Formia / Carenza di personale medico e infiermeristico, i sindacati ne denunciano i rischi

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FORMIA – Un’allarmante carenza di personale medico ed infiermeristico è quello che denunciano, nelle ultime ventiquattro ore, ben due sigle sindacali proponendo il problema da due diverse angolazioni. L’attenzione della Fials (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità), attraverso il suo responsabile sindacale provinciale, Valerio Santilli, si concentra sulla situazione specifica dell’ospedale “Dono Svizzero” di Formia, individuando nella carenza organica la motivazione che concretizzerebbe, a suo avviso, un “rischio di imminente chiusura del servizio emodinamica h24”.

“Nell’ultimo anno – scende nel dettaglio Santilli della Fials – il personale medico è sceso di ben 5 unità rispetto lo stesso periodo dello scorso anno e gli operatori pertanto sono al collasso mentre il concorso per cardiologi è fermo al palo. Se Sparta piange Atene non ride. Gli infermieri non hanno mai avuto un numero adeguato di personale, costretti a innumerevoli reperibilità e salto del turno di riposo, con spirito di sacrificio e abnegazione al lavoro sono andati avanti con la promessa dell’arrivo di nuovo personale, senza mai che questa si concretizzasse”.

Ed ancora ricorda che “solo pochi giorni fa la Fials chiedeva lo scorrimento della graduatoria di mobilità per 50 posti di collaboratore professionale sanitario infermiere, unica graduatoria attiva al momento che consentirebbe l’arrivo di nuovo personale già formato, con un taglio sul tempo di formazione e quindi un risparmio per l’azienda”.

Del “perdurate della grave e insostenibile carenza della dotazione organica Asl latina”, in generale, si è occupata anche la Uil Fpl Latina, il cui segretario – Giancarlo Ferrara – ha scritto una lettera all’indirizzo della Direttrice generale dell’Asl di Latina, la Dott.essa Silvia Cavalli.

“Pur considerando quanto sinora compiuto in termini di assunzioni e alla luce delle prossime stabilizzazioni previste, ritiene che quanto finora sostenuto sia assolutamente insufficiente per fronteggiare il reale fabbisogno aziendale. Infatti, per il prossimo biennio 2022-2023 assisteremo a un cospicuo pensionamento di lavoratori che determinerà un ulteriore peggioramento della già difficile situazione, finanche nei servizi di emergenza (Pronto Soccorso, Terapie Intensive, UTIC, Emodinamica, Sala Operatoria, Dialisi ecc..). Per queste ragioni bisognerà cambiare urgentemente passo e concretizzare l’imprescindibile svolta organizzativa onde ridare dignità ai servizi sanitari, alla cittadinanza e non per ultimo ai lavoratori dipendenti”.

A preoccupare anche questa sigla sindacale, naturalmente, è il carico di lavoro a cui sono sottoposti i dipendenti a causa degli straordinari e le prestazioni aggiuntive alle quali si sottopongono a fronte di un fabbisogno assuntivo stimato dalla Uil Fpl Latina di 700 unità lavorative a tempo pieno e indeterminato. Alla luce di tutto ciò, il segretario Ferrara chiude la lettera lanciando la richiesta di un incontro affinchè si possa discutere del “piano del fabbisogno triennale aziendale; verifica delle dotazioni organiche; road map assunzionale; informazione sulle procedure di stabilizzazione”.