Personale ridotto, richiesto lo stop degli interventi al Dono Svizzero

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FORMIA – L’iniziativa è clamorosa: il direttore della Uoc di Anestesia e rianimazione del polo ospedaliero sud dell’Asl di Latina, Gennaro Di Fazio, ha proposto ai vertici aziendali di sospendere l’attività chirurgia presso la sua struttura perché al momento ha a disposizione un solo anestesista che, in quanto tale, deve garantire l’attività ordinaria presso altri reparti dello stesso ospedale “Dono Svizzero”.

Di Fazio ha deciso di alzare la voce perché l’organico degli anestesisti in servizio presso il “San Giovanni di Dio” di Fondi” e l'”Alfredo Fiorini” (delle cui divisioni è egli stesso responsabile) è davvero ridotto all’osso. Nonostante l’emergenza sanitaria del Covid in organico ce ne sono complessivamente 22, “quanti ne fa affidamento il solo ospedale “Santa Maria Go-retti” di Latina”.

Una situazione non più tollerabile – ha messo per iscritto il primario e consigliere comunale di Ponza – derivante dai congedi feriali, che erano stati bloccati dall’Asl durante la fase più acuta dell’emergenza del Covid, e dai permessi per malattia che lo stesso dirigente Di Fazio ha dovuto firmare per alcuni anestesisti.

Per il primario, che ha censurato il continuo abuso di interventi chirurgici definiti “urgenti’, questa situazione è figlia, invece, di una carente organizzazione che avrebbe dovuto affrontare l’intera emergenza estiva alla luce di ulteriori sette tagli che nell’ultimo anno hanno depauperato l’organico degli anestesisti tra pensionamenti e trasferimenti.

A polemizzare frontalmente con il primario di anestesia e di rianimazione del Dono Svizzero di Formia è il presidente della commissione regionale sanità Giuseppe Simeone che ha definito la proposta di Di Fazio “inaccettabile ed ingiustificabile”.