Cronaca

Sangue infetto, ancora un risarcimento per una vittima di Cisterna d Latina

CISTERNA – Per la commissione medico legale di Roma non ci sono dubbi: la morte di un uomo di Cisterna di Latina, avvenuta all’età di 78 anni, è stata provocata dalle trasfusioni infette eseguite nel 1983. Lo ha reso noto il legale dell’uomo, l’avvocato Renato Mattarelli, ripercorrendo le vicende del paziente al quale nel 2015 venne diagnosticata una cirrosi epatica post-trasfusionale. L’anno successivo questa patologia si trasformò in un tumore al fegato e nel 2017 l’uomo morì tra atroci sofferenze prima di ricevere il risarcimento di oltre 700mila richiesto ed ottenuto tramite l’avvocato Mattarelli.

Il Tribunale di Roma nel 2019 condannò il Ministero della salute a risarcire l’uomo perché alcune delle trasfusioni cui fu sottoposto nel 1983 presso il San Camillo di Roma risultarono non tracciabili perché prive delle indicazioni di origine dei donatori. Ma l’uomo – come detto – era deceduto due anni prima ma i suoi familiari hanno continuato l’iniziativa legale promossa dall’anziano quand’era ancora in vita. I suoi eredi a giorni riceveranno un ulteriore assegno una tantum di circa 78mila euro richiesti ed ottenuti dopo una domanda amministrativa il cui accoglimento è stato notificato nella giornata di lunedì 1 febbraio 2021. Lo ha deciso la commissione medico legale mentre sul piano giudiziario l’avvocato Mattarelli ha richiesto per gli eredi dell’uomo un ulteriore risarcimento del danno di circa un milione di euro che, sommati ai 700mila del precedente risarcimento (richiesto in vita dall’uomo di Cisterna) nonché ai 78mila euro di lunedì ammonteranno, con gli interessi e la rivalutazione monetaria dal 1987, ad oltre 2 milioni di euro.

“Queste cifre – ha commentato l’avvocato Mattarelli – confermano la dimensione del problema e della gravità delle conseguenze delle trasfusioni di sangue infetto che impone allo Stato risarcimenti enormi se si sommano le migliaia di cause che sono state intentate contro il Ministero della Salute. Si tratta di miliardi che – ha concluso Mattarelli – di fatto vengono pagati dai cittadini…”

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