Formia / Retini in mare, il Comune si costituisce parte civile

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FORMIA – La sollecitazione era arrivata dal capogruppo del Partito democratico Claudio Marciano all’indomani, un mese fa, della conclusione delle indagini preliminari da parte del capo della Procura della Repubblica di Cassino Luciano D’Emmanuele e del sostituto procuratore Emanuele De Franco. Il comune di Formia con una delibera di Giunta ha deciso di costituirsi parte civile, già in sede di udienza preliminare davanti il Gup del Tribunale di Cassino, nei confronti dei 18 indagati – per lo più titolari delle concessioni della Regione e i loro capibarca – accusati di inquinamento ambientale e di smaltimento illecito dei famosi retini di plastica con cui vengono allevate e prodotte le cozze nel tratto di mare tra Formia e Gaeta.

La sindaca Paola Villa già all’indomani della conferenza stampa di presentazione dell’operazione “Retini alla deriva” da parte dei Pm inquirenti aveva annunciato che avrebbe chiesto un parere un’avvocatura comunale. E così è stato. Il parere è arrivato, è favorevole alla costituzione in giudizio ed è stato rilasciato dal dirigente Domenico Di Russo, lo stesso che rappresenterà il comune in questo probabile giudizio. L’ente ha deciso di costituirsi parte civile perché – a suo dire – le ipotesi di reato contestate dalla Procura, se accertate, dimostrerebbero, “l’avvenuta significativa compromissione di un ampio specchio acqueo del Golfo di Gaeta che la Regione nel 2010 ha definito area sensibile di rilevanza comunitaria, con grave danno all’ambiente, al territorio ed all’intera collettività formiana.

La costituzione di parte civile ha un obiettivo: chiedere i danni, in caso di condanna da parte degli indagati, subiti dal comune di Formia per la mancata tutela degli interessi collettivi riferiti al suo ambiente, al suo territorio, alle sue attività socio-economiche ed alla sua immagine complessivamente intesa. La Giunta ha deciso di inviare questa costituzione di parte civile agli altri comuni del sud-pontino, alla Regione Lazio ed alla Provincia di Latina per chiedere di fare altrettanto. La sindaca Villa ha invitato lo stesso comune di Gaeta – sede di molte delle società finite sott’inchiesta – a chiedere i danni per i tanti e gravi danni ambientali subiti. Il collega Cosmo Mitrano a stretto giro di posta ha fatto sapere che la costituzione di parte civile è ancora prematura: non c’è stato alcun rinvio a giudizio e tantomeno la data d’inizio del processo in Tribunale…