Formia/ Primo maggio in piazza per difendere la dignità e i diritti dei lavoratori

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Nessuno deve restrare indietroFORMIA – La povertà è la peggiore delle malattie che colpiscono il paese. E’ necessario rimettere la lotta alle povertà ed il welfare al centro dell’agenda politica per costruire una risposta a problemi che riguardano la dignità e la libertà delle persone, di fronte alle diseguaglianze che aumentano, a una povertà fuori controllo, con milioni di cittadini coinvolti (dieci milioni di cittadini italiani in condizione di povertà relativa e sei milioni in condizione di povertà assoluta), una crisi economica che vede il rafforzamento dell’economia criminale e del potere delle mafie.
Anche nella nostra zona, di fronte a pochi esempi virtuosi di cooperative di lavoratori che hanno preso in mano le redini della propria impresa, ci sono tante, troppe aziende in crisi nelle quali, purtroppo, la logica del profitto viene anteposta ai diritti dei lavoratori. Quando c’è crisi, le disparità aumentano e nelle disuguaglianze prosperano le logiche perverse del realizzare utili a qualsiasi costo, anche sulla pelle dei lavoratori e delle loro famiglie, che vedono accantonare, comprimere, annullare i propri diritti e, con essi, anche la loro dignità.
Per difendere la dignità ed i diritti dei lavoratori, il Presidio di Formia dell’Associazione LIBERA.Associazioni, nomi e numeri contro le mafie invita ha organizzato per venerdì 1° maggio, in piazza della Vittoria, con inizio alle 10,30, un incontro pubblico tra flash mob, musica ed interventi sul tema “NESSUNO DEVE RESTARE INDIETRO. SENZA DIRITTI NON C’E’ DIGNITA'”.
Verrà data voce al mondo del lavoro, delle aziende in crisi e di quelle che, grazie ad esempi virtuosi, tentano di superare la crisi; parleranno rappresentanti del precariato, della scuola, dei docenti e degli studenti, del sindacato, dei migranti, del volontariato.
L’incontro sarà preceduto da un flash mob sul tema dell’emigrazione che ruoterà intorno all’interpretazione di Lorena Mordà, attrice e cantante, con la collaborazione delle ragazze e dei ragazzi di Libera e dei i cittadini che daranno vita ad una performance sui diritti del lavoro riconosciuti dalla Costituzione.
Le conclusioni saranno affidate ad Antonio D’amore, coordinatore di Libera per la provincia di Napoli ed attivista delle campagne “Miseria ladra” e “Reddito per la dignità” lanciata da Libera, che invoca, anche per l’Italia, un reddito minimo garantito non solo a quei cittadini in condizione di povertà specifica, ma a tutte quelle fasce sociali a rischio povertà: dai “working poor”, i “poveri che lavorano”, lavoratori con un basso livello di reddito, divisi tra salari da fame e contratti nei quali sono chiamati a lavorare  ad intermittenza, per arrivare ai precari, agli over 50 senza lavoro, alle donne, ai migranti, ai “neet”, i giovani che non lavorano e non studiano, agli anziani e a tutti coloro che hanno difficoltà abitative.
Il “reddito di dignità o di cittadinanza”, lontano da ogni logica di tipo clientelare e caritatevole, è un supporto al reddito che garantisce una rete di sicurezza per chi non può lavorare o non può accedere ad un reddito dignitoso. Il red­dito riguarda la dignità dell’individuo e non in quanto forza lavorativa; dev’essere indi­vi­duale, suf­fi­ciente, con­gruo rispetto alle com­petenze e riser­vato a tutti i resi­denti, non solo a quelli in grado di formarsi e cercarsi un lavoro, come nel Jobs Act.
Esistono delle proposte di legge attualmente in discussione in Parlamento, ma Libera ha lanciato la campagna del “Reddito per la dignità” per chiedere al governo di discutere ed approvare entro 100 giorni una legge per il reddito minimo o di cittadinanza.
A sostegno di questa campagna è in corso una raccolta di firme che è arrivata a poco più di 68.000 adesioni. In piazza della Vittoria ci sarà la possibilità di sottoscrivere la petizione con un collegamento internet al sito:   http://www.campagnareddito.eu/firma/ che si può firmare anche adesso.
per informazioni: info@liberaformia.it