Formia / Asta fallimentare sul parcheggio multipiano: è polemica

Formia Politica

FORMIA – “Formia è una città un po’ particolare, oserei difficile. Se qualcuno vuole fare qualcosa, se non è un temerario, deve mettere in conto che quanto prima avrà qualche problema da affrontare e risolvere. Anche in un’aula di Tribunale”. A pochi giorni dall’esito della prima tranche dell’asta fallimentare per la vendita del parcheggio multipiano “Aldo Moro” di piazzale delle poste torna a parlare Massimo Vernetti, il “re” napoletano dei parcheggi che ha ricoperto l’incarico di amministratore delegato sino al fallimento, nel settembre di otto anni, della Formia servizi, la società mista creata dal comune per la gestione della sosta a pagamento e dei servizi turistico-portuali. Massimo Vernetti è il principale imputato nel processo in corso davanti il Tribunale di Latina per il default della stessa Formia servizi. È accusato di peculato e di un’allegra gestione della società ma “di questo non vorrei parlare ora perché il procedimento è in corso e spero che faccia chiarezza nell’interesse delle persone coinvolte e della stessa Formia servizi che, mi sembra, tutti, ma a posteriori, sembrano rimpiangere”.

Vernetti ha accettato di parlare perché dopo l’aggiudicazione del piano terra del multipiano ad una cordata di imprenditori locali si è vociferato che dietro ci fosse lui, il manager che gestisce importanti e strategici parcheggi a Napoli ed in altre città italiane. Vernetti ha confermato che nelle scorse settimane ha avuto contatti con alcuni soci che fecero parte della componente privata (45%) della Formia servizi – il comune possedeva il 51% e la Camera di Commercio di Latina il 4% – per verificare di partecipare all’asta davanti al giudice fallimentare Linda Vaccarella del Tribunale di Latina. E gli imprenditori che ha contattato Vernetti sono stati nomi “pesanti” nell’asfittico panorama economico del sud-pontino, l’imprenditore formiano del pesce Gianni Purificato (della “Purificato srl”) e l’amministratore della “Costruzioni, riparazioni e Rimessaggi Parisi snc” di Ponza. Cosa è successo a margine della trattativa avviata non è trapelato poco o nulla. Un piano industriale vero e proprio non è stato mai varato, gli imprenditori coinvolti in questo contatto hanno avuto il freno tirato per la circostanza che l’investimento potrebbe essere vanificato per la restituzione nel 2050 al comune per il diritto di superficie vantato.

Intanto non mancano le indiscrezioni sul gruppo imprenditoriale che ha staccato già un assegno circolare con cui ha anticipato il 30% della base d’asta di partenza, 837mila euro. “Io non so niente – ha tagliato corto Vernetti – Chi ha partecipato alla vendita avrà avuto senz’altro tanto coraggio. Intanto si attendono i prossimi sviluppi . Il prezzo d’asta per gli altri due piani interrati e per i 109 box realizzati dovrà evidentemente scendere, forse del 30%. Di sicuro il 30 dicembre l’asta ufficialmente scadrà con il termine ultimo dei 10 giorni concesso ad altri eventuali acquirenti di rilanciare l’offerta di 837mila euro per il piano terra con un’integrazione di 5000 euro.

Sul piano politico a bacchettare la Giunta-Villa è il capogruppo del Pd ed ex assessore alla sostenibilità urbana Claudio Marciano: “L’unica certezza è la totale inedia e indifferenza dell’attuale amministrazione rispetto a questo drammatico esito. La scelta di privatizzare la sosta per i prossimi sette anni ha tolto al Comune la possibilità di essere parte attiva di questa vicenda – osserva l’esponente Dem – La maggioranza ha scelto di non scegliere, di lasciar fare ai privati, completamente indifferente al destino della più grande infrastruttura di mobilità della città, su cui si regge la principale piazza di Formia e l’intera pianificazione sul traffico. Come è ovvio che sia, la privatizzazione del multipiano comporterà l’aumento delle tariffe e l’impossibilità di utilizzarne gli spazi per decongestionare la sosta nel centro. Nessun interesse pubblico potrà valere più all’interno di un’opera che era stata progettata e realizzata per servire la collettività e che ora sarà appannaggio di pochi. Eppure i mezzi per scongiurare questa palese sconfitta c’erano tutti.”. Qui Marciano è severo nei confronti della maggioranza civica che guida il comune di Formia: “I cittadini non si facciano abbindolare dalle improbabili argomentazioni di alcuni esponenti della maggioranza, per cui acquistare il multipiano avrebbe prodotto debiti per l’Ente. Chi lo sostiene non ha contezza nemmeno della differenza tra dimensione finanziaria ed economica di un investimento. Comprare il multipiano comportava sì una spesa ma anche un’entrata assolutamente certa data dalla vendita o affitto dei 101 box e dagli oltre 200 stalli al coperto disponibili (e con quale bisogno) al centro di una città con una domanda di posti auto famelica.”

Claudio Marciano ripropone una ricetta del Pd di affidare la futura gestione della sosta a Pagamento all’unica municipalizzata del comune, la Formia rifiuti zero:” Il comune poteva usare la solidità economica della nostra municipalizzata per accedere ad un mutuo a tassi agevolati, come già fatto per l’acquisto della flotta mezzi, senza pesare un euro sul bilancio comunale. Avrebbe potuto, anche se con più limiti, tentare di individuare uno spazio finanziario all’interno del bilancio comunale spalmando l’investimento sul piano triennale delle opere pubbliche e cercando di recuperare spazi di indebitamento chiudendo mutui ormai inutili o favorendo l’alienazione di terreni e immobili di minor pregio.”

Saverio Forte