Fondi / Minaccia una strage dopo un tentativo di furto, arrestato egiziano

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FONDI – Tenta un furto che fallisce maldestramente e per vendicarsi tenta di appiccare il fuoco ad un bombolone di 600 litri di gpl gridando in perfetto italiano “Allah Akbar”. Se avesse azionato quell’accendino sarebbe stata una strage. Ne sono convinti gli agenti del commissariato di Polizia di Fondi che, agli ordini del nuovo dirigente, il vice commissario capo Franco Pellegrino, hanno arrestato con le accuse di tentato furto in abitazione, danneggiamento aggravato, violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale e tentato incendio Ahmed Khattab Abdalla un egiziano di 27 anni domiciliato a Roma e in possesso di un regolare permesso di soggiorno. Il giovane nordafricano aveva preso di mira una villetta in via delle Marne, un traversa dell’Appia in direzione Terracina dove era andata a vivere, dopo il recente matrimonio, una coppia di sposi.

Il tentativo di furto dell’egiziano naufragava quando scendeva al piano terra di questa villetta la proprietaria di casa, una donna di 28 anni di Fondi, l’unica presente in casa in quel momento. Khattab tentava la fuga ma il tempestivo arrivo di una volante del commissariato di Polizia – richiesto dalla donna che peraltro aveva accusato un leggero malore – complicava questo secondo piano dell’egiziano. Mentre sopraggiungeva in giardino anche il marito della donna, l’egiziano era sul punto di dare fuoco ad un bombolone di gpl con in mano un accendino. Sono stati vissuti momenti di autentica tensione mentre il 27enne, chino su questo serbatoio domestico del gas, urlava in italiano “Allah Akbar” e, affermando di essere un appartenente all’Isis, esclamava agli agenti intervenuti di essere venuto a Fondi per “far conoscere la verità” dello stato islamico.

Queste dichiarazioni dell’egiziano sono ora al vaglio dell’ufficio stranieri della Questura di Roma che, conoscendolo come incensurato, aveva ricevuto la sua richiesta per ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato. Intanto per il 27enne, su ordine del sostituto Marco Giancrisfororo, si sono spalancate le porte del carcere di via Aspromonte. Le indagini del commissariato di Polizia di Fondi proseguono per accertare altri aspetti dell’incredibile vicenda, soprattutto se l’egiziano abbia o meno beneficiato di complicità all’esterno della villetta che ha raggiunto – come ha poi dichiarato – a piedi.

Saverio Forte