“Il compito di insegnarci il modo migliore per fare le angolazioni, il punto di fuga delle immagini, la messa a fuoco ma soprattutto come imprimere nello scatto la passione di fare fotografie: è questo che Giuseppe Manzo ci ha insegnato durante la passeggiata. L’ho visto
– nota ancora la scrittrice fondana – per tutto il lungo tratto portare a spalla un tre piedi che mi è apparso anche pesante e pensavo volesse farci una foto di gruppo. Al contrario e con meraviglia voleva farci conoscere l’antica macchina con cappuccio con cui venivano immortalate tutte le foto che ci sono giunte dai nostri antenati: uno strabiliante regalo che solo un finissimo intenditore poteva farci. La Pro Loco nella persona del presidente Gaetano Orticelli, organizzatore della giornata, va ringraziata ma soprattutto encomiata per la sua attiva presenza sul territorio e per averci offerto la possibilità di trascorrere delle ore piacevolissime, interessanti e socialmente produttive per la possibilità di permettere degli incontri che si desidera ripetere”.
Durante il percorso i luoghi sono stati illustrati anche da Herta Klinger, direttrice del Gruppo dei Dodici del centro Via Francigena del sud.