Spigno Saturnia / L’ex capogruppo di maggioranza Salvatore Palazzo replica a Somma

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SPIGNO SATURNIA – Dopo la caduta dell’amministrazione Vento a seguito delle dimissioni contestuali di sei consiglieri, l’ex capogruppo consiliare di maggioranza Salvatore Palazzo interviene sulle dichiarazioni diffuse dal promotore delle dimissioni, l’ex vicesindaco Rodolfo Somma. “Tutti i provvedimenti adottati dalla Giunta Comunale – esordisce Palazzo – sono sempre stati il frutto di decisioni condivise in maggioranza, riunioni dalle quali l’ex assessore, in particolare nell’ultimo periodo, era solito svicolarsi prima del termine. Somma preferiva sviare il confronto, per poi manifestare un incomprensibile dissenso all’atto della votazione, ritardando l’azione esecutiva o in alcuni casi sottraendosi all’approvazione degli atti qualora non fosse riuscito ad affermare il proprio volere”.

“Questo modo di rapportarsi con il resto dei consiglieri – continua l’ex capogruppo -, è immancabilmente avvenuto anche durante l’ultimo incontro di maggioranza. In quell’occasione Somma, ha affermato di non conoscere il contenuto della deliberazione di giunta che approvava alcuni interventi di manutenzione stradale concordati con la Comunità Montana e posti in discussione in maggioranza da mesi. Atto amministrativo sostenuto in un primo momento dallo stesso assessore, per poi sottrarsi al voto di alcuni giorni dopo quando, per mero errore di scrittura, la stessa deliberazione è stata riadottata per correggerne la trascrizione”. “Prima di lasciare la riunione, Somma ha preteso il cambiamento del progetto rivendicando d’autorità il suo privilegiato diritto di scelta, pretendendo che un programma d’interventi spalmati su tutto il territorio, fosse ridotto ad appannaggio di una sola strada, senza dare spiegazioni esaustive oltre il mero capriccio”.

“Un atteggiamento – dichiara il giovane ex consigliere – che Somma ha assunto spesso in questi anni. E quando non è riuscito a imporre i propri interessi, ha sempre reagito trincerandosi dietro periodi di assenza, rifiutando di affrontare le difficoltà della vita amministrativa del paese e fuggendo dalle responsabilità istituzionali. Così è stato durante l’ultima riunione, quando con uno spietato gioco al massacro, probabilmente dettato dalla decisione di far saltare l’amministrazione e dai colloqui avuti con una parte della minoranza, ha abbandonato la discussione con un categorico «o così o niente».

“Davanti allo sbandieramento dei suoi risultati, ricordiamo a Somma che le opere citate sono il frutto della programmazione voluta dall’intera compagine di maggioranza, la quale ha approvato in consiglio comunale la destinazione delle risorse economiche da utilizzare per gli investimenti. Ci risparmi improbabili lezioni sul suo esclusivo amore per la cittadinanza, perché se davvero fosse stato spinto da tali sentimenti non avrebbe sciolto il consiglio e compromesso l’avvio di opere fondamentali come il cimitero comunale, il completamento del parco giochi di Spigno Superiore e l’avvio della manutenzione stradale urbana e montana”.

“Se avesse le argomentazioni che afferma di avere – conclude Salvatore Palazzo – invece di promuovere un atto vigliacco e distruttivo come le dimissioni in massa, avrebbe avuto il coraggio di presentare una mozione di sfiducia verso l’ex primo cittadino Salvatore Vento, portando le sue ragioni in consiglio comunale, affrontando il dibattito nel luogo preposto al confronto politico e dando la possibilità alla cittadinanza di ascoltare e costruirsi un opinione. Rodolfo Somma si è invece affidato ad un vecchio adagio che narra di come per avere ragione nelle discussioni, è meglio evitarle”.