Formia / Esondazione Rio Pontone, sindaco Villa: “i tre Comuni approdassero ad un progetto definitivo”

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FORMIA – “Ennesima bomba d’acqua, ennesima tragedia a Rio Pontone”. Inizia con queste parole il commento del Sindaco di Formia, Paola Villa, a quanto accaduto a causa del maltempo nella giornata di ieri. Un’esondazione che ha coinvolto spazi e oggetti e – fortunatamente –  non direttamente persone.

“Fortunatamente tutte le famiglie coinvolte stanno bene – rassicura la Villa – ma hanno visto i loro beni completamente distrutti. Il Rio di Itri, che sono nel tratto finale prende la denominazione di Rio Pontone, di competenza dei 3 comuni  –  Itri, Gaeta e Formia –  deve vedere assolutamente un coinvolgimento deciso di risorse finanziarie da parte sia provinciale che regionale. A mio avviso ciò che si è riuscito a fare nei mesi scorsi su Rio Santa Croce, dove un progetto di messa in sicurezza provinciale ha visto l’avallo bipartisan dei consiglieri regionali, La Penna e Simeone, e quindi ha ottenuto un primo finanziamento di 2.500.000,00 di euro, potrebbe e dovrebbe succedere a Pontone”.

Il Sindaco di Formia ci tiene a sottolineare, insomma, che è necessaria una soluzione definitiva affinchè non si verifichino più “tragedie sfiorate come queste, infatti sostiene: “i tre comuni di Gaeta, Itri e Formia – utilizzando la risorsa ministeriale appena arrivata di 300.000,00 euro – approdassero subito ad un progetto esecutivo-definitivo per poi avere un finanziamento regionale per realizzarlo. Questa è la via più veloce e sicuramente più reale per arrivare ad una soluzione”.

E conclude: “Oggi (ieri ndr) si è sfiorata la tragedia di nuovo, siamo amministratori e non dobbiamo sottrarci dalle responsabilità che abbiamo, pertanto dobbiamo essere aiutati da chiunque rappresenti questo territorio  per arrivare a mettere in sicurezza questo torrente. Concludo con un pensiero rivolto al signor Giuseppe che oggi è stato sfollato da casa, affidato ai nostri servizi sociali trascorrerà alcuni giorni lontano dalla sua abitazione,  nei suoi occhi e nelle sue parole il ricordo di sua moglie che il torrente ha ucciso 8 anni fa. Ora tocca a noi non dimenticarcelo e lavorare in tal senso, a prescindere da tutte le appartenenze, quindi mi rivolgo anche all’Onorevole Trano e mi metto a disposizione”.