Formia / Treno bloccato in stazione a causa di un topo, pronto un esposto

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FORMIA – Una bomba a bordo? Macchè, c’è un topo che, sprovvisto del biglietto, sta cercando di raggiungere la capitale. Diversi pendolari, esasperati e rassegnati, hanno fatto ricorso all’autoironia per commentare il gravissimo episodio di cui sono stati involontari spettatori sul treno regionale 2384 che, partito da Napoli alle 8.22, è stato bloccato a Formia questa mattina alle 9.38. Il convoglio è rimasto fermo su un binario morto per quasi un’ora, sino alle 10.36, a causa della presunta presenza di un ratto che probabilmente era salito a bordo presso la stazione di Napoli centrale prima che il convoglio partisse per Roma. I viaggiatori presenti nelle prime tre carrozze sono stati invitati a scendere ma del ratto, alla fine, nessuna traccia.

Forse lo stesso animale è stato più veloce del personale ausiliario di Trenitalia giunto sul posto per una necessaria azione di bonifica e derattizzazione. Probabilmente ha preferito scendere presso la stazione ferroviaria di Formia per non incappare in qualche salata sanzione amministrativa. Ma la sgradevole presenza a bordo del ratto aveva già inasprito lo stato d’animo di alcuni pendolari costretti a viaggiare in condizioni igienico-sanitarie proibitive e qualche parole di disappunto è volata all’indirizzo del personale viaggiante di Trenitalia con l’intera ed incresciosa situazione monitorata, a distanza, dalla Polizia Ferroviaria di Formia. La stessa Polfer ha tenuto a ridimensionare l’episodio parlando soltanto della presenza di blatte, e dunque di insetti.

Per questo fuori programma l’associazione pendolari della stazione di Minturno e Scauri ha preannunciato la presentazione di un altro esposto che farà seguito alla segnalazione dell’11 dicembre scorso che parlava della presenza di ratti all’interno delle plafoniere di illuminazione del treno regionale numero 2393 partito da Roma Termini. Nella segnalazione del presidente Franco Valerio si evidenziava la pericolosità di questa situazione in termini di rischi per la salute dei viaggiatori e della sicurezza del treno stesso in considerazione della “propensione” di questi roditori a rosicchiare i cavi elettrici, decisamente pericolosi quando nei convogli, nelle giornate di pioggia, bisogna aprire l’ombrello…

Di questa imbarazzante vicenda si sta occupando anche l’appena costituito coordinamento comprensoriale dei Fratelli d’Italia che sta raccogliendo ulteriori elementi conoscitivi e probatori per presentare due distinte interrogazioni, attraverso il gruppo parlamentare al Senato e di quello alla Regione Lazio, con destinatari il Ministro dei trasporti Danilo Toninelli e il presidente Nicola Zingaretti.

Saverio Forte