Formia / Aumenti Irpef e Tari, il meetup 5 Stelle critica le scelte dell’amministrazione comunale

Formia Politica

FORMIA – “Tassa di soggiorno, aumento dell’Irpef comunale al massimo consentito, crescita della Tari del 4,5%, adesso ci aspettiamo che il Comune di Formia, dopo aver tartassato così intensamente, accresca i servizi a favore di tutta la cittadinanza. Se invece la situazione resterà quella triste che conosciamo oggi, qualcuno farebbe bene a trarne le dovute conseguenze”. Lo dichiarano gli attivisti del meetup Formia 5 Stelle che, dai giornali e dall’albo pretorio del Comune, stanno venendo a conoscenza dei provvedimenti della Giunta.

Angela Puzone

“Non siamo a prescindere contro gli aumenti delle imposte – spiega la neo organizer Angela Puzone -, ma a queste devono corrispondere delle prestazioni alla popolazione: servizi sociali efficienti con un occhio di riguardo verso le esigenze di chi soffre di disabilità, trasporto urbano coordinato, accessibile e intermodale, strade senza buche, illuminazione nelle ore notturne in centro ma anche nelle periferie più isolate, un servizio di raccolta rifiuti preciso e puntuale e che guardi al futuro puntando ad anticipare la prossima tariffazione puntuale. Gli attivisti del meetup di Formia fino a oggi sono stati molto pazienti e, come tutta la cittadinanza, pieni di aspettative verso l’Amministrazione, anche considerato come molti dei neo consiglieri fossero alla prima esperienza. Non di meno, volendo esercitare un paragone con il Governo nazionale, anch’esso di neofiti, la differenza nell’azione è piuttosto evidente: mentre al Governo si prendono decisioni coraggiose, in questi mesi Formia ha vissuto di pochi spot propagandistici, schiacciata dai Comuni limitrofi a cui è pressoché assoggettata nelle decisioni più strategiche. Peggio ancora: senza aver mai lanciato una proposta condivisibile.

Eppure tanto si potrebbe fare – sottolinea l’organizer di Formia 5 Stelle-: a cominciare dal liberare il Golfo dagli impianti di itticoltura, una battaglia della filosofica sinistra locale, ora organica alla Giunta, che ciclicamente viene tirata fuori senza più convinzione quando si avvicina un appuntamento elettorale. O il dare attuazione a un piano del traffico fatto di sensi unici, meno traffico e smog ma che è tanto inviso da un centrodestra caciarone e inconcludente. Allo stato anche una pista ciclabile del golfo resta un sogno e, contemporaneamente, la città vivacchia in Acqualatina in attesa del prossimo fenomeno di torbidità, perde il Centro per l’impiego e il ruolo di ente capofila nel distretto socio sanitario.

Solo una cosa vediamo crescere a Formia: il numero di negozi che aprono e chiudono veloci come il battere degli occhi, sintomo probabile di un riciclaggio sempre più spinto da parte delle organizzazioni criminali che agiscono sul territorio impaurito quando non indifferente o, ahinoi, complice. Non un caso che ai primi di dicembre anche l’Antimafia sia entrata in Comune”. “Temiamo che il progetto di città sia mantenere un mortifero status quo – termina il meetup Formia 5 Stelle -, e se qualcosa cambierà, cominciamo a credere che questo non sarà per merito di chi è nella Casa Comunale”.