Fondi / Sei arresti nei centri accoglienza per maltrattamento immigrati e sovraffollamento

Cronaca Fondi

FONDI – Un “mondo di mezzo”, relativamente all’illegale gestione dell’accoglienza degli immigrati in attesa di asilo politico, anche in provincia di Latina. Lo ha scoperto la Polizia che, a coronamento di delicatissime indagini avviate quasi per caso nell’ottobre 2016, ha arrestato, a vario titolo, sei persone responsabili di due cooperative – “La Ginestra” e “Azalea” di Fondi – molto attive nella gestione di alcuni “Cas”, i centri di accoglienza straordinaria. A finire in carcere, in esecuzione di una meticolosa ordinanza di custodia cautelare chiesta dal Procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e dal sostituto procuratore Giuseppe Miliano ed emessa dal Gip del Tribunale di Latina, sono stati i presidenti delle due Onlus, Luca Macaro e Luigi Pannozzo mentre hanno beneficiato dei “domiciliari” quattro soci delle due coop ma le ipotesi di reato sono pressochè le stesse: falso, truffa aggravata, frode nelle pubbliche forniture, maltrattamenti.

Questa operazione, svolta dagli agenti della Squadra Mobile della Questura del capuologo pontino e dai colleghi del commissariato di Fondi guidati dal vice commissario Franco Pellegrino, ha accertato una “pioggia” di irregolarità relativamente al rispetto del bando di gara indetto nel 2015 dalla Prefettura di Latina per la gestione dell’accoglienza degli immigrati nel triennio successivo: non solo gravissime situazioni di sovraffollamento e carenze di natura igienico-sanitaria presso i luoghi in cui erano sistemati gli ospiti ma anche sistematiche violazioni nell’esecuzione degli obblighi assunti dai gestori dei Cas in sede di aggiudicazione della gara Prefettizia. Le intercettazioni hanno appurato che una delle due Onlus si spartiva autonomamente la gestione dell’accoglienza dei richiedenti asili con la seconda cooperativa senza darne alcuna comunicazione alla Prefettura ma le stesse indagini hanno accertato una gravissima violazione nella gestione dei fondi Statali per il mantenimento dei Cas a Fondi.

Un dato su tutti: dei 30 euro stanziati al giorno per il mantenimento di un immigrato solo un euro venivano realmente speso. I rimanenti venivano illecitamente distratti dai vertici delle due Onlus, insomma un insospettabile giro di guadagni illeciti in nome della falsa solidarietà. Ma quando è scaturita l’indagine della Polizia? Quasi per caso, nell’ottobre 2016 quando gli ospiti di una delle due Onlus diedero vita ad una forma di protesta per denunciare la gravissima situazione in cui erano costretti a vivere o, meglio, a sopravvivere. E una gola profonda mise per iscritto quanto subito in precedenza: se gli immigrati avessero parlato, sarebbero stati vittime di ritorsioni e minacce. Ma i sei arresti odierni non hanno completato l’operazione. Le indagini, coordinate personalmente dal dottor La Speranza, uno dei magistrati inquirenti della gestione degli immigrati nell’ambito di “Mafia Capitale” a Roma, proseguono per individuare eventuali eventualmente responsabilità e connivenze da parte di chi avrebbe dovuto e potuto effettuare i controlli presso i due Cas di Fondi e non l’ha fatto…

Saverio Forte