Formia / Assistenza domiciliare, Ciaramella replica all’assessore D’Angiò

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FORMIA – “L’Assessore D’Angiò mente o non ha compreso sul serio? I numeri che egli stesso fornisce, più che il suo commento nervoso, dimostrano che gli interrogativi posti sul servizio di assistenza domiciliare erano del tutto fondati.” Non si è fatta attendere la controreplica dell’ex consigliere comunale del Pd Gennaro Ciaramella alle rassicurazioni del neo assessore alle politiche sociali Giovanni D’Angiò che aveva avanzato alcune precisazioni, escludendo ogni “possibile ridimensionamento”, sulla futura gestione del servizio di assistenza domiciliare e della ripartizione del monte orario per ogni Comune del Distretto socio-sanitario Lt5, tra cui quello di Formia.

L’assessore D’Angiò, assessore ai servizi sociali anche nella passata consiliatura nella cui maggioranza il consigliere Ciaramella faceva parte, ha fornito una lettera ufficiale arrivata lunedì al comune di Formia con il computo effettivo reale dall’Ufficio di Piano dal Comune di Gaeta in base al quale “le ore assegnate al nostro ente sono 617, con decorrenza dal 1 maggio 2019″. Ciaramella attacca ora frontalmente e personalmente D’Angiò che ha accusato di essere “schiavo di logiche personali e campanilistiche” e di “non confrontarsi e raccordarsi con alti esponenti del suo Partito presenti nel Comitato dei Sindaci”. E gli invia questo siluro terra-aria: “D’Angiò, che rappresenta (male) pro-tempore la città di Formia, non può pensare che le opposizioni facciano finta di niente quando un amministratore vota un documento che non legge. O peggio, fa una proposta fortemente penalizzante un servizio della propria città. Perché si, in questo caso, parliamo proprio di un fatto penalizzante per Formia e che i rappresentanti degli altri Comuni hanno votato di buon grado. Come l’amico Francesco Carta, a cui fa riferimento D’Angiò, il quale dimentica che nella conferenza dei Sindaci, Francesco, rappresenta il Comune di Ventotene (in quanto assessore dello stesso) e non Formia.”

Un altro argomento di scontro tra l’assessore D’Angiò e Ciaramella è anche il nuovo strumento, il consorzio, che per la gestione del welfare e delle politiche sociali sul territorio del Golfo dovrebbe superare l’attuale distretto Lt/5. Proprio in questi giorni è stata inviata alla Regione Lazio , dopo essere ratificata nei consigli comunali dei nove Comuni, la nuova Convenzione firmata da tutti i Sindaci che ci permetterà di arrivare a costituire il Consorzio. D’Angiò crede, considerandola fondamentale”, nella necessità di “avere un’ottica comprensoriale” delle politiche sociali ma l’ex consigliere Ciaramella condivide questa soluzione ma…”Sia chiaro, nessuno è contro una visione comprensoriale e solidale nei comuni del Golfo. Questa deve e può avvenire – rincara la dose l’esponente Dem – a patto però che i servizi vengano erogati e gestiti allo stesso modo in tutti i Comuni. Nel caso specifico, non sono contrario ad un’erogazione dei servizi in base al fabbisogno reale; è necessario, però, che criteri e parametri siano uguali in ogni Comune. Solo così sarà possibile capire il “reale fabbisogno” delle nostre comunità e organizzare i servizi.”

E ancora Ciaramella: “È sbagliato pretendere che un assessore ai Servizi Sociali comprenda un principio così basilare? È sbagliato pretendere che un Assessore, prima di votare qualcosa, studi ciò che va a discutere? Come ha riportato D’Angiò, Formia disporrà di 617 ore invece che di 786 previste da capitolato – conferma Ciaramella – È un fatto, non un’opinione, come è un fatto che D’Angiò ha votato a favore dei nuovi criteri che, in futuro, saranno ancora più penalizzanti per Formia. Scelga lui se ha agito contro l’interesse di Formia o semplicemente, come credo, si è presentato in Conferenza dei Sindaci completamente impreparato. In ogni caso, cambia poco”. L’assessore Giovanni D’Angiò non vuole passare “per un assessore distratto” o non in grado di “non rappresentare la propria comunità di fronte a visioni puramente campanilistiche”. L’assessore alle politiche sociali respinge al mittente l’accusa di “dare i numeri” per la definizione del monte orario attribuito al comune di Formia per la gestione del servizio dell’assistenza domiciliare e, invitando l’ex consigliere Ciaramella, a “leggersi i verbali nel giusto modo e a sentire meno il richiamo delle sirene quando si prevede il mare in tempesta”, l’esponete del Pd aggira l’ostacolo e invia un appello al sindaco Paola Villa “affinché la città di Formia venga degnamente rappresentata nelle prossime Conferenze dei Sindaci. Le battaglie si vincono e si perdono, a volte è anche inevitabile cedere qualcosa. Ma prima di farlo, è importante comprendere quello che si va a fare e votare”.

Saverio Forte