Sanità, Cup: anticipato al 31 agosto il vertice con la Regione Lazio

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LATINA – Fortunatamente è prevalso il buon senso. Si è dichiarato “soddisfatto” il presidente della commissione sanità della regione Lazio, Giuseppe Simeone, dopo la decisione dell’assessore al ramo Alessio D’Amato di anticipare alla giornata di venerdì 31 agosto l’incontro con le organizzazioni sindacali di categoria e tentare di rispondere al disagio crescente in questi giorni dei duemila operatori dei centri unici di prenotazione. Simeone ma anche Eleonora Mattia del Pd ed il gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle avevano chiesto di anticipare lo svolgimento del vertice sindacale prima che parte, operativamente il 3 settembre, il nuovo appalto grazie al quale gli operatori dei Cup sono stati sì confermati ma subiranno il taglio dei rispettivi stipendi di circa 200 euro al mese, la riduzione dell’orario di lavoro e, soprattutto, condizioni contrattuali definiti “penalizzanti”.

Il presidente della commissione regionale alla sanità Simeone aveva chiesto di anticipare la data dell’incontro del 10 settembre tra l’assessorato e le sigle sindacali, per dare certezze ai lavoratori che con il proprio impegno assicurano ogni giorno l’erogazione di servizi ed assistenza fondamentale agli utenti della sanità del Lazio e che sono stati letteralmente umiliati dalle condizioni dettate loro della società entrante nella gestione del servizio”. Gli operatori dei Cup laziali stanno vivendo un momento di incertezza e timore rispetto al proprio futuro e il parlamentare formiano di Forza Italia si augura che “l’incontro previsto per venerdì possa rappresentare la chiave di volta rispetto ad una vicenda, quella che vivono i lavoratori a seguito del cambio di appalto, segnata da tante, troppe, note scure a partire dal taglio dei salari fino al demansionamento del personale. Situazione a cui, come abbiamo appreso da alcuni lavoratori, si sono aggiunte nelle ultime ore ipotesi non troppo velate di licenziamento per chi non intende accettare tali condizioni.

Il compito della regione Lazio, anche in qualità di committente, era e resta quello di farsi garante del rispetto delle condizioni salariali e dei livelli occupazionali. Il Cup rappresenta un servizio fondamentale agli utenti che tramite i call center e gli sportelli regionali della sanità fornisce assistenza e supporto nelle prenotazioni grazie all’impegno e alla costanza di tanti lavoratori che da oltre dieci anni contribuiscono a dare risposte ai cittadini. Assicurare il pieno ed efficiente funzionamento di questo servizio significa prima di tutto assicurare la dignità del lavoro a queste persone e una stabilità, anche sul piano economico, alle loro famiglie”.

Saverio Forte