Incendiarono le auto della sindaca di Sermoneta e della vice: arrestate 4 persone

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SERMONETA – Nelle prime ore della mattinata i Carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia hanno tratto in arresto, in esecuzione di una Ordinanza di custodia cautelare in carcere 4 persone responsabili dell’incendio delle autovetture di Maria Marcelli, ViceSindaca di Sermoneta (fatti commessi il 7 e 22 febbraio 2020) e di Giuseppina Giovannoli, sindaca del medesimo Comune (fatto commesso il 9 maggio 2020).

I Carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia (LT) hanno sottoposto a misura cautelare per “danneggiamento a seguito di incendio” e “violenza o minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario o ai suoi singoli componenti”:
in carcere:
– Giuseppe GENTILE, 46enne, commerciante e presidente della Pro Loco di Sermoneta (LT);
– Emanuel POLI, 44enne, commerciante di Sermoneta;
– Giovanni BERNARDI, 41enne, pregiudicato di Latina;
agli arresti domiciliari:
– Angela TOTI, 49enne, compagna del POLI.
L’operazione è il risultato di sei mesi di indagini della Stazione di Sermoneta e del Reparto Territoriale di Aprilia, svolte mediante attività tecniche d’intercettazione ed analisi degli impianti di videosorveglianza, che hanno inequivocabilmente documentato come il GENTILE abbia commissionato agli altri correi l’incendio delle autovetture in uso a Maria MARCELLI, vice sindaca di Sermoneta (fatti commessi il 7 e 22 febbraio 2020) e a Giuseppina GIOVANNOLI, sindaca del medesimo comune (fatto commesso il 9 maggio 2020), per indurle a dimettersi dalla loro carica pubblica, ritenendo che le politiche da quelle perseguite ledessero i suoi interessi economici.

Il 9 maggio scorso si era capito subito che l’ incendio che aveva bruciato l’automobile del sindaco di Sermoneta, Giuseppina Giovannoli, e quella di suo fratello era doloso: inequivocabili le tracce di liquido infiammabile rinvenute nelle vicinanze delle due vetture, una Bmw e una Hyundai Tucson. I veicoli erano parcheggiati in via dell’Irto, nella zona di Pontenuovo, posti uno vicino all’altro, sotto una tettoia, all’interno della proprietà in cui si trova l’abitazione di famiglia. La Bmw della Giovannoli da alcuni mesi era stata data in prestito al nipote, figlio appunto del fratello.

Tre mesi prima, a distanza di circa due settimane uno dall’altro, altri due incendi avevano colpito un membro della giunta sermonetana e cioè il vicesindaco, Maria Marcelli, e la sua famiglia: la sera del 7 febbraio la sua automobile e la sera del 22 quella del figlio erano andate a fuoco. Anche in quel caso le vetture erano parcheggiate nei pressi dell’abitazione, ma non vennero trovate tracce di innesco.

Dopo l’ultimo rogo la Giovannoli, comprensibilmente sconcertata, aveva affida a Fb le sue dichiarazioni: «Questa notte la mia auto e quella di un mio familiare sono state danneggiate da un incendio. Io e la mia famiglia confidiamo nelle forze dell’ordine affinché facciano al più presto chiarezza sull’accaduto. Sono incredula, ma nello stesso tempo serena: vado avanti a testa alta e continuerò a svolgere il mio incarico di amministratrice con lo stesso impegno e la determinazione di sempre».