Contagi all’ospedale di Formia, Casati replica a Simeone

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Formia – Neanche a Natale il consigliere regionale e presidente della commissione sanità alla Pisana Giuseppe Simeone ed il direttore generale dell’Asl di Latina hanno sotterrato l’ascia di guerra.

Se il primo aveva rivelato “con dispiacere e grande inquietudine” che ben 10 infermieri del reparto di Cardiologia dell’ospedale Dono Svizzero di Formia erano risultati positivi al Covid mettendo in evidenza  quella che aveva definito l’ennesima prova del fallimento della gestione aziendale dell’Asl di Latina, Casati ha subito replicato affermando come siano “molti i riflettori accesi sul nosocomio di Formia”.

Per fare chiarezza mercoledì ha riunito la commissione aziendale dedicata ai contagi da covid-19 – istituita con delibera numero 266 del 6 marzo 2020 – per analizzare e valutare la situazione organizzativa all’interno del reparto di Cardiologia del ‘Dono Svizzero’ di Formia, interessato da giorni da episodi di positività del personale di assistenza.

I lavori della commissione si sono svolti attraverso visite ispettive e sono giunti ad una soddisfacente conclusione: i dispositivi di protezione individuali sono stati utilizzati correttamente e le procedure di sicurezza osservate opportunamente da parte del personale ospedaliero. I pazienti ricoverati, presso i reparti del ‘Dono Svizzero’, risultano negativi ai test antigenici effettuati al pronto soccorso prima del ricovero.

A seguito di tali risultanze ed osservazioni, si è giunti ad una valutazione circa un contagio del personale di tipo comunitario e non occupazionale. In quest’ottica l’Asl ha impartito ulteriori disposizioni restrittive da tenersi nelle aree comuni – e non –  di degenza.

Tutto nella norma – secondo la versione dell’Asl – anche per quanto riguarda il reparto di medicina d’urgenza covid-19, valutato durante la visita ispettiva della Commissione. E’ stata anche qui la completa rispondenza alle procedure di sicurezza e alla autonoma gestione dei pazienti covid-19 senza che vi sia nessuna interferenza con gli altri reparti, come è evidente dal fatto che, ad oggi, nessuno del personale risulti contagiato.

Attualmente l’ospedale ‘Dono Svizzero’ è attivo nelle sue specialità di ricovero ovvero il reparto di Medicina Interna, quello multidisciplinare di Chirurgia e Ortopedia, dialisi, cardiologia (che mantiene attive 5 stanze) e l’attività di emodinamica H24. In collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione, la Commissione – ha concluso Casati – ha deciso di avviare una ulteriore campagna di sensibilizzazione, oltre alle azioni già attuate dal Servizio di Prevenzione e Protezione, al fine di prevenire tra il personale comportamenti a rischio contagio fuori dall’orario di lavoro.