Comunità Montana “Monti Aurunci”, è polemica sui fondi per le luminarie di Gaeta

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SPIGNO SATURNIA – Il territorio dei Monti Aurunci è vittima da anni di un lento, graduale e preoccupante dissesto idrogeologico e uno degli enti che dovrebbe provvedere a fronteggiare e prevenire questo fenomeno pensa a finanziare invece le luminarie natalizie di Gaeta o a sistemare l’area pubblica, in località San Carlo sempre a Gaeta, per lo “sgambamento” dei cani. Gaeta è città di mare ma, continuando a far parte della XVII Comunità Montana dei Monti Aurunci, è stata lautamente premiata dalla Giunta comunitaria che ha assegnato ai comuni facente parte dell’ente di Spigno Saturnia – sono sette – un ‘tesoretto’ di ben 140mila euro derivanti dall’avanzo di amministrazione 2017.

Al gruppo consiliare della Lega non è passato inosservato un aspetto interessante: sei comuni su sette – Minturno, Santi Cosma e Damiano, Spigno Saturnia, Itri, Garta e Castelforte – hanno ottenuto ciascuno un contributo di 20mila euro per la sistemazione per lo più di strade montane e rurali dissestate, tranne che Formia – il comune più importante della XVII Comunità Montana – che non è risultato destinatario neppure di un… euro. E così che i fondi erogati a favore del comune di Minturno (sistemazione strada comunale via Solacciano II), Santi Cosma e Damiano (sistemazione strada comunale “Strada comunale Santa Maria La Valle”), Spigno Saturnia (miglioramento del territorio della contrada di Santo Stefano con parco giochi, illuminazione pubblica e sistemazione viaria), Itri (sistemazione e messa in sicurezza di via San Cristoforo) e di Castelforte (interventi urgenti di sistemazione della viabilità comunale “Siola e Tralla”, vie Casali, Angolo via San Vito, Tore Castelluccio, terza traversa vie delle Terme) hanno avuto un senso ma quanto deliberato a favore del comune di Gaeta ha fatto proprio storcere il naso ai consiglieri della Lega di Formia e Itri, Nicola Riccardelli e Giuseppe Cece.

Naturalmente il comune di Gaeta, quand’era rappresentato nella Giunta comunitario da Linda Morini (poi dimissionaria per accettare ad ottobre subito dopo il rimpasto l’incarico nell’esecutivo del sindaco Cosmo Mitrano), ha addirittura fatto bis raddoppiando, ai danni del comune di Formia, il contributo che gli spettava dalla XVII Comunità Montana di Spigno Saturnia. Ma non per sistemare e mettere in sicurezza mare qualche strada di campagna a rischio frane ma contribuire – si vocifera – sino a gennaio a pagare il pernottamento a Gaeta degli operai della ditta che ha installato le “Favole di luce” e per sistemare, nei pressi del campo di calcio San Carlo in località “La Piaia”, un tratto di lungomare dove potranno passeggiare tanti cani della città. Un’antica, quest’ultima, passione dell’assessore animalista Morini… Naturalmente è rimasto a bocca asciutta il comune di Formia, il cui scarso peso politico al momento è emerso anche in questo ente che, destinato a fare la stessa fine renziana del Senato, continua ad essere capace di sopravvivere alle diverse amministrazioni regionali che si succedono, a se stesso e di continuare ad essere un juke bok per contributi e prebende di chiaro spessore clientelare e politico. Due dei tre rappresentanti del comune di Formia nell’assemblea della XVII Comunità Montana sono, di fatto, “abusivi”, non ricoprendo dal 2013 l’incarico di consigliere comunale.

Erano stati nominati addirittura subito dopo le elezioni amministrative del 2008 insieme al futuro presidente, in quota Udc, Nicola Riccardelli: Salvatore Orsini per il gruppo di Forza Italia, Mauro Delle Donne per l’allora gruppo di opposizione di centrosinistra. Nel 2013, subito dopo il voto amministrativo, il consiglio comunale di Formia avrebbe potuto surrogarli alla prima seduta consiliare utile ma non se ne face niente per espresso volere della maggioranza del Partito democratico. La presenza di Orsini rappresentò a molti una chiara cambiale elettorale a Forza Italia per il sostegno ricevuto al ballottaggio dal riletto sindaco Sandro Bartolomeo contro l’allora sfidante centrista Maurizio Costa. Insomma regnò lo ‘status quo’ ma per Formia le cose peggiorarono. All’ex Udc Nicola Riccardelli subentrò Alfieri Vellucci, cognato del futuro sindaco di San Cosma e Damiano Franco Taddeo, a coronamento di un accordo tra Forza Italia – si dice ispirato all’epoca dal neo consigliere regionale Giuseppe Simeone – e “pezzi”, a macchia di leopardo, del Partito Democratico.

Ma torniamo al contributo di 20mila euro “scippato” al comune di Formia. I consiglieri – perché tali sono rimasti a Spigno Saturnia – Orsini e Delle Donne avrebbero potuto stracciarsi la vesti in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione 2019 per ottenere un’equa rappresentanza dell’avanzo di amministrazione 2017 ma sono rimasti rigorosamente in silenzio. Ma non è finita. Sotto la lente d’ingrandimento dei consiglieri della Lega Riccardelli e Cece è finita, inoltre, un’altra delibera della Giunta comunitaria. Ha stanziato, sempre grazie all’infinito avanzo di amministrazione del 2017, un altro bonus, di 10mila euro, al comune di Castelforte. Per farci cosa? Anche qui la motivazione è oggetto di stupore: finanziare l’illuminazione e gli addobbi Natalizi nel centro storico del paese aurunco. I consiglieri della Lega Riccardelli e Cece sottolineano come questa ‘anomala’ regalia poteva essere evitata se “un po’ di coerenza e spirito di appartenza” da parte dei componenti della commissione trasparenza che, guidata proprio dall’ex presidente Riccardelli – avrebbe potuto bloccare in via definitiva la concessione di quei contributi che hanno una caratterizzazione culturale. Cosa successe lo ha sottolineato lo stesso Riccardelli: “Il sindaco di Castelforte, Giancarlo Cardillo, del Pd, al momento del voto ha abbandonato la seduta perché si è dichiarato incompatibile, i consiglieri di Forza Orsini e Delle Donne (impegnati alle ultime amministrative con la lista “Formia con te” di Gianfranco Conte che ha l’orticaria quando si parla di comunità montane) hanno votato a favore per la doppia concessione a Gaeta e a Castelforte per le luminarie Natalizie e per un spazio destinati ai cani di Gaeta”.

Un quadro politicamente imbarazzante – la nuova amministrazione comunale di Formia perché non ha ritenuto coinvolgere i suoi attuali rappresentanti nel consiglio di Spigno Saturnia quando si trattava di beneficiare di qualche contributo extra? O forse non è stata neanche informata? – di fronte al quale il sindaco di Castelforte – secondo l’accusa dell’opposizione consiliare – “predica bene e razzola male” nei rapporti con la Giunta di Forza Italia presso la XVII Comunità Montana ed il collega di Gaeta Cosmo fa “assopigliatutto”. Ma i “veri problemi” sono altri: “L’ente sotto la mia presidenza acquistò a Spigno Saturnia – osserva il consigliere della Lega Riccardelli – una nuova e più funzionale sede ma, a distanza di anni, è rimasta chiusa. Intanto che fa? Continuare a versare mensilmente l’affitto laddove svolge, ma in maniera scomoda, la propria attività istituzionale prestando alcuni locali al piano terra al comune di Castelforte per ospitarvi l’archivio perché quelli di Castelforte sono stati sequestrati su ordine della Procura. Sul territorio montano di Maranola a Formia, in località “Pornito”, fu acquistato un terreno trasformato nell'”Area del pellegrino” per ospitarvi iniziative di promozione del territorio e i fedeli destinati a raggiungere l’Eremo di san Michele sul Redentore. L’area, dopo alcuni anni, versa in una situazione di completo abbandono e degrado e l’attuale Giunta pensa alle luminarie e ai cani..” Per la Lega con questi autentici regali di Natale la XVII Comunità Montana dei Monti Aurunci ha tradito la sua mission e chi di dovere – la Regione Lazio – intervenga e lo faccia subito per frenare questa deriva istituzionale.

Saverio Forte