato la proposta arrivatagli da Sperlonga. “E’ un mese e mezzo che non esco dal comune – ha commentato – In provincia ho fatto l’assessore al bilancio per conto di Alleanza Nazjonale ma per i prossimi cinque anni mi attendono altre incombenze…”