Latina / Ballottaggio2021: l’affluenza nei quattro Comuni alle urne, a Formia crollo del dato

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LATINA – Tutto come previsto naturalmente in peggio. Lo spauracchio dell’astensionismo ha condizionato lo svolgimento la domenica del ballottaggio nei quattro comuni della provincia di Latina – Latina, Formia, Cisterna e Sezze – chiamati ad eleggere i rispettivi neo sindaci nel supplemento delle elezioni amministrative iniziate il 3 ed il 4 ottobre scorsi

Il dato complessivo su scala provinciale è stato decisamente preoccupante: avevano votato alle ore 23 di domenica 17 ottobre soltanto il 38,77% degli elettori aventi diritto rispetto al 47% della stessa ora del primo turno. Avvisaglie naturalmente si erano registrate nei riscontri parziali delle ore 12 (11,92%) e delle ore 19 (31,52%). Il riscontro peggiore l’ha fornito il comune di Formia, ultimo nella classifica aggiornata dal Ministero degli Interni per quanto riguarda l’affluenza nei 30 seggi dislocati sul territorio comunale.

Alla loro chiusura domenica dei 33125 cittadini aventi diritto avevano votato soltanto in 11.760, pari al 35,50%. Il crollo dell’affluenza è stata evidente: 3931 cittadini ( 11,87%) hanno preferito disertare le urne rispetto a quanto avvenuto alle ore 23 di domenica 3 ottobre quando l’affluenza era stata del 47,37% con la partecipazione al voto di 15691 persone. Un fatto è certo. Non sarà raggiunta la percentuale di partecipazione al voto censita alle ore 15 del 4 ottobre quando votò il 63,53% degli aventi diritto,pari a 21.044 elettori. Praticamente fu quasi pareggiata la percentuale del primo turno delle elezioni amministrative del 10 giugno 2018 che – va bene precisato – si svolsero, a differenza di quelle del 2021, in un solo giorno.

Nel ballottaggio di tre anni fa, a Formia, era il giorno della festa patronale di San Giovanni del 24 giugno, tornò a votare praticamente poco più di un formiano su due, il 53,11% degli aventi diritto e, più precisamente, 8896 donne (51,68%) e 8696 uomini (54,64%). Questa affluenza alle ore 15 del 18 ottobre sarà un lontano ricordo e potrebbe condizionale il comportamento elettorale dei due aspiranti alla carica di sindaco, di Gianluca Taddeo e di Amato La Mura che hanno deciso di depositare la loro scheda domenica mattina nei seggi in cui sono iscritti: il primo poco dopo le 13 presso la sezione 29 presso la scuola media “Mattej” nel quartiere di San Pietro, il secondo di buon mattino, poco dopo le 9.30, presso uno dei tre seggi ubicati presso la scuola elementare “De Amicis” nel rione di Mola

Che i formiani avessero deciso di disertare le urne la conferma era arrivata nel primo riscontro orario. Alle ore 12 aveva votato l’11,16% degli aventi diritto (3696) contro il 15,84% (5248) della stessa ora di due settimane. Stesso clichè nella rilevazione oraria delle 19: avevano votato 9358 cittadini (28,25%) contro i 12296 (37,12%) di domenica 3 ottobre. Un decremento dell’8,87% (2938 persone in meno) che allle ore 23 ha conosciuto delle sporadiche eccezioni. L’affluenza più massiccia a Formia è stata registrata – come da tradizioni – nelle frazioni collinare ad eccezione di quella di Castellonorato. Nella sezione numero 15 di Trivio alle ore 23 – dove al primo turno era stata registrata l’affluenza più alta tra i 30 seggi formiani – avevano votato 771 degli 1642 iscritti, pari al 46,95%. Non male poi i riscontri presso la sezione numero 14 nella vicina Maranola (42,56%) e presso il seggio numero 28 di Penitro dove si era recato il 40,72% degli aventi diritto.

Decisamente pigri gli elettori iscritti presso la sezione numero 10 del plesso De Amicis di Roma. Solo il 26,53% – l’affluenza più bassa di Formia – si è recato alle urbe per decidere chi tra Taddeo o La Mura meriti l’onere ma anche l’onore di governare la città nei prossimi cinque anni.

I riflettori dei media nazionali sono puntati sul comune di Latina dove gli aventi diritto alle urne sono 106.803 cittadini. Anche qui c’è stato un preoccupante crollo della partecipazione popolare alle ore 23: solo il 39,87% contro il 46,06% del primo turno. Alle ore 12 l’affluenza era stata del 12, 81 % e alle ore 19 del 32,83 %.

Due comuni di medio-alta fascia sono tornati a votare anticipatamente rispetto alla conclusione naturale della consiliatura. E i cittadini hanno l’hanno fatto rilevare nel turno del ballottaggio nei comuni di Sezze e Cisterna. Nel centro più importante della fascia lepina il crollo dell’affluenza è stato del 36,60% alle ore 23 quando alla stessa ora di quindici fa aveva votato il 46,23% degli aventi diritto. Alle ore 12 avevano votato soltanto l’8,54% dei setini ( ancora la più bassa a quell’ora sull’intero territorio provinciale) con un lieve aumento alle ore 19 con il 28,28%, dati che non ammettono interpretazioni alternative.

A Cisterna le frizioni, pesantissime, nel centro destra che hanno anticipato la prematura scomparsa del sindaco dimissionato Mauro Carturan non sono state gradite dall’elettorato. Alle ore 23 del 17 ottobre è andato a votare il 39,96% degli elettori (11,76% alle ore 12 e 32,65% alle ore 19) contro il 50,62% di due settimane. Si tratta di un dato distante anni luce rispetto al 66,73% del giorno dell’ultima vittoria del più volte sindaco centrista di Cisterna.