Formia / La Dia in Comune: sotto inchiesta gli appalti dell’Amministrazione Bartolomeo

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FORMIA – La gestione degli appalti e delle consulenze ancora nel mirino della Procura della Repubblica di Cassino. Questa volta l’ente attenzionato è il comune di Formia. Il sostituto procuratore Chiara D’Orefice ha inviato alcuni funzionari della Dia, la Direzione investigativa antimafia di Roma, che hanno acquisito, dopo un’intera giornata trascorsa nel palazzo municipale, il carteggio amministrativo riguardante tre incarichi che “abbracciano” un lasso temporale che va dal 24 dicembre 2015 al 27 novembre 2017, insomma gli ultimi due anni anni dell’ultima amministrazione comunale di centro sinistra dell’ex sindaco Sandro Bartolomeo.

Questo filone d’inchiesta della Procura di Cassino scaturirebbe – secondo quanto è trapelato – da alcune intercettazioni telefoniche che sono già parte integrante di una precedente indagine tuttora in caso. E gli “007” , dopo sei ore di ricerca, hanno portato via quanto cercavano: la documentazione – delibere d’approvazione dei progetti, d’incarico e soprattutto le determine di liquidazione – dell’appalto vinto nel giugno 2005 per importo di 250mila euro dalla ditta “Garofalo Costruzioni” di Casapesenna, in provincia di Caserta, per il rifacimento dei “lavori di realizzazione di nuovi impianti di pubblica illuminazione sul territorio comunale”, della consulenza attribuita nel 2016 alla società “Prometeo srl” di Fondi per realizzazione delle “Smart city” nell’ambito del progetto comunitario – finanziato dalla Regione Lazio – denominato “PlusAppia via del mare” e finanche la proposta di convenzione, mai decollata, tra l’Anas, la Regione Lazio ed il comune di Formia che per un milione di euro avrebbe dovuto partorire il nuovo studio di fattibilità del famigerato progetto della strada Pedemontana.

Il neo sindaco Paola Villa, di ritorno da un vertice in Prefettura, ha garantito “massima collaborazione” del comune a dare sostegno a questa inchiesta della Procura di Cassino. I funzionari della Dia hanno interloquito a lungo con la vice-sindaca e assessora alla cultura Carmina Trillino, con alcuni dirigenti di settore e con lo stesso segretario generale Alessandro Izzi e – secondo ha detto in una conferenza stampa spontanea tenutasi nel pomeriggio appena diffusa la notizia – non hanno escluso un loro ritorno in comune. Naturalmente al momento non ci sono indagati e tantomeno ipotesi di reato nei confronti di chicchessia ma il nuovo capo dell’amminisrtrazione comunale non è apparsa sorpresa dell’arrivo in Comuni degli ispettori della Dia con i quali si è intrattenuta a più riprese scambiando i propri numeri telefonici. “In queste circostanze – ha detto il sindaco di Formia Villa – il comune deve offrire la massima collaborazione a chi sta indagando e noi abbiamo fatto il nostro mettendo a disposizione degli inquirenti una stanza e alcuni funzionari e dirigenti per avere tutto quello che cercavano. I funzionari della Dia hanno apprezzato la nostra disponibilità nell’interesse reciproco dell’autorità giudiziaria e anche dell’ente”.

“Tranquillo? E perché dovrei essere il contrario – ha commentato l’ex primo cittadino di Formia Sandro Bartolomeo – A me non ha chiamato nessuno . Del sequestro della documentazione l’ho saputo direttamente da voi giornalisti. Le indagini facciano il loro corso e vadano sino in fondo. Ma sono pronto a dimostrare, qualora ce ne fosse bisogno, l’assoluta correttezza e trasparenza degli atti prodotti dalla mia amministrazione. Attendo fiducioso – ha concluso Sandro Bartolomeo – l’esito delle indagini della Procura di Cassino”.

Saverio Forte