Eventi natalizi, contributi e grandi esclusi dal bando regionale

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SUD LAZIO – Chi si accontenta gode. O almeno cerca di farlo. Dopo la cocente esclusione dalla graduatoria frutto del bando pubblico pubblicato dal consiglio regionale del Lazio, il comune di Formia può finalmente tirare un sospiro di sollievo. Con 51 punti di valutazione si è piazzato al 36° posto nella classifica ufficializzata dalla direzione regionale della centrale acquisti in ordine all’esito dell’avviso pubblico del 7 agosto scorso per la concessione dei contributi (complessivamente sono stati 472mila euro) agli enti pubblici finalizzati alla promozione e alla valorizzazione delle iniziative di interesse regionale relativi al periodo 1 novembre 2018-31 gennaio 2019, insomma delle manifestazioni legate per lo più alle feste di fine di anno e di Natale in particolare.

L’amministrazione comunale di Paola Villa il 4 ottobre aveva presentato il progetto denominato “Natale di Sabbia e Magie in Villa” che aveva un costo di quasi 30mila euro, più precisamente 29.860mila euro. L’importo richiesto era di 20mila euro, la Regione ha deciso di assegnarne la metà dell’importo del progetto: 14.930mila euro. Se in questa classifica hanno primeggiato con il punteggio più alto i comuni ciociari di Arcinazzo Romano e di Alvito (anche sei fondi concessi sono stati in conclusione di 6500 e di 10.200 mila euro), si è ben distinto – come sempre – il comune di Gaeta che è risultato 15° in assoluto ma secondo per quanto riguarda la provincia di Cori (7°): la Giunta Mitrano ha portato a casa 12.500mila euro, la metà dell’importo alla base per lo svolgimento della seconda edizione del “World Ice Art Championship”, la rassegna iridata riservata agli scultori del ghiaccio inserita nell’ambito della programmazione Natalizia delle “Favoli di luce” .

Un altro comune che compare in classifica, al 24° posto, è un altro a guida centrodestra: è quello di Fondi. L’amministrazione del forzista Salvatore De Meo ha avuto finanziata l’annuale edizione di “Natale in festa” per un contributo complessivo di 9500 euro a fronte del 19mila euro dell’entità del progetto e comunque vicino all’importo richiesto: 15.200 euro. Bocciato ancora una volta il comune capuologo di Latina, l’ultimo comune pontino a sorridere in questa graduatoria è quello di Cisterna: si è piazzato al 49° posto con 50,25 punti grazie al progetto “Cultura a palazzo: la storia, la musica e la letteratura” che presentato grazie ad una costo previsionale di 21.900 euro è stato finanziato grazie al contributo di 10.950 euro.

Il resto è un dominio ciociaro- come da tradizione. Le proposte presentate da tante amministrazioni comunali e da alcuni enti derivati hanno convinto tantissimo la commissione di valutazione che, nominata l’8 ottobre scorso, era presieduta dal funzionario regionale Riccardo Micheli. Nella classifica le cui domande sono state considerate “non ammissibili” di finanziamento campeggiano tre comuni della provincia di Latina: al 26° posto figura quello di Itri con il progetto “Natale nella terra di Frà Diavolo: storia, sapori e tradizioni”, al 63° quello di Sezze con il “Suggestivo viaggio storico, artistico, letterario ed enogastronomico” mentre quello di Campodimele si è piazzato 66° (su 69) con il progetto denominato “Un mondo a colori”.

Un altro tasto dolente è rappresentato da una terza ed ultima classifica quella dei comuni, enti ed istituzioni scolastico le cui istanze dei contributi “non hanno superato l’istruttoria finale”. Una stroncatura vera e propria. Il primato qui spetta al comune di San Giorgio a Liri ma possono recitare un doveroso mea culpa il settore cultura e turismo dei comuni di Minturno (4°), Bassiano (7°), San Felice Circeo (8°), Sperlonga (10°), Roccasecca dei Volsci (11°), Prossedi (19°), Castelforte (20°) e Sabaudia (26°). La Regione Lazio una scialuppa di salvataggio comunque l’ha lanciata. Agli esclusi ha inviato un invito: se volete, fate ricorso al Tar. Ma non c’è più tempo. Tra meno di un mese nascerà il Redentore.

Saverio Forte