Fondi / L’Hospice “Villa Azzurra” di Terracina festeggia i 10 anni [VIDEO]

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FONDI – Un arricchimento culturale tra tanta commozione e molti argomenti di riflessione sul ruolo della malattia e sull’importanza della vita, sia per i credenti che per chi una fede non ce l’ha. Non ha tradito le attese il bellissimo e profondo di momento di confronto che, presso un gremito e sempre accogliente auditorium della direzione generale della Banca Popolare di Fondi, ha celebrato – ma senza forme di autoesaltazione – i primi e apprezzati dieci anni di attività dell’Hospice “Villa Azzurra” di Terracina. “10 anni di Hospice: la nostra storia, le vostre storie” è stato, questo, non a caso il titolo dell’evento che si è rivelato un ghiotto ed unico momento di riflessione ma anche di festa da parte di una struttura che, grazie ad una consolidata ed imprescindibile governance proiettata a far affermare il principio del gioco di squadra, da dieci anni opera su un vasto comprensorio, da San Felice Circeo sino a Castelforte e Santi Cosma e Damiano per prestare la delicata assistenza specialistica delle cure palliative a circa 500 ammalati terminali di tumore assicurando alle relative famiglie il necessario e doveroso conforto umano e professionale.

La tavola rotonda doveva avere una inderogabile e forte valenza medico-scientifica ma anche sociale e, grazie all’ottimo lavoro preparativo del responsabile medico dell’hospice di Terracina, la dottoressa Concetta Di Fonzo, ha “raccontato” una storia ma anche tante singole storie tracciando l’evoluzione delle cure palliative sul territorio, la loro attualità ed importanza ma anche le loro prospettive future alla luce della nascita degli Hospice e di una integrazione, in corso, con la rete della terapia del dolore dell’Asl pontina. Ad introdurre i lavori sono stati Luca Grossi, direttore gestionale, e la stessa dottoressa Concetta Di Fonzo, la responsabile medico dell’Hospice “Villa Azzurra” che può essere considerata una pionera dell’introduzione in provincia di Latina delle cure palliative per i pazienti colpiti da forme tumorali. Lo è stata dal 2009 quando ha deciso di lasciare l’attività di oncologa, che aveva svolto in occasione dell’iniziale esperienza professionale presso l’Hospice Villa Silvana di Aprilia, per guidare la nascente struttura di Terracina, un autentico punto di riferimento per tanti pazienti ammalati di cancro residenti nei centri del sud-pontino.

Nella sua presentazione la dottoressa Di Fonzo non ha voluto proporre numeri e dati ma “dieci parole” che ben hanno sintetizzato la sua attività medica nei confronti di coloro che sanno, un giorno, di lasciare questo mondo. L’Unità di Cure Palliative Hospice “Villa Azzurra è un punto di riferimento del gruppo Korian – una multinazionale leader in diversi paesi Europei (Francia, Germania, Belgio, Italia e Spagna) nei servizi rivolti alle persone anziane e da 10 anni, per l’appunto, accoglie e si prende cura (unitamente ad altre tre hospice operanti sul territorio pontino) , con ricoveri domiciliari e residenziali completamente a carico del Sistema Sanitario Regionale, delle persone con gravi patologie oncologiche e non, in condizione di terminalità di malattia che hanno diritto, secondo la legge 38/2010, a ricevere le cure palliative. Il loro scopo è – hanno detto l’amministratore delegato di Korian Andrea Mecenero ed il direttore medico dello stesso gruppo Alader Ianes – garantire la miglior qualità di vita possibile ai pazienti, attraverso il controllo del dolore e di altri sintomi, la gestione degli aspetti psicologici, sociali e spirituali, con un’assistenza altamente qualificata e personalizzata che si prende cura non solo della persona malata ma anche della famiglia di appartenenza.

Il vice direttore generale della Banca Popolare di Fondi, Giuseppe Sellan, si è detto entusiasta di aver ospitato questa iniziativa che suggella l’apertura della prestigiosa realtà creditizia nei confronti del suo territorio, delle sue peculiarità umane, imprenditoriali ed associative. Che vadano moltiplicati gli sforzi per migliorare l’integrazione e la collaborazione tra la sanità pubblica (Asl), le sue articolazioni sul territorio (Distretti e ospedali) e le strutture private riconosciute ed accreditate l’hanno ribadito nei loro interventi, in rappresentanza del direttore generale aziendale Giorgio Casati, il dottor Loreto Bevilacqua (direttore del dipartimento “Assistenza primaria” dell’Asl di Latina), Giuseppe Ciarlo (direttore responsabile del distretto 4), la vice direttrice dell’ordine professionale dei medici di Latina Rita Salvatori, la presidente dell’ordine provinciale delle professioni infermieristiche di Latina Annunziata Picarro, il sindaco del Comune di Terracina (che ha patrocinato l’evento insieme all’Asl) Nicola Procaccini ed il vice sindaco del Comune di Fondi Beniamino Maschietto.

Un confronto vero e proprio sul tema “Hospice ieri, oggi e domani: una storia fatte di storie” che non poteva non essere inaugurato dal “papà” delle hospice in provincia di Latina, quel Belardino Rossi che, attuale Presidente del Coordinamento della Rete di Cure Palliative ma in passato come Coordinatore dei Distretti e direttore del distretto di Aprilia, ha elaborato il protocollo d’intesa tra Asl e Hospice privati accreditati per la Cure Palliative sul territorio coordinando Hospice Distretto Ospedale. Che serva ora migliorare e qualificare questa intesa l’hanno ribadito nei loro interventi Maria Antonietta De Meo, oncologa, anestesista, palliativista, terapista antalgica del Distretto Formia/Gaeta, da anni specialista delle terapie antalgiche delle cure palliative sul territorio e dal 1 gennaio 2019 direttore della UOSD di terapia del dolore e cure palliative, i medici di medicina generale Antonio Monti e Ubaldo Testa, i dirigenti dei reparti di medicina generale e di oncologia dell’ospedale Dono Svizzero di Formia Serenella Dalmaso e Francesca Cardillo, dei coordinatori infermieristici dell’hospice Villa Azzurra Simona Tonzi e Onorato Di Manno, la dirigente della farmacia dell’ospedale “Fiorini” di Terracina Patrizia Zaccari e la vice Presidente dell’Associazione “Le Ali di Azzurra” Filomena Palmieri. Commovente l’intervento, in conclusione, di don Giuseppe Marzano (il sacerdote del Salto di Fondi che, parlando del rapporto irrisolto tra malattia e fede, ha raccontato della sua esperienza umana e familiare con l’hospice dopo la malattia che aveva colpito sua nonna) e di Tommaso Russo di Monte San Biagio che ha analizzato il ruolo che, suo malgrado, ha dovuto compiere, quello di “care-giver”, del familiare che si prende cura di un affetto colpito dalla malattia (la moglie scomparsa a gennaio per un tumore al seno), che deve essere aiutato, un giorno non molto lontano, addio. Questo compleanno dell’hospice “Villa Azzurra”, come tutte le sue feste che si rispettano, non poteva non concludersi in musica prima dell’immancabile foto di gruppo. E le lacrime hanno bagnato i volti di tanto quando Marta Mastracco, in ricordo di un parente appena deceduto, ha interpretato “Che sia Benedetta” di Fiorella Mannoia. Perché… “per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta / Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta / Siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta / Tenersela stretta”

INTERVISTA Video Concetta Di Fonzo, responsabile medico Hospice Korian “Villa Azzurra”

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