Impianto di cremazione, è scontro: il Comune di Itri avvia azione legale contro Gaeta

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SUD PONTINO – Se fosse stato uno stato sovrano avrebbe richiamato il proprio ambasciatore per “consultazioni”. Il comune di Itri ha deciso anch’esso di ricorrere alle carta bollate contro il progetto di finanza approvato dal consiglio comunale di Gaeta per la realizzazione di un contestato di un impianto di cremazione ai confini dei due comuni, in località Monte Sant’Angelo. Il massimo consesso itrano ha approvato all’unanimità una mozione presentata dalle minoranze con cui si dà ampio mandato al sindaco avvocato Antonio Fargiorgio di tutelare gli interessi di una comunità a fronte di un progetto di finanza che, se aggiudicato a luglio quando scadrà il bando pubblico, potrebbe permettere ad un privato di gestire nei prossimi trent’anni un impianto anti economico da realizzare su un’area paesaggisticamente vincolata, rinomata sul piano archeologico ed anche agricolo ed olivicolo.

Il comune di Itri con l’avallo del consiglio comunale è pronto a conferire ora un incarico legale per valutare se ci siano i presupposti giuridici per impugnare al Tar l’intero procedimento tecnico amministrativo culminato con lo svolgimento e conclusione di una conferenza di servizi o se inoltrare una semplice diffida. Le sue rimostranze il sindaco di Itri le ha già esternate nel corso di un incontro con l’omologo di Gaeta Cosmo Mitrano perché il progetto sarebbe carente della valutazione di impatto ambientale,la Via, della valutazione ambientale strategica,la Vas, e dell’autorizzazione ambientale integrata. Il sindaco Fargiorgio ha anche escluso come la Provincia si sia pronunciata favorevolmente ricorrendo all’istituto del silenzio-assenso: “Non c’è mai stato né poteva esserci – ha chiarito il sindaco di Itri – sul parere richiesto alla stessa Provincia per l’autorizzazione all’emissione in atmosfera per lo smaltimento delle acque reflue”. La Provincia ha risposto che non può esserci assenso senza le condizioni che prevedano emissioni in atmosfera e tutela delle acque.

L’impianto di cremazione voluto dal comune di Gaeta, insomma,al momento è sprovvisto di alcune e necessarie autorizzazioni di legge ed il sindaco Fargiorgio si è detto pronto a contestare, in ogni sede, quelli che ha definito “taluni atteggiamenti unilaterali”. Acque agitate anche nel consiglio comunale di Gaeta. I consiglieri d’opposizione Emiliano Scinicariello di “Una nuova stagione” e Franco De Angelis di Demos hanno avviato la raccolta delle firme per sollecitare lo svolgimento di una seduta consiliare monotematica e straordinaria per affrontare il progetto ma “ora con la necessaria cognizione di causa”.