Itri / Importante scoperta archeologica presentata dal sindaco Fargiorgio

Itri Politica

ITRI – Sulle colline sovrastanti il centro abitato di Itri, in località San Cristofaro, esisteva sin dalla fine del quarto secolo avanti Cristo una vasta area santuariale che, molto probabilmente dedicata ad Ercole (altre analoghe si trovano a Tivoli, in Abruzzo e in Molise), potrebbe permettere di riscrivere la storia, economica e sociale, del borgo aurunco. E’ l’importante annuncio fatto nel corso di una conferenza stampa congiunta dal sindaco di Itri Antonio Fargiorgio, dalla Soprintendenza ai beni archeologici del Lazio e dall’associazione archeologica “Ytri” alla luce dell’ultima fase di scavi che, avviati in maniera spontanea nel 2011, ha permesso di portare alla luce una gradinata monumentale lunga 16 metri che, parte integrante di un frequentato luogo di culto, sarebbe stata ristrutturata due secoli più tardi.

Le varie amministrazioni comunali di Itri sono state molto vicine all’attiva associazione archeologica “Ytri”. Gli interventi di diserbo e di bonifica dell’area avevano permesso di “avvistare” blocchi di calcare relativi ad una struttura crollata e, tra i blocchi caduti, erano state rinvenute sette epigrafi relativi ai lavori di riqualificazione realizzati nel II secolo avanti Cristo. Ma non era finita. Gli scavi hanno portato alla luce quanto cercavano gli “Indiana Jones” itrani: alcune iscrizioni riportanti i nomi di una famiglia, la gens Allia, che avrebbe avuto in custodia il santuario; lo scorso maggio è “spuntato” un busto marmoreo senza testa, alto soltanto 70 centimetri raffigurante forse un togato (forse realizzato in epoca Augustea Tiberiana) e alcune monete che potrebbero testimoniare l’esistenza in questo luogo di un’attività di vendita del sale con acquirenti provenienti dall’attuale provincia di Frosinone e dall’Abruzzo. La rilevanza scientifica e culturale dell’importante scoperta è stata illustrata in un’intervista video rilasciata a Saverio Forte rilasciata dalla dottoressa Maria De Spagnolis, la storica ex dirigente del museo archeologico di Sperlonga, ora impegnata come delegata esterna dell’amministrazione Cusani e ambitissima consulente scientifica dell’associazione archeologica “Ytri”

INTERVISTA Marisa De Spagnolis, consulente scientifica associazione archeologica “Ytri”

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Il sindaco di Itri Fargiorgio ha rivelato nel corso dell’incontro, cui hanno partecipato su sua richiesta moltissimi bambini e studenti, che la famiglia Ialongo, proprietaria dell’area di oltre 7000 metri quadrati, è pronta a cedere gratuitamente il sito al comune. Sarà uno step fondamentale che, raccogliendo la lungimirante (come sempre) provocazione del delegato comprensoriale della Soprintendenza ai beni archeologici del Lazio Francesco Di Mario, permettere di rendere fruibile il vasto sito (“il nostro sogno resta quello di realizzarvi un parco archeologico con gli innegabili risvolti di natura turistica e culturale”) e permettere una seconda campagna di scavi che naturalmente dovrà essere finanziata dal Mibact. Ma spesso i sogni- per chi vi crede – si realizzano

INTERVISTA Antonio Fargiorgio, sindaco di Itri

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PHOTOGALLERY a cura di Enrico Duratorre

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