Tribunale di Latina

Ventotene / Concessioni demaniali, assolti i due ex dirigenti Romano e Cirillo

Cronaca Ventotene

VENTOTENE – Assolti perché il fatto non sussiste. Con questa inequivocabile formula il Tribunale di Latina – presidente Soana, giudici a latere Velardi e Bernabei – ha scagionato, al termine di un processo delicato, l’ex responsabile dell’area tecnica e dei servizi turistici e appalti del comune di Ventotene, Pasquale Romano, di 64 anni, e l’ex dirigente del settore demanio della stessa ripartizione urbanistica dello stesso comune, Luigi Cirillo, di 52 anni, dall’accusa di concorso in abuso d’ufficio.

I due ex dirigenti del comune isolano hanno incassato questa significativa assoluzione all’indomani della fissazione dell’udienza preliminare, davanti il Gup del Tribunale di Cassino, in cui, il prossimo 12 febbraio, dovranno difendersi, unitamente ad altre 11 persone, di aver fatto parte di un’organizzazione capace – secondo la Procura della città martire – di gestire e decidere l’esito di diversi appalti pubblici dal 2011 al 2016. In questo procedimento penale Romano e Cirillo erano accusati – e per questo finirono sotto inchiesta dal sostituto procuratore Giuseppe Miliano – di aver rilasciato nel 2011 e nel 2012 ben 22 concessioni demaniali stagionali senza espletare le procedure di evidenza pubblica.

Nello specifico i due dirigenti isolani avrebbero concesso 8 autorizzazioni durante il 2011 e le rimanenti 14 nell’anno successivo in violazione dell’articolo 36 del Codice della navigazione, degli articolo 5 e 40 del regolamento di esecuzione dello stesso Codice per il rilascio di nulla osta amministrativi a carattere temporaneo per l’occupazione del demanio pubblico marittimo, per lo più specchi acquei necessari per l’installazione di pontili di ormeggio e servizi di accoglienza e di assistenza turistica, per la durata di 30, 60 e 90 giorni e per due stagioni consecutive. Secondo le risultanze dei Carabinieri della locale Stazione Romano e Cirillo avrebbero potuto benissimo rilasciare queste concessioni ma al termine di una gara ad evidenza pubblica perché così facendo hanno “eluso le regole della concorrenza…concorrendo a far conseguire ai beneficiari dei titoli (imprenditori privati e finanche la Lega Navale italiana) “un ingiusto vantaggio”.

Se il Pm d’udienza , il sostituto procuratore Marco Giancristoforo, aveva chiesto per ciascuno dei due imputati un anno di reclusione, il Tribunale ha assolto Romano e Cirillo condividendo appieno la tesi difensiva del legali dei due, l’avvocato Luca Scipione, secondo il quale non c’è mai stata la violazione di legge ipotizzata dalla Procura. In una memoria difensiva articolata ha menzionato alcune sentenze del Tar e del Consiglio di Stato che hanno evidenziato come non occorresse nessuna procedura di evidenza pubblica per questo tipologia di concessioni demaniali, peraltro rilasciate dalla stessa Capitaneria di porto di Gaeta agli stessi beneficiari quando la competenza non era ancora del comune di Ventotene.

Saverio Forte