Formia / Emergenza idrica, vertice tra Comune e Acqualatina

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FORMIA – A Formia l’emergenza idrica può definirsi un triste ricordo. La promessa è impegnativa e come tale è stata fatta al comune, quello di Formia, che più tutti nel 2017 ha patito non poco le conseguenze della carenza idrica: i dati pluviometrici e lo stato delle fonti sono confortanti e la situazione, pertanto, è tornata alla normalità almeno per quando riguarda il sud-pontino. Parola di Acqualatina. Queste rassicurazioni, importanti a 48 ore dal ballottaggio delle elezioni amministrative, il commissario straordinario Maurizio Valiante le ha ottenute al termine di un vertice convocato con l’ente gestore per fare il punto sulla ricerca delle perdite lungo la chilometrica rete sul territorio comunale – da giorni viene utilizzato anche un innovativo drone – sull’iter di realizzazione del nuovo campo pozzi in località “25 ponti” e di allaccio alla sorgente di Cellole, nella vicina provincia di Caserta.

Acqualatina ha escluso un nuovo fenomeno di siccità, “ad oggi non previsto e ritenuto improbabile”, e i suoi effetti sarebbero pressoché inesistenti grazie al recupero di disponibilità idrica ottenuto grazie ai lavori di recupero delle perdite di rete e alle nuove fonti di approvvigionamento. Questi interventi sono stati già conclusi su Via della Conca e Via Appia lato Napoli, con un recupero di oltre 315mila metri cubi di acqua all’anno (circa 10 litri al secondo). Quelli in corso si stanno realizzando in via Pientime ed in via Balzorile con la sostituzione di circa quattro chilometri di condotte che lo stesso ente gestore ha definito “obsolete e soggette a frequenti problematiche”. Il recupero previsto da questi interventi è pari a oltre 130mila metri cubi di acqua all’anno, circa 4 litri al secondo.

Acqualatina ha illustrato al commissario Valiante il cronoprogramma degli altri interventi per la ricerca delle perdite idriche. Prenderanno il via dopo l’estate, a settembre, dureranno un anno e riguarderanno via Emanuele Filiberto, via Abate Tosti, via Paalazzo e traverse nel quartiere di San Giulio e San Pietro, l’area centralissima di via Vitruvio e via Rubino e le frazioni di Maranola e Trivio e la provinciale di collegamento, via Rotabile. Capitolo campo pozzi in località “25 Ponti”, lungo la statale Appia: Acqualatina ha annunciato che, terminate le opere di perforazione, sono in corso le attività propedeutiche all’attivazione vera e propria del secondo pozzo cui seguiranno gli scavi per realizzarne un terzo che dovranno garantire 50 litri al secondo per complessivi un milione e 600mila metri cubi d’acqua all’anno.

L’allaccio alla sorgente di Cellole a favore dell’utenza del Golfo prosegue a ritmo sostenuto – sono stati ultimati i lavori di bonifica bellica e, dopo il nulla osta del Genio Militare, scatteranno quelli per la posa in opera della nuova condotta – per usufruire di circa ulteriori 160 litri al secondo, pari a oltre 5 milioni di metri cubi di acqua annui.

Un tasto dolente per Acqualatina è la zona prospiciente il serbatoio sulla collina di S.Antonio, a ridosso del rione marinaro di Mola: tante sono le perdite nel sottosuolo e Acqualatina ha fatto ricorso ad un drone che, dotato di termocamera, ha sostituito lo strumento dell’elicottero grazie alle sue ridotte dimensione e alla maggior manovrabilità. Il drone consente di esaminare non solo il terreno circostante ma anche il serbatoio stesso per individuare e risolvere ogni possibile perdita, anche interna alla struttura.
Saverio Forte

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