Elezioni comunali a Spigno Saturnia, sfida a due tra Salvatore Vento e Sergio Corelli

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SPIGNO SATURNIA – Un chirurgo pronto a tentare una terapia per guarire i tanti mali di cui soffre da anni Spigno Saturnia. Ha 52 anni, è sposato ed è padre di due bambini il dottor Sergio Corelli, il medico in servizio presso l’ospedale “Alfredo Fiorini” che il 26 maggio cercherà alle elezioni amministrative – le uniche in programma nel sud-pontino – di diventare, dopo un anno di difficile e complicato commissariamento, il nuovo sindaco del centro aurunco. Il via libera alla sfida elettorale del coordinatore comunale del Partito Democratico è avvenuta l’altra sera dalla sua coalizione che costituisce apparentemente un grande sforzo politico-amministrativo ed elettorale per tentare di mettere all’angolo il sindaco uscente di Spigno Saturnia, Salvatore Vento in campagna elettorale dal 25 giugno 2018 quando pezzi importanti della sua vivace maggioranza consiliare posero fine, con un anno di anticipo, al suo mandato.

Sergio Corelli

“Il mio primo obiettivo? Tentare di contribuire a riappacificare la mia comunità che non ne più della stagione della contrapposizione a tutti i costi e, lo dico, anche dell’odio. I problemi sul tappeto sono tanti e tali e meritano risposte molto responsabili”. La coalizione che sosterrà Corelli sarà formata dal suo partito, che potrebbe candidare al consiglio comunale l’uscente Giulio Simeone ma anche Natalia Simeone, Forza Italia (il trio cui cui puntano gli azzurri è formato da Marco e Raffaele Vento e Massimo Costanzo), Energie per L’italia dell’ex candidato presidente alla Regione Stefano Parisi (in lizza potrebbe esserci posto per l’ex consigliere Matteo Mastantuono) e, per certi versi, anche la Lega anche se il carroccio non è ancora ufficialmente comparso nell’agone politico amministrativo di Spigno Saturnia. E – se dovesse essere confermate talune indiscrezioni – il partito di Salvini potrebbe proporre, con la formula dell’indipendenza, il potente ex vice-sindaco ed assessore ai lavori Rodolfo Di Somma, l’ex “vice” di Salvatore Vento che il 25 giugno 2018 – il giorno dopo la festività patronale di San Giovanni – ha deciso di staccare la luce e di mandare agli archivi la prima esperienza amministrativa di Salvatore Vento. Corelli quando fu eletto segretario del Pd nel 2014 aveva detto di essere pronto “a riportare la politica ad essere un volano culturale ed affrontare, con esperti di problemi sociali, politici, economici, le varie questioni. Voglio essere alla testa di una generazione pronta a riprendersi la propria dignità. Intendiamo riconquistare la fiducia della popolazione e in particolare dei giovani. Vogliamo veramente essere al loro fianco. Non so se ci riusciremo, ma siamo intenzionati a provarci. Comunque siamo a disposizione della popolazione di Spigno”.

Salvatore Vento

Salvatore Vento – come detto – sarà della partita “per recuperare il tempo perduto” e poi perché le richieste pervenutegli negli ultimi mesi dall’ex maggioranza che gli è rimasta fedele (i consiglieri Giuseppe Karim Tucciarone, Salvatore Cocomello, Salvatore Palazzo e Vanni Vento) sono state tante e tali alle quali “non ho potuto di dire di no. Mi ricandiderò perché è nostra intenzione – ha precisato Vento – continuare quella buona azione amministrativa che meritava nel corso dell’’ultimo anno di mandato di essere concretizzata con il conseguimento di tanti e importanti risultati, soprattutto nel settore delle Opere pubbliche e di un miglioramento del sistema-paese”. Salvatore Vento è ancora molto attento ad evitare di polemizzare con chi, all’indomani della festività patronale di un anno fa, firmando le rispettive ed irrevocabili dimissioni hanno posto fine con un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale al suo primo mandato amministrativo. A staccare la spina alla sua Giunta furono cinque consiglieri di minoranza – Raffaele e Marco Vento, Massimo Costanzo, Giulio Simeone e Matteo Mastantuono – e, soprattutto, il suo ex vice-sindaco Rodolfo Somma che alle amministrative del 2014 fu uno dei suoi principali sponsor al punto che, dopo le dimissioni dell’assessore Marco Vento, gli conferì nel 2015 proprio le deleghe ai Lavori Pubblici e al patrimonio: “Il sindaco di Spigno Saturnia negli ultimi mesi ha peccato di un inutile protagonismo – aveva scritto Somma nel giugno 2018 – Abbiamo dovuto evidenziare una mancata collegialità nell’adozione delle principali scelte amministrative, abbiamo atteso tanto per un cambio di rotta dopodichè abbiamo rotto gli indugi”. L’ex vice-sindaco Somma non volle illustrare le “tante situazioni” che avrebbero fatto tracimare il vaso nei rapporti con l’ex sindaco Vento – “ci vorrebbe molto tempo”, chiosò – ma un’ultima goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso nei rapporti, già difficili tra i due, sarebbe stata rappresentata dalla decisione dell’ex primo cittadino aurunco, proveniente dall’ex Udc, di candidarsi alle regionali del 4 marzo 2018 alle regionali in una delle liste civiche di sostegno alla ricandidatura del presidente Nicola Zingaretti.”

Intanto il comune di Spigno Saturnia è commissariato dagli inizi di luglio 2018 dal capogabinetto della Prefettura di Latina Monica Perna. L’ex sindaco Salvatore Vento considera una “grande difficoltà”, per chiunque vincerà le prossime amministrative, “rimettere in moto il comune di Spigno Saturnia dopo quasi un anno di commissariamento”. Ma per farsi forza e coraggio rispolvera, mostrandolo, un messaggio che una collega sindaca gli invio nel pomeriggio del 25 giugno 2018 dopo le dimissioni della metà più uno dei consiglieri comunali di Spigno: “Salvatore, la sfiducia con le firme evidenzia oltre un’incapacità di confronto anche duro,solo debolezza. Non arrenderti, si tratta solo di un passo indietro per compiere una nuova rincorsa. Un abbraccio…”

Saverio Forte