Formia / Nominato il commissario ad acta per il bilancio: è il dirigente Maurizio Alicandro

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FORMIA – Al Ministero degli Interni è considerato il “Messi” nelle materie che riguardano il bilancio ed il patrimonio. Se è vero che l’”assassino” torna sempre sul luogo del delitto, questa metafora cinematografica ben si addice alla nomina, formalizzata sabato, nel primo giorno utile, dal Prefetto di Latina Maurizio Falco. Ha incaricato il dottor Maurizio Alicandro, 63 anni il prossimo 12 agosto, minturnese al 101%, commissario ad acta sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio al  Comune di Formia. Dovrà assolvere ad un adempimento cui avrebbe dovuto provvedere il consiglio comunale entro il 31 dicembre e, ancor prima, entro il 30 novembre scorso. Ma le forze centrifughe che hanno polverizzato parzialmente la maggioranza civica del sindaco Paola Villa hanno impedito l’assolvimento di questo onere normativo.

Maurizio Alicandro

I tempi e le procedure. Il dottor Alicandro sarà a Formia “prestissimo”. L’ha garantito il segretario generale del comune, l’avvocato Alessandro Izzi. Con l’alto dirigente minturnese del Viminale è legato da un antico rapporto di amicizia e di lavoro. I loro curriculum vitae sono interscambiali nel senso che entrambi sono stati collaboratori del Prefetto Bruno Frattasi, l’attuale capogabinetto del Ministro Lamorgese che ha guidato il comune di Gaeta e soprattutto la Prefettura di Latina nominando la commissione d’accesso e proponendo, nel 2010,lo scioglimento per mafia del comune di Fondi. Sia il gaetano Izzi che il minturnese Alicandro hanno operato a stretto gomito con Frattasi sino a quando quest’ultimo ha guidato il dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della civile e la direzione centrale per le risorse finanziarie del Ministro degli Interni. Alicandro arriva a Formia con un ruolo apicale di altissimo livello e prestigio: guida al momento l’area “Bilancio e patrimonio” del Viminale. Quando si tratta di risolvere i problemi finanziari e contabili degli enti locali c’è sempre, il dirigente di Minturno che ha contribuito a risolvere situazioni a rischio di default che hanno riguardato il comune di Terracina e quello in cui è nato, Minturno per l’appunto Il compito di commissario ad acta sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio il dottor Alicandro l’assolverà, probabilmente, già della prima della Befana. Dovrà interagire con il segretario generale Izzi, il dirigente dell’area finanziaria Daniele Rossi, se lo vorrà potrà consultare l’assessore uscente al bilancio Biagio Attardi e poi chiedere al collegio dei revisori dei conti del comune un parere necessario per approvare, in regime monocratico, la delibera che avrebbe dovuto licenziare il consiglio comunale.

Dipenderà da lui verificare se il bilancio del comune di Formia ci siano degli squilibri , capire lo stato di salute dei conti dell’ente per poi relazionare al Prefetto di Latina che l’ha nominato. I tempi? “Dai 15 giorni ad un mese” ma – ha fatto intendere Izzi – alludendo al fatto che la fretta potrebbe essere una cattiva consigliera. E la posta è altissima, anche sul piano prettamente politico, alla luce della conferenza stampa di comitato del sindaco Villa che, teoricamente potrebbe ricomporre la Giunta e nominare gli assessori, ma naturalmente pensa all’ordinaria amministrazione in attesa che il dottor Alicandro sciolga i nodi che la politica non è stata in grado di fare.

Di sicuro il Prefetto di Latina ha effettuato la scelta migliore che avrebbe potuto compiere. Vincitore di concorso a soli 29 anni con la qualifica di vice c consigliere di ragioneria per poi diventato dirigente dello stesso settore in seno alla Prefettura di Latina, il dottor Alicandro già conosce la macchina burocratica amministrativa del comune di Formia. Ancora molti funzionari e dipendenti lo ricordano per essere stato uno dei sub commissari Prefettizi dal 25 marzo 1993 al 25 gennaio del 1994. Quelli furono mesi terribili – che seguirono allo scioglimento del consiglio comunale spazzato dai venti imperiosi di tangentopoli – ma anche molto belli: anticiparono la storica elezione del primo sindaco post comunista di Formia, del neuropsichiatra Sandro Bartolomeo. La sete e la voglia di politica furono tante e Formia diventò un laboratorio nazionale per far germogliare l’Ulivo tre anni prima che ci pensasse Romano Prodi. Alicandro poi ha lasciato un ricordo indelebile nei comuni in cui ha operato come sub o commissario Prefettizio (Pontinia, Fondi, Aprilia, Sarno, Latina e Priverno) ma anche quale componente di commissioni d’accesso in comuni poi sciolti per mafia (Nettuno, Marcianise, Gioia Tauro, Castelvolturno, il decimo municipio di Roma quello di Ostia e Ventimiglia).

La svolta professionale di Alicandro è datata 2005, anno in cui è diventato dirigente del servizio di contabilità e della gestione finanziaria di ben tre Prefetture, Viterbo, Roma e Latina in cui è rimasto sino al 4 maggio 2015. Nominato da una pioggia di sentenze del Tar quale commissario ad acta per risolvere controversie di natura contabile con molti comuni, il dottor Alicandro è ricordato per essere stato un novello Bill Gates presso la Prefettura di Latina coordinando di persona – dal 1996 al 2003 – tutti gli adempimenti connessi sia all’informatizzazione che al piano di evacuazione e alla formazione del palazzo del governo. Ora deve mettere mano ai conti, non in regola, del comune di Formia e dichiarare l’inizio di una campagna elettorale che non si sa quando terminerà…