Sperlonga / Piscina killer, nuovo sopralluogo ordinato dalla Procura

Cronaca Sperlonga

SPERLONGA – E’ stato definito di tipo amministrativo il nuovo sopralluogo ordinato dal Sostituto procuratore Valerio De Luca all’interno e nei paraggi della piscina del “Grand Hotel Virgilio” di Sperlonga dove è deceduta l’11 luglio Francesca Sara Basso, la 13enne originaria di Supino ma residente a Morolo annegata perché risucchiata sul fondo dal bocchettone del difettoso impianto di ricambio dell’acqua. Ad entrare in azione nella giornata di lunedì sono stati i funzionari del servizio igiene e sicurezza sui luoghi dell’Asl e dell’ispettorato del lavoro di Latina che hanno per lo più verificato il rispetto delle norme di sicurezza della struttura ricettiva e, nello specifico, la presenza della cartellonistica a bordo della piscina a favore degli ospiti, la dimensione e le caratteristiche della stessa vasca.

I periti del’Asl e dell’Ispettorato del lavoro vogliono anche capire se il tipo di piscina dell’albergo di Sperlonga richiedesse o meno la presenza di un bagnino di un salvataggio che, al momento della tragedia, non c’era. Intanto cresce l’attesa per il sopralluogo, più tecnico, in programma nel pomeriggio di martedì, da parte dei tecnici nominati dal magistrato titolare delle indagini, dal nutrito collegio difensivo e della stessa parte offesa. Il magistrato titolare delle indagini, il sostituto procuratore Valerio De Luca, aveva conferito venerdì scorso ufficialmente l’incarico a due ingegneri idraulici che dovranno sovrintendere alle indagini della stessa autorità giudiziaria: si tratta dei professori universitari Remo Calzona e Gabriele Novembri, chiamati a verificare il funzionamento del motore del ricambio dell’acqua, la potenza dell’impianto di aspirazione ma anche la funzionalità della griglia e dello stesso bocchettone che ha intrappolato sul fondo della piscina la povera Francesca Sara.

La data del sopralluogo odierno era stata concordata insieme ai consulenti delle quattro persone, al momento indagate per omicidio colposo: sono il costruttore della piscina, Ermanno Corpolongo, 72 anni di Itri; il manutentore, Nicolangelo Viola di Gaeta, il proprietario e l’amministratore dell’albergo, rispettivamente Mauro De Martino, di 48 anni e il suocero Francesco Saverio Emini, di 68 anni, originario di Parete, in provincia di Caserta. I loro legali, rispettivamente gli avvocati Massimo Signore, Renato Archidiacomo, Pasquale Di Gabriele, Vincenzo Macari e Alfredo Zaza D’Aulisio, hanno nominato un “pool” di esperti che, naturalmente, cercheranno di smontare, sul piano tecnico ed idraulico, le conclusioni ipotizzate dalla Procura attraverso le prime informative dei Carabinieri dopo aver posto sotto sequestro la piscina. Affiancheranno i periti della Procura gli ingegneri Luca Scarsella – da anni uno più stretti collaboratori dell’ex comandante nazionale dei Ris dei Carabinieri, il Generale Garofalo, e impegnato nelle indagini di parte sul presunto omicidio a Siena dell’ex manager David Rossi del Monte dei Paschi di Siena – Daniele Sparagna e Giuseppe Ciorra.

Anche la stessa famiglia Basso, attraverso l’avvocato Maria Minotti e Eleonora Perinelli di Frosinone, sarà presente al sopralluogo di martedì prossimo presso la piscina killer dell’albergo di Sperlonga e, in rappresentanza della parte offesa, ci sarà l’ingegner Massimo Minotti. Insomma bisogna capire che se questa immane tragedia, sul piano tecnico, poteva essere evitata. Secondo la Procura di Latina no ma le risultanze cui giungeranno i suoi consulenti saranno determinanti per gli sviluppi dell’intera inchiesta.

Saverio Forte