Formia / Centrato il Superenalotto al Caffé Bitti: una signora precaria vince 8mila euro

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FORMIA – Nonostante l’emergenza sanitaria legata al Covid la dea bendata ha un posto dove fermarsi di tanto per regalare un sorriso e qualche motivo di gioia in una città, Formia, che sta vivendo una crisi economica e sociale condizionata anche sul piano psicologico dopo la crisi che ha colpito l’amministrazione comunale. E a poche decine dal palazzo municipale, nella centralissima via Vitruvio, il Caffè Bitti continua a dispensare qualche soddisfazione a chi veramente ne ha bisogno. E’ il caso di una donna di mezz’età, una come tante alle prese con un lavoro precario e i figli da accudire, che sabato pomeriggio ha deciso di scommettere 10 euro e cinquanta centesimi al concorso numero 21 del Superenalotto.

Per via delle restrizioni anti Covid nel locale gestito da Tommaso e Adolfo Bartolomeo è entrata due volte. La prima per prendere un caffè e andarlo a consumare in maniera davvero poco comoda su un tavolino posizionato all’esterno, sui marciapiedi di via Vitruvio. Nella via d’uscita con la coda dell’occhio ha notato che era ancora a disposizione dei clienti un sistema preparato al computer dal principale collaboratore della fortuna quando si ricorda di Formia, Tommaso Bartolomeo. La scommettitrice – secondo alcuni testimoni oculari – ha consumato talmente in fretta quel caffè perché il suo sesto senso le ha chiesto di tornare indietro: “E se fosse il sistema vincente ?” L’estrazione del concorso numero 10 in una prima fase non ha dato grandi motivi di soddisfazione a questa signora, abituale cliente del bar della famiglia Bartolomeo: aveva “azzeccato” 4 punti “3” e 3 punti “2”. Niente di che. La donna sapeva che questi numeri estratti le avrebbero permesso di portare a casa davvero poco, circa 80 euro. Ma in questi momenti di crisi è danaro da non disprezzare. Per nessuna ragione al mondo.

Sabato sera la signora ha voluto sincerarsi delle numeri estratti contattando al telefono Tommaso e Adolfo Bartolomeo per ottenere una conferma non potendo farlo lei stessa al computer di casa… magari chiedendo ai figli. E così che la scommettitrice formiana domenica si è rivolta al caffè Bitti per consumare un caffè “speedy”, incassare la vincita anticipata quando ha reso noto che sulla sua schedina c’era “57” quale numero superstar. Ai gestori del bar è bastata una verifica per comunicare alla distratta signora che avrebbe portato a casa non 80 euro ma cento volte in più. Il motivo? Semplice perché quel numero Superstar “scommesso” – e poi realmente estratto – ha permesso di centuplicare la vincita originaria: 4 punti “3” e 3 punti “2”. A questo punto la donna ha cominciato a fantasticare e a porre tante domande tipiche del miglior Max Catalano nelle apparizioni televisive Arboriane : “Quindi se avessi vinto di più e non 80 euro….avrei vinto cento volte di più”.

A questo punto Tommaso Bartolomeo ha ricordato a se stesso e alla signora che il mio peggior difetto dei formiani è quello divulgato da un grande filosofo spagnolo del primo secondo dopo Cristo: per Lucio Anneo Seneca è quello di non accontentarsi mai… Un fatto è certo. La signora ha capito che non poteva chiedere più nulla quando, in tempi da record, ha avuto sul suo conto corrente bancario un bonifico di 8000 euro. Di domenica mattina e nonostante il Covid 19. Di questi tempi poi…