Cassino/ “Le ultime lettere degli antropomorfi”, interpretato e scritto da Diego Nota

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Diego nota
Diego Nota

CASSINO – “Le ultime lettere degli antropomorfi” è il titolo della rappresentazione tragicomica scritta ed interpretata da Diego Nota che si terrà domani 14 maggio, alle ore 22 e 30, presso il locale dell’associazione culturale Namastè sito in via Gaetano Di Biasio 11 a Cassino.

Nello spettacolo sono presenti personaggi distratti, arresi, ignoranti, prevaricatori, prostitute, calciatori ecc; tra le parole si aggirano falli, vagine, donne di malaffare e uomini mediocri.
La rappresentazione è composta da quattro atti e le tematiche ruotano intorno al non senso e all’incomunicabilità presente nei dialoghi tra i personaggi. Nell’atto primo ci sono due amanti che parlano ma non riescono ad ascoltarsi e a capirsi. Si genera una dialettica basata sul non senso e sull’incomunicabilità, frutto di uno sfrenato individualismo moderno, sinonimo di egoismo e sfrontatezza. Nel secondo atto due calciatori (un attaccante ed un portiere) stanno per essere i protagonisti dell’ultimo rigore della finale di coppa del mondo. Improvvisamente il portiere si innamora dell’attaccante, mentre quest’ultimo scopre sulla gazzetta dello sport che sua moglie lo tradisce con Emilio Butraquegno (ex attaccante del real madrid). I due personaggi, come nel primo atto, sono caratterizzati dalla difficoltà nell’apprendere i concetti base della comunicazione verbale: ognuno apre e chiude a suo piacimento il filo del discorso, che si perde di continuo. Nel terzo atto due uomini (un politico ed un professore universitario) sono i protagonisti di una lite telefonica. Il telefono amplifica la loro ipocrisia ed il loro ego smisurato: entrambi sono troppo presi dai loro ruoli sociali per essere in grado di ascoltare il reciproco interlocutore. Nel quarto ed ultimo atto sono presenti dieci personaggi caratterizzati dalle loro perversioni sessuali. Una voce narrante ruba per qualche minuto ad ognuno di loro un oggetto necessario perché possano masturbarsi. Inizia una specie di rivolta in cui ciascuno di essi tenta di riappropriarsi dei propri oggetti di piacere. In quest’atto è presente l’incomunicabilità sessuale ed il pregiudizio che ruota intorno alle “perversioni” umane.