Schiuma nella Valle del Sacco, torna la paura per il fiume Garigliano

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SUD LAZIO – Si è verificato di nuovo nei giorni scorsi il fenomeno della schiuma bianca nelle acque del fiume Sacco, in provincia di Frosinone. Numerose sono state le segnalazioni dei cittadini residenti nell’area della Valle del Sacco. Sono stati effettuati, come già nei mesi scorsi, campionamenti in diversi punti.

Un problema che riguarda in qualche maniera anche il fiume Garigliano, che divide le regioni Lazio e Campania e le province di Latina e Caserta. Infatti, il Sacco è un affluente del Liri che a sua volta si congiunge con il Gari, in località giunture di Sant’Apollinare, per continuare il suo percorso fino al Mar Tirreno, con il nome di Garigliano, interessando così le province di Frosinone, Latina e Caserta.

Già lo scorso mese di dicembre, dopo l’ennesima formazione di manto schiumoso sulla superficie del fiume, scattò un blitz della Guardia Costiera di Gaeta che effettuò una risalita fluviale, dal mare (in particolare dalla foce del Garigliano ricadente nel territorio comunale di Minturno e Sessa Aurunca) fino alle aree industriali di Ferentino, Frosinone e Ceccano con l’obiettivo di campionare la schiuma e individuare la fonte inquinante e le responsabilità.