Cassino / Polizze fideiussorie false, broker patteggia

Cassino Cronaca

CASSINO – Ha chiesto di patteggiare la sua pena D.C., il broker di 45 anni di Latina, ma residente a Cassino che, in qualità di amministratore del sedicente ‘Consorzio Italia Fidi bolognese’, per anni ha proposto a privati e aziende pubbliche polizze fideiussorie che, alla fine, si sono rivelate carta straccia in quanto prive di garanzie per mancanza di capitali. Con questa richiesta è entrato nel vivo davanti il Tribunale di Bologna il processo a carico del consulente finanziario arrestato lo scorso aprile dalla Guardia di Finanza. Ora ha deciso di patteggiare la sua pena mentre altre cinque persone, rinviate a giudizio, affronteranno il processo con rito ordinario con le ipotesi accusatorie formulate dal sostituto procuratore Marco Forte: associazione a delinquere, esercizio abusivo dell’attività finanziaria, riciclaggio, truffa e bancarotta fraudolenta.

Secondo le indagini della Guardia di finanza in tre anni di attivita’ il 45enne, la cui attività aveva sede a Bologna ma operava in tutta Italia, aveva ‘piazzato’ false polizze per circa 20 milioni di euro: molto appetibili perche’ venivano offerte garanzie fideiussorie a prezzi vantaggiosi, pari a circa il 50-60% in meno di quelli di mercato. Al broker cassinate erano stati sequestrati preventivamente beni per quasi 327mila euro, di cui facevano parte anche conti correnti, quote societarie e una barca del valore di oltre 38mila euro ormeggiata nel porto di Gaeta. Il pm Marco Forte ha dato ora il suo consenso alla richiesta di patteggiamento, “previa applicazione della confisca definitiva” dei beni. Inoltre, tramite i suoi avvocati Giorgio Perroni e Luca Sirotti, nella richiesta di patteggiamento il broker ha dichiarato di “voler destinare 123mila euro, parte di questo sequestro, a risarcimento del danno nei confronti dell’Erario o della Curatela fallimentare della societa’ Consorzio Italia fidi, ovvero delle persone offese” nel procedimento. Il broker ciociaro ma pontino d’origine era stato arrestato dai finanzieri del Comando Provinciale di Bologna, al termine di una lunga indagine durata quasi tre anni in esecuzione del provvedimento emesso dal Gip del Tribunale del capuologo emiliano, Alberto Gamberini, su richiesta proprio del sostituto procuratore Marco Forte.

Le indagini svolte dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria, partite inizialmente dallo sviluppo di mirati controlli antiriciclaggio, hanno permesso di ricostruire il “modus operandi” dell’organizzazione criminale che prevedeva l’individuazione dei potenziali clienti mediante pubblicità sul web o procacciati attraverso una rete di broker compiacenti operanti sull’intero territorio nazionale a cui poi venivano, appunto, offerte garanzie fidejussorie a prezzi molto. Alla fine gli ignari contraenti e beneficiari, costituiti sia da soggetti privati che da enti pubblici, convinti di avere tra le mani una polizza di garanzia hanno scoperto, loro malgrado, come in realtà le stesse non fossero altro che “carta straccia” subendo, di conseguenza, gravi danni economici allorquando si sono trovati di fronte all’impossibilità di escutere la fideiussione sottoscritta.

Negli scorsi mesi oltre alla denuncia dei 41 broker a vario titolo coinvolti nell’illecita attività, colpevoli di aver indirizzato la propria clientela verso il “Consorzio Italia Fidi Bolognese”, proponendo, di fatto, prodotti finanziari “fasulli”, era stato assicurato alla giustizia anche l’amministratore di diritto del Confidi , M.F. di 59 anni, già destinatario di un provvedimento di cattura e rintracciato in quel di Napoli dopo circa 6 mesi di ricerche. Complessivamente l’intera operazione aveva consentito di denunciare 50 persone a vario titolo responsabili dei reati di esercizio abusivo dell’attività finanziaria, riciclaggio, truffa e bancarotta fraudolenta e sequestrare beni e disponibilità finanziarie per circa un milione di euro.

Saverio Forte