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Formia / Dalla battaglia all’omofobia all’anello della promessa: Michele e Pasquale annunciano la loro unione civile

FORMIA – Michele e Pasquale presto si sposeranno. Una notizia che sembra far voltare pagina alla coppia residente nel quartiere di Penitro, a Formia, rimbalzata purtroppo agli onori delle cronache cittadine, quando dopo anni di silenzio, hanno deciso di denunciare pubblicamente e prima ancora alle Autorità competenti, i tormenti omofobi di cui erano vittima.

Era il 2019. Era prima che la pandemia da Covid-19 portasse via certezze quasi a tutti. Loro erano già profondamente esasperati e quando hanno deciso di raccontarlo a voce alta ad ascoltarli, oltre che ai Carabinieri – a cui da sempre va la loro profonda gratitudine insieme a tutte le altre Forze dell’Ordine – si sono fatti avanti tantissimi “nuovi amici”.

L’opinione pubblica si mobilitò a più riprese con centinaia di messaggi di solidarietà, offrendo sostegno, anche se in tanti neanche li conoscevano; ci fu una manifestazione nel loro quartiere per stringerli idealmente e non solo in un grande abbraccio. Il mondo della politica in alcune frange si espose in loro sostegno; anche l’allora Amministrazione cittadina lo fece, in particolare il Sindaco di Formia di allora, Paola Villa, e il suo vice-sindaco Carmina Trillino, garantendogli tutto il sostegno istituzionale possibile; in piazza scesero anche don Shaory e don Mariano, parrocci della città.

Formia non ci stava ad essere etichettata come “omofoba” – d’altro canto non lo era e non lo è! – e quello scontro tra “l’amore e il disamore” doveva vedere trionfare la libertà dei sentimenti.

Oggi la questione strettamente giuridica vive nelle aule di tribunale, dove Michele e Pasquale sono assistiti dall’avvocato Angela Sangermano in tre processi, ma per quanto riguarda la loro storia d’amore prosegue a gonfie vele, così dopo diciotto anni di relazione, hanno ritenuto sia giunto il momento di celebrare la loro unione davanti alla Legge.

L’annuncio ufficiale è avvenuto nella serata di sabato 29 maggio, quando la coppia ha voluto stringere attorno a sé amici e famigliari nella splendida cornice di un ristorante in riva al mare a Formia – nel rispetto delle norme anticovid –  per renderlo finalmente noto a tutti.

Nella sorpresa generale è sbucata la scatolina con l’anello e nell’entusiasmo dei presenti è partita la dichiarazione in ginocchio. E’ la tradizione! – penserebbe chiunque, eppure in questo caso credo che sia un gesto che vada oltre la ritualità, esso conserva tutta la “devozione” della genuflessione che Michele e Pasquale si sono evidentemente dimostrati scegliendo di affrontare tutto ciò che la serena affermazione del loro sentimento ha comportato e probabilmente, malgrado per molti, potrebbe comportare ancora.

Il mondo è fatto d’amore – ma anche del suo contrario! – e tante sono, finalmente, le “forme” per legittimarlo davanti alla Legge.

Convivenze, unioni civili, matrimoni, sono probabilmente centinaia, ogni giorno, in Italia, le persone che decidono di unire le loro vite in qualche modo e raccontare la scelta di Michele e Pasquale è sancire il trionfo dell’amore, raccontare a chi ha sofferto di quanto gli è accaduto che la loro “guerra” silenziosa continua ma la loro vita insieme viaggia ad alta quota.

L’augurio di una vita felice va a loro e a tutte le coppie d’amore!  

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