Al Teatro Remigio Paone di Formia con la nuova commedia de “Il Setaccio”

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FORMIA – Sabato 21 Marzo 2015 alle ore 18:30 il Teatro Remigio Paone di Formia ospiterà l’associazione Culturale Il Setaccio che metterà in scena la commedia “La Nuova Cantina di Federico” per festeggiare l’arrivo della primavera e su invito dell’Ipab SS Annunziata di Gaeta.

La brillante commedia, scritta e diretta dal professore Antonio Forte, prende il titolo di “La Nuova Cantina di Federico” perché è la replica della piéce originale, scritta dallo stesso professore e già portata in scena dalla compagnia il Setaccio in diverse località del Sud Pontino ma con l’ingresso di nuovi personaggi come il parroco di Maranola Don Baldassarre e la “serva” del feroce brigante L’atto unico, dunque è ambientato a Trivio, in piazza Sant’Andrea, in epoca risorgimentale, ai tempi del Sindaco Carlo Filosa, quando è in atto una diatriba tra i due borghi aurunci di Trivio e In questa cornice si svolgono le vicende di Federico, unico rampollo dell’agiata famiglia Filosa che non ha voluto intraprendere gli studi, per cui il padre (Don Domenico, uomo non privo di segreti) ha aperto una cantina in Piazza sant’Andrea. Questi per poco non rischia l’incesto con Teresa, giovane inserviente della sua cantina. A dare un taglio comico-burlesco all’opera anche le vicissitudini degli altri personaggi: Carmela (una ricca giovane partenopea alla ricerca del giovane che l’ha sedotta e abbandonata), Ntonio (il carbonaro dedito al vino, sempre pronto ad essere riportato sulla retta via da sua moglie e dal suo giovane figlio), i due maranolesi Mattia e sua moglie, Immacolata la madre di Teresa, Giuseppina la zia, Lucia (la giovane figlia non troppo casta di Don Domenico) e ovviamente il Sindaco Don Carlo autore della secessione tra Trivio e Il professore Antonio Forte, quale autore della commedia e direttore artistico della compagnia ringrazia l’Ipab SS Annunziata per l’invito: “esso rappresenta come l’associazione culturale il Setaccio giochi un ruolo non secondario nella promozione del teatro locale quale forma di Anche gli attori, i soci e i collaboratori dell’associazione si uniscono al pensiero del professore e sottolineano: “recitare nei lavori, magistralmente scritti e diretti dal nostro direttore artistico, e collaborarne alla messa in scena ci rende orgogliosi perché ci permette, attraverso il teatro, di mantenere vivo il nostro patrimonio storico e di dimostrare che anche il teatro e la cultura in genere rappresentano un volano per l’economia, utile per superare la crisi che attanaglia la nostra città”.

L’ingresso è gratuito e un invito speciale è rivolto a tutti gli anziani del golfo.

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