Formia / Elezioni comunali: nessun apparentamento in vista del ballottaggio

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FORMIA – Sarà un’attesa inutile che attenderà nella mattina di domenica la segretaria generale del comune di Formia Maria Ilaria Bruno per la definizione degli apparentamenti che, previsti dalla legge sull’elezione diretta dei sindaci, dovranno culminare con il ballottaggio di domenica 24 giugno. Sarà un’attesa inutile perché chi avrebbe potuto definire un accordo elettorale con i due aspiranti primo cittadino se ne starà a casa o, se potrà, se ne andrà a mare. Se la candidata dello schieramento civico Paola Villa aveva sabato mattina ribadito la sua contrarietà a definire accordi con chicchessia dopo la libertà di voto espressa dal candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle e il solo sostegno elettorale del Partito Democratico e della lista civica “Formia Bene comune”, la partita era rimasta aperta soltanto nello schieramento avversario. Il Candidato a sindaco Pasquale Cardillo Cupo ce l’ha messa tutta per beneficiare dell’apporto elettorale degli colleghi Gianfranco Conte (Formia con te) e Mario Taglialatela (Formia viva 2018) ma, nonostante una disponibilità personale a definire e concludere positivamente la trattativa, ha ricevuto due risposte negative che sono sembrate due ceffoni sui denti.

Soprattutto quella dell’Onorevole Gianfranco Conte è apparsa una levata di scudi, molto pesante, nei confronti del suo ex partito arrivando a sostenere sul palco del teatro Remigio Paone – scelto per ringraziare i suoi candidati in lizza e soprattutto i suoi elettori – di “non voler avere a che fare con questa Forza Italia”. Conte avrà sognato chissà quante volte questo momento per togliersi qualche sassolino dalle scarpe nei confronti della gestione, provinciale e regionale, del suo ex partito rappresentata dal Senatore Claudio Fazzone. E le parole sono state pesantissime come macigni al punto da chiarire che tra i suoi destinatari non c’è affatto l’avvocato Cardillo Cupo: “Con me e con la mia coalizione è stato sempre corretto e disponibile a raggiungere ‘unità del centrodestra. Peccato che il candidato sindaco sia sempre arrivato agli incontri sempre da solo. Questa solitudine, personale e politica, mi ha portato alla conclusione sull’inaffidabilità della sua coalizione che vuole governare Formia per i prossimi cinque anni. Mi dispiace dirlo, l’avvocato Cardillo Cupo è stato corretto con il sottoscritto, non lo è stato il principale partito che lo sostiene”. Tradotto, Forza Italia.

Conte attendeva precise e chiare scuse dai vertici degli azzurri sull’iniziale opzione di Conte di quale candidato a sindaco, mai concretizzatasi (chissà per quali ragioni politiche), e sui clamorosi “scippi” di alcuni candidati che si sono consumati nelle 24-12 ore antecedenti la presentazione delle liste elettorali. L’ex parlamentare di Forza Italia quanto è avvenuto tra il 10 ed il 12 maggio scorso non ha mai dimenticato e la convention del teatro Paone è stata l’occasione per rendere pan per focaccia ad un centrodestra che voleva beneficiare del sostegno elettorale di “Formia con te” per ripresentarsi all’elettorato formiano il 24 giugno con motivazioni psicologiche non secondarie. Conte i suoi…conti li ha regolati anche l’altra protagonista del secondo turno del 24 giugno, Paola Villa. Anche la 48enne la professoressa di matematica era stata per prima a digitare il numero dell’ex parlamentare sulla tastiera del suo telefonino, un incontro c’è stato venerdì mattina ma senza alcun esito. Conte auspicava una convergenza di natura programmatica ma “ho avuto l’impressione che la Villa abbia la verità in tasca. Prima avevo qualche dubbio, ora ho una certezza: la Villa capeggia un movimento che ha un grande difetto: una palese arroganza politica”. La Villa avrebbe offerto a “Formia con te” la presidenza del consiglio comunale in caso di sua elezione.

La versione di Conte è più velenosa: “Non è vero, mi è stato soltanto ci vediamo dopo il 25 giugno…”. Davanti a questo scenario Conte ha concluso il suo happening di ringraziamento rispolverando Bettino Craxi quando invitava il 9 giugno 1991 gli italiani ad affollare le spiagge in occasione del referendum sulla preferenza unica. Nessuna formula sulla libertà di voto ai suoi sostenitori ma più seccamente: non andateci proprio a votare che è meglio…in una domenica festa patronale (San Giovanni) ma, a causa del ballottaggio, senza fuochi pirotecnici, bancarelle ed il tradizionale ed atteso “cantante” in Largo Paone.

Mentre Conte “catechizzava” i suoi in un gremito teatro Paone – ha annunciato che l’esperienza elettorale di “Formia con te” si trasformerà presto in un contenitore politico di cui sarà il coordinatore il dottor Maurizio Tallerini, pronto ad approdare in consiglio in caso di probabili dimissioni da consigliere dello stesso Conte – il candidato sindaco di “Formia viva 2018” Mario Taglialatela metteva ai voti in un’assemblea convocata presso il point elettorale di piazza Mattej la proposta dell’aspirante primo cittadino del centro destra di definire un apparentamento elettorale. Il responso risultava negativo anche se tentennamento c’è stato. Lo si evince da un documento diffuso nella tarda serata di sabato da Taglialatela: “Preso atto che la nostra proposta non ha incontrato lo sperato successo, nel ringraziare il candidato sindaco Cardillo Cupo per l’attenzione riservataci e l’interessante proposta politica programmatica avanzataci (il centro destra, in caso di successo, avrebbe anche rinunciato a due consiglieri comunali per permettere l’approdo nell’aula consiliare del dottor Taglialatela), riteniamo – lo stesso candidato sindaco, il direttivo e i candidati al consiglio comunale – che non sussistono le condizioni possibili per una nostra partecipazione alla sua aggregazione. Considerata, infatti, la pluralità di sensibilità politiche presenti nel nostro movimento nato con lo spirito di realizzare un governo civico di unità e di pacificazione e visto che non sussistono le necessarie condizioni in tal senso, convengono all’unanimità di lasciare libertà di voto”.

Il tono del documento di Taglialatela è più morbido rispetto alle dichiarazioni di Conte al punto che viene manifestato “un sentito augurio di buon lavoro nel superiore interesse della città ad entrambi i candidati sindaco e a quanti avranno l’onere di rappresentare la città nel prossimo consiglio comunale”. Persona intelligente e lungimirante qual è, l’avvocato Cardillo Cupo ha capito l’esistenza di alcuni presupposti di trattativa e ha inviato alcuni emissari per sondare la disponibilità di alcuni candidati di “Formia Viva 2018” di area di centrodestra a sostenere la sua candidatura al ballottaggio. E si tratta di candidati che sono risultati essere i più votati della formazione del dottor Taglialatela.

Dopo la conferenza stampa della mattina Paola Villa ha lanciato un altro siluro terra-aria all’indirizzo al suo sfidante nel secondo turno di domenica 24 giugno: “La nuova propaganda della destra, dopo la cocente delusione subita nel primo tunno elettorale, ha già messo in mostra il tentativo di delegittimare l’avversario con le consuete strambe teorie politiche che ripropongono lo schema che da trent’anni ingessa Formia. Cardillo Cupo tenta addirittura di riproporre il format dell’ultimo Consiglio Comunale, dimenticandosi nel giro di ventiquattrore che gli elettori hanno stravolto quell’assise, sia dal lato numerico che politico. La spasmodica ricerca di alleanze mostra da parte sua il timore di perdere qualsiasi tipo di considerazione da parte di chi, scegliendolo, ha imposto schemi ed alleanze al solo scopo di ricostruire nella provincia pontina, il sistema di potere che negli ultimi tempi hasegnato il passo, consentendo che si arrivasse a rendere realizzabile la ripubblicizzazione dell’Acqua. Ebbene cari formiani, Cardillo Cupo non è stato incaricato da Fazzone per guidare Formia fuori dall’immobilismo, ma bensì per ricostruire il sistema di potere e di clientele che, attraverso il suo voto in Ato 4, ripristinerà il potere incontrastato di Acqualatina in provincia, facendoci ritornare in un solo giorno al recente disastroso passato. Il vero scopo della loro battaglia elettorale è ricostruire immediatamente il nuovo consiglio di amministrazione di Acqualatina e il nuovo consiglio dei revisori dei conti per fare carta straccia della delibera di acquisizione delle quote di Veolia. Dopo la vittoria al primo turno della destra di Fazzone a Cisterna, il voto al ballottaggio sia di Aprilia che di Formia deve arricchirsi di questa consapevole battaglia di civiltà”.
Saverio Forte