Formia / Scuola Vitruvio Pollione, arriva il parere negativo della Sovrintendenza

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FORMIA – Il parere, così com’è stato rilasciato, è una bocciatura: non è consentito demolire e ricostruire ex novo la scuola media “Vitruvio Pollione” di Formia. Se erano già ridotte allo zero le possibilità che il Comune conservasse il finanziamento di quasi 11 milioni di euro che gli stato assegnato nella primavera 2019 dal Ministero dell’Istruzione e dell’Economia, ora c’è la condanna a morte sentenziata dalla Soprintendenza: il plesso di via Emanuele Filiberto ha un valore storico e culturale e pertanto non può soggetto ad interventi di demolizione e di ricostruzione.

Questa doccia fredda, attesa da giorni, ha caratterizzato la prima seduta della conferenza dei capigruppo che, istituita sabato 6 novembre in occasione dell’insediamento del rinnovato consiglio comunale, è stata coordinata dal neo presidente d’aula, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo. A chiedere che la controversia legata all’intervento finanziato di edilizia scolastica a favore della media Pollione e dell’attigua scuola elementare De Amicis (con la previsione della realizzazione di una palestra) approdasse nella conferenza dei capigruppo era stato lo stesso ex sindaco Paola Villa. Ma l’operato su questo duplice intervento di edilizia scolastica dell’ultima amministrazione comunale è stata fortemente censurato dal capogruppo della lista “Oltre” Imma Arnone e dal consigliere Nicola Riccardelli che sostituiva il capogruppo di “Prima Formia” Antonio Di Rocco. Per l’ex sindaco Villa sono facilmente identificabili le responsabilità, tecniche ma anche erariali, che hanno provocato non pochi intoppi al duplice intervento. A suo dire i vertici dirigenziali che si sono succeduti nel settore Opere Pubbliche del comune dovrebbero “chiarire molte cose”. Caustica la replica dei consiglieri Arnone e Riccardelli: “Guardi che quei vertici sono stati nominati fiduciariamente da Lei. Quindi il problema che lei pone è soltanto suo”.

La questione è delicatissima e la maggioranza si è detta pronta a perseguire due strade. La prima è la convocazione di un consiglio comunale – la data indicata è venerdì 19 novembre – la seconda è la richiesta di un incontro urgente al Miur per poter verificare la possibilità da parte del comune di conservare una parte del finanziamento interministeriale (che è vincolato) per realizzare almeno gli interventi di sistemazione di stretta necessità. Prima di lasciare la guida dell’ente era stato il commissario Prefettizio Silvana Tizzano ad aver chiesto una proroga, la seconda, di sei mesi, a decorrere dal 1 dicembre perché il Miur confermasse il finanziamento stanziato per l’abbattimento e ricostruzione della scuola media “Vitruvio Pollione” e la realizzazione della nuova palestra presso la vicina scuola elementare “De Amicis” nel rione di Mola. La proroga per conservare il finanziamento scadrà inderogabilmente – come detto – il 30 novembre ed il Comune non riuscendo a cantierare le due opere – ormai è ufficiale – dovrà restituire i fondi assegnati.

I capigruppo, oltre a programmare la prossime sedute consiliare, hanno perfezionato l’accordo politico sulla nomina delle otto commissioni consiliari permanenti e sulle due speciali (Salute-Sanità e gestione beni confiscati alla criminalità organizzata) individuate in occasione della seduta d’esordio una settimana del consiglio comunale. La maggioranza in ciascuna di loro sarà rappresentata da cinque esponenti, le minoranze da tre. La coalizione di centrodestra si è riservata la decisione se accogliere la richiesta della dottoressa Arnone di istituire una terza commissione speciale, dedicata alle pari opportunità e alla violenza di genere. “Questi temi potrebbero benissimo essere sviluppati dalla commissione Politiche sociali”, ha rintuzzato il neo capogruppo di Fratelli d’Italia Renata Ranucci. Al vetriolo la replica della capogruppo di “Oltre”: “Ma lo sa di quante competenze è già investita la commissione servizi sociali? Glielo dico io: tante. Purtroppo”.