Formia / No al rifugio per i senzatetto durante il periodo natalizio (video)

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FORMIA – Non sarà riproposta agli inizi del 2019 l’esperienza dell’installazione di un centro di accoglienza per senza tetto e clochard nel piazzale di Molo Vespucci. Lo ha detto chiaramente la sindaca di Formia Paola Villa rispondendo nell’ultimo consiglio comunale ad una precisa interrogazione dei capigruppo dell’Udc e del Partito Democratico Erasmo Picano e Claudio Marciano, che si erano fatti portavoce di una precisa richiesta della delegazione del Golfo della Croce Rossa Italiana che, a sua volta, aveva messo in evidenza l’assenza di servizi di assistenza per l’emergenza freddo “con o senza i fondi del Distretto socio-sanitaro”. E invece il comitato dei sindaci riunitosi a Gaeta nella mattinata di venerdì ha bocciato questa iniziativa a Molo Vespucci sia per l’alto costo economico che per la location che la sindaca Villa, spalleggiata dall’assessore ai servizi sociali Giovanni D’Angiò, ha definito “molto infelice” e “poco utile” per favorire la socializzazione dei suoi sfortunati ospiti.

Nell’intervista video allegata, la sindaca di Formia ha anticipato come questa struttura stagionale ora sarà trasformata, diventerà permanente 12 mesi l’anno presso i locali, in fase di ristrutturazione e riqualificazione, della Caritas Diocesana nel quartiere medioevale di Castellone. Il cantiere non chiuderà non prima della prossima primavera e, nelle more, i clochard e i senza tetto sarà ospitati presso il Villaggio Don Bosco che da anni è sede di una struttura di prima accoglienza per immigrati.

Delusione per questo tipo di decisione è stata manifestata proprio dal capogruppo del Pd Claudio Marciano secondo il quale il successo per questo tipo di iniziative non dipende dal numero delle persone che si assistono e si prendono in cura ma dalla qualità dell’assistenza fornita. Anche perché – ha aggiunto Marciano – “non siamo al teatro ed il successo di una rappresentazione dipenda dal ‘sold out’. Tutt’altro”. “L’amministrazione comunale di Formia – sottolinea l’esponente del centrosinistra – a quanto sembra in accordo con gli altri Comuni del Distretto, ha deciso di sopprimere il servizio. Al posto della tenda è prevista l’apertura di centri di accoglienza presso la Caritas, in strutture che tuttavia non sono ancora disponibili. Non sono chiare le modalità con cui i servizi di assistenza saranno erogati e soprattutto quale sarà il ruolo del Comune e degli enti pubblici in questa vicenda. Di certo c’è solo un fatto: che un servizio pubblico e professionalizzato per il contrasto alla povertà abitativa è stato eliminato e che i senzatetto per tutto Gennaio e probabilmente Febbraio restetanno rintanati alla Stazione. Un ringraziamento doveroso, che l’amministrazione non ha sentito il dover di fare in Consiglio, va comunque ai volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile comunale per quanto fatto negli anni scorsi. La questione comunque non finisce qui. Vigileremo affinchè i servizi promessi vengano effettivamente erogati e perchè si affermi nel nostro territorio una visione che concepisca le politiche sociali come diritti di cittadinanza, e non solo come prodotto – pur nobile e necessario – della carità”.

La sindaca Villa ha sottolineato come la delegazione del sud-pontino della Croce Rossa parteciperà al prossimo progetto trasferendo a bordo dei propri mezzi i senza fissa dimora presso la nuova struttura del Villagio Don Bosco.

Ma questa vicenda propone altro: nelle stanze segrete del comune chi esercita un maggiore peso contrattuale l’assessore D’Angiò o la delegata alle povertà Matilde Aratari che della Croce Rossa del sud-pontino ha fatto parte prima di fuoriuscirne tra non pochi dissidi? E se la famigerata città del Golfo nascesse grazie al trasporto pubblico urbano , soprattutto di quella su gomma? Questo interrogativo è più volte echeggiato nel corso del consiglio comunale di Formia che ha avviato un’importante discussione, tra non poche sfumature con le diverse minoranze, per la nascita di un consorzio pubblico con i comuni di Gaeta e Minturno per dar vita ad una gestione comprensoriale del trasporto pubblico. L’iniziativa è sollecitata da una direttiva dalla Regione Lazio che vuole premiare infatti i Comuni che la attuano aumentando il chilometraggio annuale a disposizione dell’utenza. Si tratta di gestione pluriennale che, condivisa tra le varie realtà del territorio, consentirebbe di realizzare investimenti per rinnovare la flotta mezzi e ridurre le emissioni e di integrare le linee. Questo percorso avviato nel consiglio comunale di Formia si dovrebbe concluderebbe con la sottoscrizione di un capitolato unico dal momento che i tre Comuni già condividono la stazione unica appaltante. Il consiglio comunale di Formia è stato obbligato, dunque, ad approvare una delibera d’intenti sulla nascita di questo consorzio. Il 31 dicembre scadrà l’incarico all’attuale concessionario, la cooperativa Atp , ed il comune per affidarle una proroga del servizio – da sei mesi ad un anno – ha dovuto deliberare l’adesione al Consorzio pubblico per la futura gestione del trasporto su gomma.

A rappresentare le minoranze sono stati i consiglieri di “Formia con te” e della Lega, Conte, Di Rocco e Riccardelli. Hanno votato contro la delibera quando l’Onorevole Conte ha presentato un emendamento, bocciato dalla maggioranza, che chiedeva di fissare modalità temporali ben precise pe la nascita di questo consorzio. Si trattava di un espediente per verificare soprattutto la reale volontà dei sindaci di Gaeta e Minturno ad aderirvi ma la sua bocciatura – ha dichiarato il capogruppo del Carroccio Antonio Di Rocco – ha evidenziato “l’ennesimo ed inutile arroccamento di questa maggioranza che ha votato questa delibera d’intenti con il solo scopo di lasciare dal 1 gennaio i formiani a piedi…senza bus” Anche perché nei giorni scorsi nel corso di una conferenza stampa il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli aveva rivendicato la possibilità di ospitare la sede di questo futuribile consorzio. La collega formiana ha rispetto per le rime dando lezioni di toponomastica: “Formia è al centro di un territorio e di un bacino d’utenza –ha detto nell’intervista video – e i pullman che partono da Gaeta diretti a Minturno devono transitare per la mia città. Spero che il collega di Minturno questo lo sappia”.
Saverio Forte

INTERVISTA Paola Villa, sindaca di Formia