Terracina / Elezioni comunali 2020, Valentino Giuliani: “Questa città ha bisogno di tornare alla normalità” [VIDEO]

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TERRACINA – Sogna un’altra città, una Terracina normale e meno animata da voli pindarici. Valentino Giuliani, capogruppo uscente della Lega, è uno dei sette candidati a sindaco alle elezioni amministrative del 20 e 21 settembre. Dopo un matrimonio non consumato con Fratelli d’Italia (“ma non per colpa nostra”) ha accettato “con molta serenità” la sfida che gli ha prospettato il suo partito e Forza Italia. Contro chi? Tentare di battere il sindaco facente funzione, quella Roberta Tintari, che in cuor suo forse stima, ma rappresenta la continuità amministrativa rispetto all’europarlamentare Nicola Procaccini che Terracina l’ha guidata dal 2011.

Cinquantatre anni, “felicemente scapolo”, dirigente molto apprezzato della società partecipata della Regione “Lazioinnova”, Giuliani la sua campagna elettorale nella stessa sala di un ristorante sul lungomare Circe in cui, prima ancora dell’inizio del lockdown, i vertici provinciali e regionali delle due gambe del centro destra avevano lanciato un appello (a Fratelli d’Italia) per il ricompattamento dello schieramento (che non c’è stato) in prospettiva del voto amministrativo in programma tra meno di venti giorni. Giuliani ha un grande merito: di sapere polemizzare con il sorriso stampato sul volto con un mix di calma olimpica e di autoironia.Il suo privilegiato bersaglio non può non essere l’erede designata di Nicola Procaccini, candidata sì di Fdi ma soprattutto di alcune liste civiche “che guardano a sinistra”.

Nell’intervista video allegata, registrata qualche giorno fa al fianco del deputato europeo della Lega Matteo Adinfolfi, Giuliani è stato subito pugnace contro la sua principale sfidante: “Questa nostra coalizione ha un grande sogno e desiderio – ha subito esordito il candidato dell’asse Lega e Forza Italia – il ritorno alla normalità. Terracina ha dimenticato da anni cosa significhi la quotidianità e affrontare i principali problemi dei cittadini. In questo comune chiedere il rilascio di una semplice carta d’identità necessita di tempi biblici, Terracina è diventata un’enclave triste e abbandonata. Basti ricordare che l’amministrazione uscente non è stata capace di riportare il treno in centro città solo perché sui binari, ai piedi di Monte Cucca, sono rovinati dei sassi. Non si può essere considerati normali se in una zona come Camposoriano devi portare l’acqua con le autobotti. Questa città nei fine settimana è sempre più simile ad un sobborgo di una capitale di un paese sudamericano. E’ ridotta ad un bivacco a cielo aperto”.

L’aspirante sindaco del carroccio e di Fi non immagina una città con “porti e areoporti” ma sia in grado di garantire ai cittadini i servizi essenziali e di base. Guardi, è tutto molto più semplice di quello che sembri o potrebbe apparire”. Giuliani ha due ‘mission’ da perseguire, il turismo di qualità (“i giovani terracinesi giustamente non lo considerano un lavoro stabile ma un mestiere di un paio di mesi durante l’estate”), magari intercettando flussi su scala internazionale, e poi la mobilità: “Ma non la tradizionale giornata della mobilità fine a stessa – puntualizza – ma riportando il treno dentro la città e realizzare un polo dei trasporti degno di questo nome. Devono avere un senso, perché messi in rete, la stazione marittima, la pista ciclabile e gli stessi parcheggi” della cui carenza la città ha sofferto moltissimo durante l’estate contrassegnata dal Covid e dall’emergenza sanitaria ad esso collegato. Giuliani è caustico nell’intervista quando sostiene che a Terracina “gli parcheggi risalgono al mandato di Fabrizio Abbate”, un’altra era glaciale fa. Giuliani sottolinea nella sua proposta programmatica il recupero del controllo del territorio ma, essendo consigliere comunale da 15 anni, dice di conoscere meglio delle sue tasche l’apparato burocratico amministrativo dell’ente: “Si è vero, io sono una persona promiscua, tra l’essere politico ma anche tecnico,in grado di risolvere i problemi della gente,dei miei concittadini”.

Giuliani un altro affondo l’ha rivolto, seppur indirettamente all’ex sindaco e ora parlamentare europeo di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini. “Chi ha governato a lungo questa città non penso che possa essere fiero di aver contribuito a paralizzare la macchina amministrativa del comune. Se dovessi diventare io sindaco, come tutti ci auguriamo, daremo una risposta netta ai cittadini: un ‘sì” o un “no”. Per noi non ci sono e non ci potranno mai essere “ni”. Con la candidatura del funzionario di Lazioinnova, che sarà sostenuta da una civica espressione della società civile terracinese con al suo interno professionisti, imprenditori e sportivi, si giocano molto,in prospettiva del voto amministrativo di Latina del prossimo anno,il duo Durigon-Zicchieri. Il parlamentare europeo Matteo Adinolfi condivide la bontà del programma di Giuliani che strizza un occhio al turismo, alla blue economy ma anche all’agricoltura e sul piano politico fa fatica a non piangere sul latte versato per la mancata alleanza con i ‘cugini’ di Fratelli d’Italia: “Abbiamo provato a perseguire l’unità del centro destra – hanno detto nel corso della conferenza stampa di venerdì mattina – ma qualcuno ha fatto orecchie da mercanti. La Lega aveva l’onere e l’onore di candidare all’elettorato terracinese il candidato migliore che ha un forte imprinting politico. Valentino è la persona più giusta che saprà dialogare con la società civile di cui la stessa Lega è parte integrante.