Formia / Gestione dei tre cimiteri verso la privatizzazione, avviata la procedura

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FORMIA – Il comune di Formia ha retto sin quanto ha potuto. Non avendo ora più mezzi a personale a disposizione, ha deciso di aprire i varchi dei suoi tre cimiteri cittadini ai… privati. E’ il contenuto della determinazione 145 con cui la neo responsabile del settore “Servizi ambientali”, Rosanna Picano, ha avviato la procedura per l’affidamento – per un periodo iniziale di due anni – ai privati dei servizi cimiteriali di Formia. Si tratta di un evento amministrativamente storico dal momento che la gestione dei camposanti in località Castagneto e delle frazioni di Maranola-Trivio e di Castellonorato è sempre stata sinora un appannaggio del comune, tra alti e bassi.

L’amministrazione comunale ora ha issato bandiera bianca in segno di resa: il pubblico non ce fa più per una palese indisponibilità di mezzi e di personale. Da qui la decisione, mentre persiste un’oggettiva “vacatio” della politica, di individuare il nuovo soggetto privato che dovrà gestire i tre cimiteri cittadini attraverso una semplice indagine di mercato e in palio ci saranno 160mila euro, più l’Iva naturalmente. Le mansioni che dovranno essere garantite, dal lunedì al sabato, dalle 7,30 alle 13,30 (dunque esclusi i giorni festivi, dunque i tre cimiteri resteranno chiusi la domenica e nei festivi?) saranno le operazioni ordinarie di necroforia – come le tumulazioni e le estumulazioni – di pulizia e manutenzione del verde e la disponibilità di “materiali ed attrezzature”.

Il provvedimento dirigenziale della dottoressa Picano e, di conseguenza, della gestione commissariale del comune di Formia è stato sinora censurato da una sola forza politica, Rifondazione Comunista, che peraltro non partecipa alla campagna elettorale agli sgoccioli in questi giorni. Il settore “servizi ambientali” poteva almeno attendere l’esito del turno di ballottaggio di domenica prossima anche perché – si interroga Rifondazione – ad oggi non è possibile nemmeno capire – in assenza di riscontri oggettivi – se l’esternalizzazione dei servizi cimiteriali avrà una qualche ripercussione negativa sul costo che i cittadini formiani dovranno sostenere per la sepoltura dei propri cari defunti. Rifondazione comunista qualche dubbio lo pone e se lo pone: “ E se questo non fosse solo il primo passo verso la completa privatizzazione dei servizi cimiteriali di Formmia? Siamo pazzi nel pensare ad esempio che sarà un privato a realizzare un eventuale nuovo cimitero utilizzando lo strumento del “project financing”? Purtroppo pazzi non lo siamo. Infatti già nel novembre 2015 denunciammo che nel programma triennale delle opere pubbliche 2016/2018 – che l’allora amministrazione comunale di centro-sinistra adottò con delibera numero 258 del 14 ottobre 2015 – la prima opera pubblica riguardava i lavori di ampliamento del cimitero comunale di Castagneto (valore oltre 10milioni di euro) e la seconda riguardava la realizzazione dell’impianto per la cremazione in adiacenza al cimitero di Castegnato (valore oltre 3 milioni di euro). Tutte e due le opere saranno realizzate in regime di “project financing” (“finanza di progetto”), cioè i privati ci mettono i soldi per la realizzazione dell’opera e in cambio ne ottengono la gestione per un numero di anni tali da rientrare dalle spese e per guadagnarci ovviamente un bel gruzzoletto. Ovviamente nessuna forza politica né di maggioranza né di opposizione (anche extraconsiliare) raccolse le nostre preoccupazioni.”

E mentre Rifondazione qualche riserva la esterna anche sul futuro, sul destino, degli attuali dipendenti comunali che “lavorano attualmente nei cimiteri da privatizzare”, un appello viene lanciato anche agli aspiranti alla carica di sindaco del comune di Formia perché “trovino il tempo per esprimersi sull’argomento, dando così ai cittadini la possibilità di sapere se sono o meno d’accordo sulla privatizzazione dei servizi cimiteriali. E’ ora che la politica si riappropri il suo ruolo di decidere per i cittadini e non contro di essi.”

Saverio Forte