Gaeta / Riassunzione del dirigente Buttaro: Mitrano e la giunta 2012 rinviati a giudizio

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GAETA – Quella riassunzione non andava fatta. Per averlo fatto la Giunta municipale appena insediata al comune di Gaeta nell’estate 2012 deve restituire all’erario 213,648 mila euro, più 85 centesimi. Ad avanzare questa pesantissima richiesta a nome della Procura regionale della Corte dei Conti è stata la vice procuratrice generale Rosa Francavaglia che, attraverso la posta elettronica certificata o gli agenti della Guardia di Finanza della Compagnia di Fondi, ha notificato nelle ultime ore un atto di citazione a giudizio – il processo prenderà il via il prossimo 21 maggio – nei confronti del sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano, della Giunta che adottò la delibera numero 300 il 28 novembre 2012 (gli assessori Sabina Mitrano, Christian Leccese, Pasqualino De Simone, Alessandro Vona e Luigi Di Biagio) e del segretario generale, Celestina Labbadia, che espresse parere favorevole per la reintegra di uno degli storici, noti e discussi dirigenti comunali, Antonio Buttaro.

La magistratura contabile ipotizza per le casse del comune di Gaeta un danno erariale di 213 mila euro per una riabilitazione che la Giunta Mitrano, appena nominata dopo il vittorioso voto amministrativo, non avrebbe potuto e dovuto deliberare alla fine di novembre di sette anni fa. Buttaro era stato sospeso in via cautelativa nell’agosto 2009 dall’allora sindaco di Gaeta Antonio Raimondi per un procedimento penale in cui era stato coinvolto: la violazione della legge 689/81 – sanzioni Amministrative – per sanzioni comminate ad aziende commerciali (bar/ristoranti), non introitate dal medesimo dirigente con conseguente danno erariale. In effetti Buttaro fu riassunto il 6 dicembre 2012 su richiesta nel sindaco di Gaeta e ottenne, sulla scorta di un parere telegrafico di un legale esterno nominato dal comune, le responsabilità di vice segretario generale e di responsabile del settore entrate. Buttaro ebbe la ghiotta possibilità di compensare parte del danno erariale prodotto con gli stipendi non erogati nel periodo di sospensione a cui si aggiunse successivamente una lunga rateizzazione. L’ex sindaco di Gaeta Raimondi, firmatario di un esposto in qualità di capogruppo del movimento Progressista, fu indagato anch’egli dalla Corte dei Conti ma ottenne un proscioglimento nell’immediata vigilia dell’ultimo voto amministrativo.

La Procura regionale dei Conti ha fatto già due… conti: in caso di condanna a pagare il 51% del presunto danno erariale sarà il sindaco Mitrano (123.916 euro) mentre il resto della Giunta e la dottoressa Labbadia – ora in servizio a Pescara – possono tirare un sospiro di sollievo: dovranno eventualmente restiuire ciascuno il 7% del dovuto e, più precisamente, 14.955 euro a testa.

Questa vicenda sembrava essere finita nell’oblio e a sollevarla fu esattammente un anno fa il consigliere comunale di opposizione Emiliano Scinicariello della lista “Una nuova stagione”. In consiglio comunale l’esponente di centrosinistra provò a proporre una mozione in cui dava mandato alla Giunta e alla ripartizione finanziaria del comune di Gaeta di individuare nelle pieghe del bilancio di previsione 2018, 549.140,16 euro, il reale danno erariale confermato dalla Corte dei conti, Sezione Giurisdizionale del Lazio, del 9 giugno scorso con la sentenza numero 138 del 2017. L’allora segretario comunale bocciò l’istanza di Scinicariello con una mezza verità:…. “allo stato attuale risulta ancora in corso presso la corte dei conti un’attività ispettiva nel merito della questione, solo all’esito della quale potranno essere effettuate conseguenti valutazioni”. E invece, arrivò contestualmente la stessa citazione di messa in mora della Corte dei conti che fece le pulci nelle tasche di coloro che approvarono la delibera di Giunta numero 300 del 28 novembre di sei anni fa che, a sua volta, revocava quella di sospensione di Buttaro dal servizio del 10 agosto 2009: appunto il sindaco Mitrano e gli assessori Cristian Leccese, Alessandro Vona, Antonio di Biagio, Sabina Mitrano e Pasquale De Simone, ora difesi, tra gli altri, dagli avvocati Giuseppe Gallinaro per il sindaco di Gaeta, Giuseppe Matarazzo (l’assessore De Simone), Lino Magliuzzi (Sabina Mitrano) e la segretaria Labbadia (l’avvocato Roberto Colaprete del foro di Pescara).

Intanto è tutto pronto per l’avvio di un processo penale con l’ipotesi di diffamazione che vedrà alla sbarra giovedì, davanti il Tribunale di Latina, l’ex sindaco di Gaeta Raimondi. In un articolo pubblicato su un blog definì l’ex dirigente Buttaro “Una garanzia di illegalità”. La Giunta – relativamente all’ultima citazione formalizzata dalla Procura regionale della Corte dei Conti – diede mandato al sindaco Mitrano di emettere un decreto per la riassunzione di Buttaro, al quale gli vennero restituiti parte di emolumenti trattenuti ed accantonati dal 2009 nelle more della definizione del procedimento penale citato e omise, invece, di menzionare le intervenute sentenze di danno erariale numero 417 e 747 che condannavano Buttaro e invitavano il comune a recuperare forzatamente diversi crediti: 143mila euro composti dai 75mila euro generati dal famigerato “Progetto Musica” e 55mila euro dal fondo comunale per l’emergenza. In effetti il rapporto tra il dottor Buttaro ed il futuro sindaco di Gaeta è sempre stato stretto, a quattro mandate. Era il 28 gennaio di 19 anni anni fa e Buttaro con una determina dirigenziale si mise alla guida di una commissione selezionatrice per lo svolgimento di un concorso interno per titoli ed esami ad un posto di “Istruttore Direttivo Amministrativo” per il Comune di Gaeta.

Mitrano venne ammesso e meritatamente fu il vincitore. E a sentenziarlo fu sempre il potente dirigente dell’allora ufficio personale con la determina numero 209/5 del 23 giugno 2001. La carriera dirigenziale di Mitrano ebbe la definitiva consacrazione nel 2005 quando Buttaro era componente della commissione selezionatrice per lo svolgimento del concorso per dirigente della ripartizione servizi alla persona e finanze del comune di Fondi. Chi presiedeva quella commissione? L’avvocato Celestina Labbadia, poi assunta nella veste di segretaria generale al comune di Gaeta. Il mondo è molto più piccolo di quanto si crede…

Saverio Forte