Formia / Parcheggio multipiano, l’imprenditore Pierantonio Palluzzi: “Presto sarà operativo” (video)

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FORMIA – La convinzione è nobile: il parcheggio multipiano “Aldo Moro” in piazzale delle poste a Formia diventi concretamente uno strumento a disposizione della città per uscire dalle sacche mobili della crisi economica e sociale. Si cambia finalmente registro nella gestione della struttura realizzata dalla fallita Formia servizi ed il patron della società acquirente, la “Edificanda srl” di Priverno, ha voluto illustrare gli obiettivi della decisione, “davvero coraggiosa”, che l’hanno spinto a partecipare e ad aggiudicarsi il 20 dicembre scorso, davanti il Tribunale di Latina, l’asta fallimentare per acquisire il piano terra del multipiano delle Poste. Pierantonio Palluzzi è giunto a Formia nella duplice veste di apprezzato presidente provinciale dell’Ance, l’associazione dei costruttori aderenti a Confindustria, e ha annunciato che, dopo aver saldato la quota rimanente degli 837mila euro con cui si è aggiudicata l’asta, renderà operativo il parcheggio con i suoi 84 posti auto.

Solo dopo aver risolto alcuni aspetti burocratici, eliminato non poche criticità funzionali e automizzata l’area. Il presidente Palluzzi in un’intervista video ha rivelato di aver incontrato “com’è giusto che fosse” il sindaco di Formia Paola Villa ma non ha deciso se parteciperà alla testa della sua società – creata nel 2013 e ora impegnata ad ultimare il nuovo ospedale di Fidenza, in provincia di Parma – alla successiva asta che il giudice fallimentare Linda Vaccarella per l’aggiudicazione dei rimanenti 110 lotti con cui è stato suddiviso il piazzale di piazzale delle poste. “Di certo ora ho in tasca 837mila euro in meno – ha scherzato il privernate Palluzzi – e dobbiamo decidere con la mia famiglia il da farsi anche perché l’impegno economico non è trascurabile”.

Ma quando – gli chiede il cronista – il costruttore di Priverno ha deciso di “scommettere” sulla più grande opera pubblica realizzata a Formia nel dopo-guerra? E c’è stato qualcuno che l’ha motivato a farlo? Palluzzi ammette che l’idea di partecipare all’asta l’ha maturata quasi per caso lo scorso ottobre quando venne invitato dal neo assessore all’urbanistica del comune di Formia, Paolo Mazza, a partecipare, in qualità di presidente provinciale dei costruttori, ad un interessante convegno sulla Rigenerazione urbana: “Fu colpito da questa grande terrazza che sovrasta la struttura. Sapevo delle sue traversie, mi resi conto che era una scatola vuota ma, poi, mi chiesi: perché tanta attenzione dei media su un parcheggio come tanti? Ora ho capito tante: questo multipiano avrebbe dovuto rappresentare qualcosa per Formia, spero di essere ancora in tempo, anche in qualità di un soggetto privato che manda a casa ogni mese 45 stipendi e ne permette di pagarne con l’indotto altri 150, per recuperare il tempo perduto”.

Palluzzi ha voluto rispondere anche ad alcune illazioni, veicolate dalla rete, sul fatto che abbia deciso di partecipare all’asta dopo aver partecipato ad un convegno organizzato dal comune sull’istituto normativo della Rigenerazione urbana così come non ha considerato un “problema” la circostanza che gli eventuali aggiudicatari delle prossime aste fallimentari per l’aggiudicazione dei 110 lotti del multipiano saranno costretti a beneficiare di una servitù nel piano terra della struttura già venduta: “Basterà un regolamento condominiale, tutto qui. Serve soltanto che la gestione della struttura sia la migliore possibile”.

INTERVISTA Pierantonio Palluzzi, presidente provinciale Latina Ance

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Dalla sosta alla grande viabilità e alla crisi dell’edilizia. Il presidente provinciale dell’Ance nella sua conferenza stampa ha lanciato un nuovo pressante monito alla politica per superare l’empasse in cui è piombato il territorio pontino ma l’intero Basso Lazio per quanto riguarda l’aspetto infrastrutturale e viario e l’intera crisi in cui è piombato il settore delle costruzioni: “Dispiace rimarcare che se chiude una fabbrica con 150 posti di lavoro in una fabbrica si muovono tanti ministri. Se si perdono 600mila euro nessuno ha mosso un dito”, ha concluso Palluzzi.
Saverio Forte

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