Formia / Commemorazione di Michele Forte: in tanti a ricordare il Senatore (video)

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FORMIA – Un territorio stanco di essere periferia, i cittadini e i loro problemi, vecchi e nuovi. E poi il ruolo della politica, quella che favorisce il confronto e la mediazione tra differenti posizioni partitiche e ideologiche e ai diversi livelli, per tentare naturalmente di risolverli. Questi concetti sono stati sottolineati a più riprese e hanno rappresentato l’elemento comune denominatore della cerimonia organizzata per tracciare un bilancio (con l’intento di evitare di fare ricorso a revance nostalgiche) sulla figura e sul ruolo svolti in oltre 40 anni di attività politica spesi generosamente a favore di Formia e dell’intera provincia di Latina da parte del compianto Senatore e più volte sindaco della città Michele Forte.

Aldo Forte

Ora l’esponente politico dà il nome ad un’associazione culturale fortemente voluta dalla sua famiglia, dall’adorata moglie Liliana e dai figli Sonia e Aldo, l’ex assessore regionale alle politiche sociali. Il suo battesimo è avvenuto nel giorno in cui Forte avrebbe compiuto 81 anni e presso la sala consiliare “Ernesto Ribaud” del comune di Formia, la stessa che ha ospitato la camera ardente subito dopo la prematura scomparsa avvenuta il 29 settembre 2016, un altro giorno caro all’ex sindaco di Formia, quello del suo onomastico. I numerosi relatori, “gli amici in rappresentanza delle istituzioni e delle autorità locali e nazionali” che si sono succeduti, hanno sottolineato all’unisono il ruolo svolto di Michele Forte, un Ulisse, genuino e popolare, dal carattere ruvido ma schietto ma capace di maturare, prima di tutti, una più ampia visione del territorio.

E l’associazione che porta ora il suo nome, grazie al risarcimento danni ottenuto dallo Stato grazie alle numerose sentenze di proscioglimento in ben 25 processi di cui è stato imputato, promuoverà subito due iniziative: un progetto, “Se io fossi sindaco di Formia”, per sensibilizzare i bambini verso la partecipazione attiva nella città e quello per favore l’assistenza sanitaria per le persone socialmente più bisognose a cui era, nonostante tutto, molto letto. Queste anticipazioni sono state rese, nella fase iniziale della cerimonia dai figli del compianto Sindaco di Formia, Sonia ed Aldo, l’ex assessore regionale alle politiche sociali che, vestendo i panni del buon presentatore, ha chiesto rivolgendosi con una simpatica battuta al sottosegretario al lavoro dell’attuale governo giallo-verde, il leghista Claudio Durigon, di “verificare se c’è per me in Rai un posto. Fammi sapere eh”.

INTERVISTA Sonia ed Aldo Forte, ex assessore regionale politiche sociali (video a cura di Paolo Parasmo)

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La cerimonia aveva preso il via con una proiezione di due filmati, primo con l’annuncio dell’ex leader dell’Udc Pierferdinando Casini e di Raffaele Ranucci in Senato della morte del sindaco di Formia, il secondo con un mix di sue interviste, più o meno recenti, che, affiancato da una miscellanea di foto – le più significative lo ritraevano con Giulio Andreotti e con Papa Giovanni Paolo II il 25 giugno 1989 nella storica visita a Formia del Pontefice polacco – hanno fatto commuovere e piangere la signora Liliana seduta naturalmente in prima fila. Il tempo di visionare un videomessaggio del Senatore Casini (“uomo vero, autentico di una classe politica che non c’è più”) e prendere atto dell’assenza dell’ultimo segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa (“impegnato nelle diverse campagna elettorali in corso”) che ad avere l’onore e l’onere di inaugurare la cerimonia è stata un’emozionata e tesa sindaca di Formia Paola Villa. I due, per ragioni anagrafiche e politiche, non si sono mai incrociati ma l’attuale primo cittadino è tornato indietro al 2013 quando il centro destra perse le elezioni amministrtative ed il movimento civico nato un anno prima, nonostante 3000 preferenze, non approdò in consiglio comunale.

Profetica è stata la frase che le avrebbe detto, subito dopo il voto, il Senatore Forte: “In politica non vince chi corre forte ma chi sta sempre lì a correre. Serve essere maratoneta e io lo sono sempre stata”. Nella sala Ribaud è sceso il gelo per una frase, per molti infelice, ricordata dalla professoressa Villa: “Il 27 gennaio 2014, giorno della Memoria, rimasi coinvolta poco dopo le 20 di quella sera con la mia auto in un terribile incidente stradale all’interno di una galleria tra Gaeta e Sperlonga. Il Senatore mi chiamò nei giorni successivi per sincerami come stessi e mi chiese cosa ci facessi a quell’ora in auto sulla Flacca. Gli risposi che stavo tornando da scuola dove avevo partecipato ad una’iniziativa sul giorno della Memoria. Lui prese atto ma mi disse: ‘guarda che le donne a quell’ora devono stare a casa!’”

Carlo Medici

Più politici sono stati i successivi interventi. Il presidente della Provincia e sindaco di Pontinia Carlo Medici ha sottolineato l’importanza che il Senatore di Formia dava alla risoluzione delle problematiche che gli sottoponevano i cittadini-elettori, il ruolo rivestito dai progetti e dalla stessa amministrazione provinciale di cui è stato consigliere per oltre vent’anni sino a diventare il presidente dell’assemblea. Il Senatore e coordinatore regionale di Forza Italia, Claudio Fazzone, ha voluto sfidare la febbre per commemorare l’autore di tante alleanze e accordi politici su scala provinciale: “Michele era un maestro dell’arte del compromesso, quello finalizzato a risolvere problemi vecchi e nuovi di Formia e della Provincia, dalla grande viabilità alla portualità per passare dalla sanità. Da due anni mi sento orfano di un amico che amava questo territorio – ha aggiunto Fazzone – a favore del quale mi diceva sempre dobbiamo fare a meno delle indicazioni romane. Dobbiamo decidere noi che siamo espressione di questa terra”.

Commovente l’intervento del legale storico del Senatore Michele Forte, l’avvocato Renato Archidiacono: “L’uomo ed il politico è stato vittima, nei primi anni Novanta, di un corto circuito giudiziario nei confronti della politica. E’ stato arrestato ingiustamente nel 1993 con l’accusa di aver beneficiato di chissà quali favori quando cercava di mettere intorno ad un tavolo alcuni sani imprenditori della città perché c’era la squadra di calcio, promossa in un campionato professionistico come la serie C/2, meritava un altro tipo di sostegno. Michele ha sofferto tantissimo per quella ingiusta detenzione ma è stato capace di difendersi nel processo e, grazie al sostegno fondamentale della sua famiglia, non hai detto una parola fuori posto nei confronti dell’istituzione e del potere giustizia. Un esempio inimitabile per la politica”. Il Senatore Forte aiutava e stava vicino a chi non ce la faceva da solo. La cerimonia ha offerto due casi eloquenti: , la signora Lina, un’ex lavoratrice del cravattificio “Gino Pompei” (“ci ha fatto sentire meno soli dopo la dolorosa chiusura della fabbrica con progetti tesi al nostro reinserimento sociale ed occupazione”) ed un gruppo adulto di diversamenti abili di una cooperativa di Formia (“ci chiamava bambini”). Non hanno tradito gli interventi di due sindaci, un ex (Sandro Bartolomeo a Formia) e quello in carica a Minturno Gerardo Stefanelli. Il primo ha ammesso come il suo rapporto, politico ed umano, con Forte sia stato “vero e sincero, anche se operavamo su due ambiti politici molto distanti. Michele aveva un rapporto forte con il popolo ma non era populista – ha dichiarato polemizzando con la scelta degli eredi politici dell’ex Senatore Udc di aderire alla Lega Salviniana – Aveva dentro di sé, invece, un alto e nobile senso di popolarismo democratico. Ci siamo scontrati e confrontati ma sempre sotto la luce del sole. A noi gli inciuci non piacevano”.

Il primo cittadino del Partito Democratico di Minturno, invece, ha definito Michele Forte il “mio maestro”. Era il 2001 quando fu nominato, giovanissimo, suo assistente parlamentare in Senato:”Per Michele non faceva nessuna differenza parlare di Pedemontana in aula o nelle strade sterrate all’epoca davanti alla costruenda chiesa parrocchiale di Penitro. Magari, questo luogo lo rendeva ancora più vero. Le nostre strade politiche si sono divise, oggi sono contento che si sia ricomposta questa comunità. Chissà se un giorno le nostre strade possano ritrovarsi.” Alla cerimonia hanno portato il loro contributo anche un ex dirigente storico a livello nazionale del Ccd prima e dell’Udc come Luciano Ciocchettti, l’ex presidente della Regione Lazio Renata Polverini (la parlamentare di Forza Italia era seduta ad un metro di distanza dal Senatore Fazzone ma gli sguardi dei due non si sono mai incrociati soprattutto dopo che la componente romana di Forza Italia alla Regione Lazio ha chiesto la testa del parlamentare di Fondi) e l’ex segretario regionale dell’Udc il Senatore Antonio Saccone. La cerimonia qualche assenza di troppo l’ha registrata sia da parte di dirigenti e di ex amministratori di area Dc-Udc per molto tempo sotto il cono d’ombra del Senatore Forte ma anche di esponenti di primo piano, a livello locale, comprensoriale e provinciale, degli storici alleati di Forza Italia e di Alleanza Nazionale. La politica è un fiume carsico che sta trovando nuovi percorsi. In uno di questi l’eredità politico-amministrativa ed umana dell’ex sindaco di Formia è confluita, tra non pochi mal di pancia, dritta dritta nella Lega. Il Senatore originario di Maranola, con il senno del poi, avrebbe condiviso? La cerimonia che ha battezzato l’associazione che porta il suo (importante) nome ha rilanciato questo interrogativo. L’intervento conclusivo del potente deputato pontino e sottosegretario al lavoro e allo sviluppo economico Claudio Durigon si è dichiarato pronto a “far fruttare gli insegnamenti del Senatore Forte e ad investire sulla nuova classe dirigente che, nonostante tutto, è riuscito formare”.

INTERVISTA Claudio Durigon, sottosegretario lavoro e sviluppo economico (video a cura di Paolo Parasmo)

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Il sipario è calato sulla convention della sala Ribaud con gli interventi conclusivi degli attuali consiglieri comunali di Formia della Lega, Antonio Di Rocco e Nicola Riccardelli, che, rivolgendosi alla sindaca Villa, hanno proposto di intitolare la strada di collegamento del centro urbano della città, conosciuta come via Rotabile, alle frazioni collinari di Maranola, Trivio e Castellonorato al compianto Senatore Udc. La richiesta sarà accolta? Difficilmente, secondo quanto ha volgarmente scritto in un post nel pomeriggio di domenica la consigliera comunale Manuela Sansivero. A suo dire ricordare Michele Forte nel Giorno della Memoria sarebbe stato uno “sfregio”. Le doglie a “Zia Margherita” sono arrivate il 27 gennaio 1938. In molti si chiedono: avrà avuto qualche colpa?
Saverio Forte

Ricordo di Michele Forte: gli interventi (video a cura di Paolo Parasmo)

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PHOTOGALLERY (servizio fotografico a cura di Enrico Duratorre)

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