Frosinone / Individuato l’autore di una truffa ai danni di una 82enne di Picinisco

Cronaca Frosinone

FROSINONE –  Un 43enne disoccupato, M.G., residente a Napoli è stato raggiunto dai  Carabinieri della Stazione di Picinisco, coadiuvati dalpersonale della Stazione di Napoli Borgoloreto, per dare esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale dell‘obbligo di dimora nel comune di Napoli, con obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria e di permanenza in casa tutti giorni dalle ore 20 alle 7, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cassino per  “truffa aggravata”. L’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine per reati analoghi e in materia di sostanze stupefacenti, dopo un’articolata indagine scaturita da una 82enne residente nel piccolo comune ciociaro è stato riconosciuto come l’autore del reato.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti e la testimonianza raccolta,  lo scorso 15 luglio, la donna è stata contattata telefonicamente da un uomo con inflessione dialettale campana che, simulando la sua qualifica di avvocato le chiedeva di consegnare ad un suo presunto collega o pseudo-militare la somma di 5mila euro necessaria alla liberazione del nipote arrestato e  detenuto presso una caserma dell’Arma dei Carabinieri a seguito di un incidente stradale. I dubbi hanno spinto l’anziana a cercare di contattare preventivamente la figlia, ma il 43enne abilmente è riuscito a contattarla, convincendola a non intervenire nella situazione; poco dopo un uomo si è presentato presso l’abitazione dell’82enne e dichiarando falsamente di essere un appartenente all’Arma dei Carabinieri si è fatto consegnare in un primo momento la somma contante di 1.500 euro, successivamente anche tutti i monili in oro della donna, dichiarando che quanto poco prima consegnato non era stato sufficiente a definire la posizione del nipote, raccogliendo un valore complessivo di circa 2.500 euro;  quindi si è allontanato immediatamente a bordo di una autovettura che aveva parcheggiato poco lontano.

Le immediate indagini da parte dei militari della Stazione di Picinisco, che attraverso la verifica delle immagini registrate sia del sistema di videosorveglianza comunale installato nella contrada San Gennaro di quel centro, nonché quelle dall’impianto privato installato presso l’abitazione della donna, hanno consentito di ricostruire gli eventi e individuare i lineamenti e i tratti somatici del responsabile, che opportunatamente confrontati con quelli dei soggetti già censiti nei database in uso delle Forze di Polizia, hanno consentito di identificare il  43enne.  L’inequivocabile identificazione è avvenuta anche grazie alla collaborazione dei colleghi della Stazione di residenza del malvivente e successivamente confermato dalla lucidità e decisione dell’anziana donna, che lo ha riconsciuto immediatamente senza alcun dubbio.

Peraltro i successivi riscontri hanno consentito di accertare che il giorno immediatamente precedente alla truffa l’uomo, era stato ripreso alla guida della medesima autovettura dai sistemi di videosorveglianza gestiti dalla Polizia Stradale di Cassino, all’altezza del tratto autostradale di Caianello (CE).  Alla luce delle risultanze investigative raccolte nell’ambito dell’attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Cassino, per l’uomo è stato applicato anche il foglio di via obbligatorio, con divieto di ritorno nel comune di Picinisco per anni tre.